Anche questa settimana è terminata, com'è stata la vostra? Se si considera che la prossima siamo a febbraio sembra quasi volato questo gennaio, almeno per quel che mi riguarda.
Succede sempre così ogni volta e non me ne spiego il motivo, capita anche a voi?
Ho deciso però di concludere in modo diverso la settimana perchè non vi parlo di un libro, ma di un mio scritto riproponendo la Rubrica Once Upon a Time.
Once Upon a Time - C'era una volta - è una rubrica da me inventata a cadenza casuale dove vi parlerò dei miei racconti, delle mie storie brevi e di tutto ciò che mi piace scrivere.
Trovo giusto che anche il mio angolino virtuale abbia un posto tutto suo per l'altra mia passione e questa Rubrica mi permette di esprimere al meglio e farvi conoscere ciò che scrivo.
Scrivere mi piace da sempre, sperimentare invece di recente ed ecco perché stavolta mi sono cimentata in un genere che di solito leggo soltanto il Regency.
Ci sono andata in punta di piedi perché scriverlo non è facile, ma mi sono divertita tanto. Ho pubblicato i primi capitoli su Wattpad e EFP Fan Fiction (trovate i miei contatti nella colonna a destra) e i riscontri che sto ricevendo sono positivissimi e non potrei che esserne più felice.
Ora quindi vi propongo il primo capitolo di Ladri di cuori: buona lettura.
1826. Camille Morgan è molto diversa dalle ragazze della sua età perchè ama leggere e scrivere. Riesce a tenere segrete, quelle che tutti considerano stravaganze così come la corrispodenza epistolare che scambia da qualche tempo con Mr. F. l'autore di articoli che lei adora leggere.Dopo tanti messaggi innocenti che hanno permesso a entrambi di conoscersi, si vedranno per la prima volta a un ballo a Natale a casa di amici comuni ed entrambi non vedono l'ora. Riconoscersi sarà semplice... giusto? Oppure nascerà qualche equivoco?Non vi resta che leggere per saperlo, Ladri di cuori, è una storia breve che spero vi piaccia come è piaciuto a me scriverla.
Il Natale era la festa che Camille Morgan adorava di più. Non esisteva niente di più bello che scegliere abiti meravigliosi e fare nuove conoscenze, danze e chiacchiere in un clima di gioia e festa.
Ecco perché aveva accettato con entusiasmo l'invito della sua vecchia amica Becky - che ormai si chiamava Mrs Recher - per partecipare alla festa da ballo che i Knight avrebbero dato al Crown.
Non aveva ancora avuto occasione di entrarvi, ma ne aveva sentite meraviglie e di certo, quando guardò l'immenso salone che si stava lentamente riempiendo ne capiva perfettamente il motivo.
La padrona di casa, Rosalind Knight, sembrava raggiante nel presentare la nipote Miss Linette. Secondo quando le aveva detto Becky, era in suo onore che era stata organizzata quella festa e non appena fossero state presentate, l'avrebbe sicuramente ringraziata. Miss Linette non poteva saperlo, ma era solo per merito suo che Camille era riuscita a scappare dall'eccesso di ansie materne.
Era davvero una fortuna che sua madre nutrisse per Mrs Recher un'assoluta fiducia, altrimenti sarebbe stato complicato partecipare al ballo senza uno chaperon, invece Becky era stata molto persuasiva e per fortuna suo marito Frank si era dichiarato pronto a non lasciarla mai sola.
Adesso Mr. Recher era molto impegnato in una conversaizone d'affari e non badava affatto a lei, ma questo a sua madre Megan non l'avrebbe mai detto. Si stava godendo la felicità di un briciolo di libertà, ammirando l'allegria che permaeva in ogni angolo della casa. Non importava quanto sarebbe durato, per adesso era libera e voleva assaporare ogni momento.
Sapeva che sua madre le voleva bene e si rendeva conto che essere l'unica figlia in età da marito potesse causare molte preoccupazioni a un genitore ansioso come era lei, però Charlotte sperava che queste inquietudini sarebbero sparite presto soprattutto se il suo Mr. F. fosse finalmente apparso davanti ai suoi occhi.
Pensare a lui le provocava una gioia totale e spontanea e anche una stretta alla bocca dello stomaco. I
nfilò una mano in tasca per controllare se l'ultima lettera che aveva ricevuto fosse ancora al suo posto: aveva deciso di portarne una con sé perché il segreto desiderio di incontrarlo era stato uno dei principali motivi per cui aveva accettato l'invito di Mrs. Recher. Non conosceva il volto di lui, non sapeva se fosse alto o basso o prestante, ma era al corrente di ogni sfaccettatura del suo carattere, perché aveva imparato a conoscerlo nelle numerose lettere che si erano scambiati fino a quel momento.Era iniziato tutto per caso. Aveva cominciato a scrivere all'autore di un articolo interessante su un giornale che leggeva sempre suo padre: non pensava di ricevere una risposta e invece alla prima missiva, ne erano susseguite molte e quello che era nato come un semplice apprezzamento per il lavoro del giornalista, si era presto trasformata in una corrispondenza assidua che Camille amava immensamente.
Aveva imparato a conoscere l'uomo che si celava dietro quelle parole, era sicurissima che lui fosse sicnero perché le arrivava direttamente al cuore. Camille si era affezionata a lui e aspettava con ansia ogni lettera, perché Mr. F. stava diventando davvero importante per lei.
Era riuscita a tenere quel corteggiatore segreto nascosto a chiunque: nessuno mai avrebbe approvato che una signorina per bene scrivesse lettere, seppur innocenti, a un uomo che non aveva mai conosciuto e sua madre avrebbe dato in escandescene. L'unica a cui aveva osato confidare ogni dettaglio era Becky: lei sola poteva capire l'importanza di un rapporto segreto, dal momento che con il suo attuale marito aveva vissuto la medesima situaizone e Camille era eternamente grata di averla come amica.
Camille non rispose, ma arrossì impercettibilmente e quello aiutò l'amica a capire come stessero le cose.
«Ripetimi esattamente cosa ha detto quando lo hai informato che saresti venuta qui».
Camille non aveva bisogno di prendere la lettera che aveva in tasca per ricordare ogni parola, l'aveva imparata a memoria a furia di leggerla, era diventata per lei una sorta di promessa romantica.
«Verrò subito da te, appena ti vedrò».
Becky fece vagare lo sguardo tra i numerosi ospiti della casa. Chi in silenzio, chi chiacchierando, ciascuno si godeva la festa che Mrs. Recher aveva organizzato egregiamente. Eppure nessuno stava guardando verso di loro, né mostrando un segno d'interesse.
«Forse ha avuto qualche impedimento e non è potuto arrivare» ipotizzò Becky tornando a guardarla. «La sua lettera di scuse ti arriverà quando torneremo a casa»
«Lui verrà» decretò invece Camille con la massima sicurezza. «Non mi ha mai deluso e non lo farà nemmeno oggi»
«Ammiro la tua fiducia amica mia, se sei così convinta, ti aiuterò a cercarlo» decise con un sorriso accondiscentente Becky. «Posso chiedere a Frank di fare qualche domanda in giro, non preoccuparti nessuno sospetterà del tuo interesse».
«Lo faresti davvero?»
«Certo. E poi possiamo chiedere alla cara zia Betty, lei sicuramente conosce tutti e su ogni persona è informatissima»
Copyright @ 2020 Susy Tomasiello
Questo racconto è un’opera di fantasia . Nomi, personaggi, luoghi e avvenimenti sono prodotto dell’immaginazione dell’autrice o se reali , sono utilizzati in modo fittizio. Ogni riferimento a fatti o persone viventi o scomparse è del tutto casuale.
Interessante primo capitolo, questo genere mi piace molto anche se non leggo più molti romanzi che gli appartengono. Potrebbe essere un'ottimo modo per ricominciare! Aspetto il capitolo successivo!
RispondiEliminaMa grazie Serena!
EliminaSono felicissima ti piaccia, non è facile per me ma mi diverto molto a scriverlo e, tempo permettendo, posterò presto il secondo capitolo
Dalla tua scrittura viene sempre fuori una gioia senza eguali. Non è da tutti! Bravissima, Susy! <3
RispondiEliminaMonica, grazie <3 :K
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