venerdì 17 aprile 2020

Rubrica L'angolo vintage 2.0 Recensione: La ragazza delle meraviglie di Lavinia Petti

Ciao a tutti amici lettori e buon venerdì.
Oggi con grande piacere ritorna sul blog una Rubrica che mi permette di leggere libri che avevo accantonato per storie più recenti e proprio per questo è ancora più bello partecipare. Ovviamente sto parlando de  L'angolo Vintage 2.0
Nato da un'idea di Chiara La lettrice sulle nuvole ogni mese tutte le blog partecipanti sceglieranno un libro da leggere a piacere nella loro libreria. Libri che spesso vengono dimenticati una volta comprati perchè ci si concentra sulle letture nuove. Un grazie a Dolci per la creazione del banner e del calendario che trovate a fine post.

La mia scelta è ricaduta su una storia che ero curiosa di leggere da quando ho letto la trama.

Grazie alla Longanesi per la copia omaggio

Trama
Napoli, quartiere Forcella. In una fredda notte d'inverno, una neonata viene abbandonata nella Ruota degli Esposti dell'ospedale dell'Annunziata. Al collo ha una catenina di rame con due misteriosi oggetti, una chiave arrugginita e una moneta antichissima. Adottata da una famiglia di estrazione popolare, Francesca Annunziata, che si fa chiamare Fanny, trascorre nelle campagne del Moiariello che sovrastano la città un'infanzia libera e selvaggia, fatta di avventure solitarie alla scoperta di vecchi ruderi e di notti popolate da sogni inquietanti, forse premonitori, che le valgono l'appellativo di una janara, strega. Alla vigilia dei suoi quattordici anni, la ragazza scopre per puro caso la verità sul suo passato. Furiosa per quello che considera un vero e proprio tradimento da parte delle persone più importanti della sua vita, Fanny scappa di casa e trova rifugio in una grotta vicino al mare. Per la prima volta è del tutto sola, e ha con sé soltanto gli oggetti con cui è stata trovata. Nonostante l'impresa e la paia impossibile, decide di andare alla ricerca dei suoi veri genitori proprio a partire da quegli enigmatici amuleti. E in questa avventura verrà aiutata e ostacolata da una fantasmagorica galleria di personaggi partoriti dagli anfratti più arcani della città.
Ero incuriosita da questo libro perché parla della mia Napoli e ovviamente volevo scoprirne di più.
Prima di parlarvi di questa storia però vorrei fare un piccolo appunto. Le credenze, le tradizioni di cui si parlano sono alquanto complicate da comprendere per chi non vive o è vissuto in questa città e la presenza di qualche parola in dialetto può essere da freno per chi non non è napoletano.
Con questo non voglio frenarvi alla sua lettura, ma è giusto sapere prima a cosa si va incontro.

Francesca, Fanny per tutti, è una bambina che fin da subito dimostra di essere speciale. Si sente diversa e non se ne spiega il motivo almeno finché non scopre di essere stata adottata.
Questa rivelazione sconvolge, com'è ovvio pensare, tutto il suo mondo. Decisa a scoprire chi sono i suoi veri genitori scappa di casa e inizia una ricerca che la porterà a scoperte sconvolgenti.

Sul suo cammino non sarà sola, incontrerà persone particolare disposte ad aiutarla dopo l'iniziale titubanza e lei verrà a conoscenze di sorprese che non riguardano solo la sua vita ma anche quella dei suoi veri genitori.
C'è quindi una storia nella storia, scopriamo l'incontro dei genitori di Fanny e il modo in cui si sono innamorati, lasciati e poi separati a causa di un destino avverso e di forze più grandi di loro. La loro storia mi ha suscitatato tanta tenerezza, due persone sfortunate che si sono incontrate nel momento sbagliato ma con un sentimento vero e reale.
Scoprire chi era sua madre è stato abbastanza semplice, arrivare a capire invece l'identità del padre è stato complicato e ammetto che fino alla fine ho avuto i miei dubbi anch'io. L'autrice è stata brava a gettare le basi facendo però diramare l'attenzione altrove anche se era tutto palese fin dall'inizio. Il giallo di questa faccenda non è stata solo l'unica nota di mistero della storia, Fanny infatti non scopre soltanto una verità scomoda, ma anche qualcosa che la riguarda da vicino e che le permette di capire il motivo della sua diversità.
All'inizio pensava che fosse diversa perché adottata, ma c'è molto, molto altro e crederci non sarà facile. A questo punto nella storia entra un fattore fondamentale: la credenza. Le credenze popolari sono fondamentali soprattutto per chi è cresciuto temendole, conoscendole e facendole sue. Ci sono famiglie in cui si raccontano ai bambini delle leggende che hanno sempre un fondo di verità, storie che vengono tramandate nel corso degli anni che rappresentano un po' il fulcro della propria famiglia. Ancora oggi esistono queste cose, soprattutto nelle famiglie con membri più anziani che hanno memoria e tante storie da raccontare. Queste sembrano inventante e invece nascondono una verità che nemmeno immaginiamo ed è stato davvero affascinante conoscerle pian piano.
La scoperta di Fanny sulle vere origini apre un mondo nuovo, ci porta a una terza storia nella storia rendendo il tutto ancora più interessante. Non posso svelarli troppo, ma vi assicuro che non c'è niente di complicato, ma soltanto di intenso e tutto molto bello da scoprire, conoscere e soprattutto credere.
Non credo che questo libro sia per tutti e non solo per i motivi che ho detto sopra, quanto perchè bisogna avere una mentalità aperta e un modo diverso di vivere le cose. Per quel che mi riguarda l'ho apprezzato molto, mi è piaciuto il risvolto finale e come si sono risolte le cose: nel miglior modo possibile.


E' una storia che non parla solo di credenze e tradizioni, ma anche di famiglia che non sempre è quella che ci mette al mondo ma colei che ci cresce, che ci fa stare bene. Ho adorato infatti il rapporto di Fanny con Gennaro il suo papà adottivo che però la ama con tutto il cuore non avendole mai fatto pesare di non essere davvero sua figlia. Nonostante le sue imperfezioni Fanny è una protagonista che mi è piaciuta molto, lei vuole soltanto la verità, desidera scoprire cos'ha che non va e alla fine quando avrà le risposte alle sue domande si sente meglio, più apprezzata e più amata da quelle persone che sono alla fine la sua grande e strana famiglia.
Bellissime le leggende che comprendono l'intera vicenda e interessante la scrittura che scorre fluida e che è chiaro si sia documentata per bene per spiegare bene una Napoli diversa, sconosciuta a molti ma vera e perfetta per tanti.
In conclusione il libro mi è piaciuto molto e per quel che mi riguarda è stata una lettura interessante e intensa tanto da catturare la mia attenzione dall'inizio alla fine.

Valutazione 4/5


Aspetto i vostri commenti e intanto vi riporto il calendario per seguire le altre tappe di questa bellissima rubrica.





16 commenti:

  1. Dalle tue parole sembra davvero interessante. Scoprire notizie sempre nuove sulla propria città è una cosa che piace tanto anche a me.

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    1. Sì Dolci è davvero molto bello e anche per questo mi è piaciuto tanto

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  2. Della Petti ho letto solo il suo primo romanzo e mi era piaciuto nonostante non fosse il mio genere preferito. Questo lo leggerò fosse solo per il fatto che è ambientato a Napoli.
    Bellissima recensione

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    1. Chicca infatti ho pensato proprio che a te potrebbe piacerti perchè capiresti come me alcune cose che magari a chi non è originario di Napoli risulterà poco chiaro. E' stata la mia prima volta con quest'autrice ma sono felice di averla conosciuta

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  3. Ma questo sembra un bel libro adatto a me e da leggere...quanto prima… Me lo sono segnato.

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    1. Mi fa piacere Manuela :) poi fammi sapere cosa ne pensi ;)

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  4. Ciao Susy! Queste storie al femminile mi ispirano sempre… e poi a Napoli sono ambientati anche altri romanzi che amo moltissimo. Di sicuro è da tenere in considerazione :-)

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    1. CIao Silvia,
      semmai dovesse capitarti di leggerlo, fammi sapere ;)

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  5. Ciao Susy! Sono lieta di leggere questa tua recensione positiva perché la Petti è stata una dei miei ultimi acquisti... ergo il mio istinto non mi ha guidato male. Bella recensione come sempre!

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    1. Ciao Mara.
      Si, a me è piaciuta molto spero sia lo stesso per te

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  6. Anche io amo leggere i libri ambientati nella mia regione, si comprende meglio tutto hai ragione. Detto questo non conosco il libro e, nonostante la tua bella recensione e la cover accattivante, non mi ispira molto, non credo faccia per me

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    1. E' un'emozione diversa perché senti qualcosa di molto vicino a te rispetto ai libri di altre regioni che puoi comprendere ma non capire fino in fondo e per questo mi è piaciuto molto.
      Sì, penso anch'io che non faccia per te, stavolta passi :K

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  7. Ho letto uh mucchio di recensioni positive riguardo questo romanzo, e se avrò occasione lo leggerò anch'io ☺️☺️

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  8. Non lo avrei letto di mia sponte, ma vari elementi che hai citato lo rendono interessante.

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    1. Ciao.
      Sì è una storia particolare ma molto bella secondo me

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