giovedì 14 novembre 2019

Recensione: L'amico immaginario di Stephen Chbosky

Ciao  a tutti amici lettori.
In questi giorni sono sempre di corsa e ho mille cose da fare, tanto che mi sembra sempre di dimenticare qualcosa. È incredibile la quantità delle cose che si devono fare durante la giornata e il tempo non basta mai!
Una cosa però si trova sempre di farla:leggere. Per fortuna la lettura trova sempre il suo posto durante ogni giornata anche la più impegnativa.
Oggi vi voglio parlare di un libro diverso dalle mie solite letture, ma che è stata interessante.

Ringrazio la Sperling per la copia omaggio.

Trama
Mill Grove è una tranquilla e isolata cittadina della Pennsylvania: solo una strada per arrivare, solo una per andarsene. A Kate Reese sembra il luogo ideale per fuggire da un compagno violento, far perdere le proprie tracce e ricominciare una nuova vita. Lo deve al suo bambino, Christopher, che ha solo sette anni ma sa già quanto il mondo dei grandi possa far male. In quella nuova casa, tutto sembra andare a meraviglia: Cristopher incontra nuovi amici, Kate trova un nuovo lavoro. Ma poi, all'improvviso, Christopher scompare. Per sei lunghissimi giorni, nessuna traccia di lui. Finché una notte, il bambino riemerge dal bosco di Mission Street, al limitare della piccola città. E' illeso, ma profondamente cambiato. Nessuno sembra accorgersene; solo sua madre sospetta qualcosa, perché Cristopher, che ha sempre faticato a scuola, di punto in bianco prende ottimi voti ed è un vorace lettore. Ma nemmeno lei può immaginare tutta la verità. Crhistopher ora sente una voce in testa, e vede cose che agli altri sono impercettibili. Conosce i segreti del passato, inghiottiti dal bosco di Mission Street; quelli del presente, celati dietro le facciate rispettabili della città. Conosce il futuro tragico che sta per abbattersi su tutti loro. Non può parlarne con nessuno, nemmeno a sua madre, o lo prenderebbe per pazzo. Ma può e deve compiere la missione che quella voce amica gli detta: costruire una casa nel bosco, prima che arrivi Natale. Altrimenti, per sua madre, i suoi amici e l'intera città, sarà la fine.
Mi incuriosiva molto questa storia, nella trama c'era qualcosa che mi ha fatto pensare che leggerlo ne valesse la pena e infatti è una storia fuori dal normale.
Si potrebbe pensare sia un thriller, ma è molto di più perché la storia di Christopher coinvolge tanti altri aspetti.

Questo bambino fin dall'inizio si dimostra speciale, ha problemi di dislessia eppure cerca di essere felice accanto alla sua mamma, la persona per lui più importante. Non ha mai conosciuto suo padre e anche se non riesce a comprendere i veri motivi per cui sono costretti a cambiare città, promette a se stesso che aiuterà sua mamma in ogni modo.
I bambini però si lasciano spesso distrarre dai buoni propositi e quando accade un'innocua e semplice distrazione, Christopher si ritrova lontano da casa per quasi una settimana senza sapere il perché.
Il ritorno a casa è per sua madre, ovviamente fonte di gioia, ma la donna nota subito delle stranezze  in suo figlio. E' intelligente, forse troppo rispetto ai suoi standard, conosce cose che non dovrebbe, è sempre pensierioso e ultimamente sembra fissato con la costruzione di una casa sull'albero.
Cosa è successo in quei giorni? Perché Christopher è così strano?
Questi i molti interrogativi che il lettore si pone durante tutta la storia e le risposte sono tutt'altro che scontate.



Ho adorato il rapporto tra madre e figlio, il legame che li unisce è meraviglioso ed è quello che dovrebbe esistere sempre. Kate è una madre stupenda, ama il suo bambino in modo incondizionato e farebbe ogni cosa per lui, anche dare la vita.
Ha cresciuto suo figlio da sola, si è rimboccata le maniche e l'ha fatto senza mai voltarsi dietro perché una madre trova sempre la forza necessaria dentro di se quando serve. Una madre è una forza della natura e Kate lo dimostra in più occasione, lei è una donna da ammirare, da cui prendere esempio perché ci insegna quanto il ruolo di un genitore non è mai semplice, si può sbagliare ma quando si segue il cuore si fa sempre la scelta giusta.
E cosa dire di Christopher. Questo bambino dolcissimo si ritrova suo malgrado in una situazione più grande di lui, ma non si tirerà mai indietro affrontando gli ostacoli che man mano gli si presentano davanti con grande forza e coraggio. Christopher ci insegna quanto un cuore puro e buono possa fare la differenza, anche quando tutto sembra remarti contro e anche per questo, l'ho amato.
Mi ha sorpreso questo intreccio narrativo che non mi aspettavo ed essendo un bambino il principale protagonista la mia attenzione è stata interamente focalizzata. Come sapete adoro le storie sui bambini, infatti avrei preferito i che vari pov di altri personaggi fossero di meno. Secondo me questo ha reso la lettura troppo prolissa e abbastanza caotica. Questo è stato l'aspetto che meno mi è piaciuto di questa storia, è un libro davvero lungo e troppe persone che diventano personaggi crea soltanto stanchezza nel lettore.
Tuttavia la storia principale devo dire che è stata molto interessante, ha unito fantasy, mistero e thriller con una sorprendente facilità. L'autore, che non conoscevo prima di questo libro, ha saputo creare una storia originale, per niente scontata e dai risvolti davvero impressionanti.
Dire di più rischierebbe di rovinare la sorpresa, quindi mi limiterò a dire che se cercate una storia nuova, diversa e da un finale che lascia a bocca aperta allora questo libro fa per voi.

Valutazione 4/5




4 commenti:

  1. Wow! Mi hai incuriosita davvero molto :) vedrò di leggerlo :)

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    1. Fammi sapere se lo leggi Gresi ;)
      Per me è stata una vera sorpresa

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  2. mi era piaciuto questo autore con 13, vorrei leggere anche questo

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