E' forse la prima volta da quando ho il blog che pubblico ad agosto e devo ammettere che mi sento strana a farlo.
Quest'anno infatti come avevo anticipato nell'ultimo post, vi terrò compagnia ogni tanto nel corso di questo agosto per parlarvi di letture importanti che meritano di essere letta.
Cominciamo con quella di oggi di cui non potevo proprio perdermi il review party.
Ringrazio la Mondadori per la copia omaggio e Esmeralda viaggi e libri per la grafica.
Vi ricordo di passare dalle altre blogger per leggere il pensiero sulle varie storie presenti in questa raccolta senza tempo.
Trama
Da Cime Tempestose, a Jane Eyre, passando per Agnes Grey, fino ai meno noti L'angelo della tempesta, La Signora di Wildfell Hall e Shirley, le tre sorelle Bronte ci hanno lasciato romanzi immortali , capolavori della narrativa ottocentesca pieni di pathos e emozione, ciascuna con la propria voce. A questi romanzi si aggiungono i sublimi versi nei quali rivive tutto il fascino della natura selvaggia delle brughiere dello Yorkshire, tra distese d'erica, roccia e foschia. Questo volume offre l'occasione per riscoprire tre voci femminili originalissime nel panorama letterario, tra incanto, disperazione, e il desiderio insopprimibile di affermare la propria identità.Le sorelle Brontè non credo che abbiano bisogno di presentazioni, forse non sono tutte conosciute allo stesso modo ma avere una raccolta delle loro opere più famose era un'occasione troppo imperdibile per essere persa non vi pare?
Proprio oggi esce questa raccolta in cui potete trovare i loro scritti più famosi e per chi non avesse ancora fatto la loro conoscenza, sarà un'occasione in più per conoscerle per la prima volta. Dopo, vi assicuro, che rimpiangerete di non averlo fatto prima perché, per chi ama questo genere, è quasi d'obbligo la lettura.
Il mio compito però oggi non è parlarvi in generale delle sorelle bensì di una sola opera: Agnes Grey,
Agnes Grey fu scritto da Anne Brontè corretto da sua sorella Charlotte prima della pubblicazione nel 1847.
La narrazione è in prima persona e già questo si discosta parecchie dalle letture di classici e mi ha colpita da subito. Io che adoro leggere storie di quest'epoca lontana, ma sempre affascinante mi sono subito trasportato in quell'epoca complicata per le donne ed è stato facile entrare subito nella storia.
Narra le vicende di una giovane donna, Agnes appunto, che fin dall'infanzia conoscere la verità sul vero amore. Sua madre Alice infatti apparteneva a una famiglia agiata e ricca, eppure sceglie di sposare un pastore per amore.
Suo padre è un uomo buono, ma non se la cava molto bene con gli affari e ben presto perde ogni cosa così Agnes decide di rimboccarsi le maniche e cercare un lavoro per aiutare la famiglia. Non è brava nell'arte del ricamo, della pittura come sua madre e sua sorella per cui decide di fare quello che a una giovane donna alla sua età era concesso a quell'epoca: l'istitutrice.
Per svolgere appieno le sue mansioni deve lasciare la propria casa per andare a vivere in quella della famiglia dove dovrà educare dei bambini e anche se è preoccupata per questa nuova avventura, non si tira indietro mostrandosi coraggiosa e decisa a proseguire la sua strada.
Agnes dimostra subito di possedere un animo buono, ma anche determinato. Nonostante sia da sola senza l'appoggio incondizionato dei suoi cari, non esita un momento per aiutarli nella difficile situazione in cui si trovano. Armata di buona volontà, è convinta di poter davvero aiutare dei bambini ma le cose non vanno come crede soprattutto perché la famiglai con cui si ritrova è davvero pessima.
Nella sua seconda occupazione le cose non migliorano, eppure Agnes resiste e questa sua caparbietà è una delle caratteristiche più belle del suo carattere. Certo, a volte è fin troppo buona con persone che non hanno la sua stessa gentilezza, ma dimostra di possedere la grinta giusta e per questo mi è piaciuta molto.
Non cambierà la vita dei bambini che le sono stati affidati, ma si renderà conto che l'amore in una famiglia è qualcosa di raro e che lei è stata davvero fortunata ad averlo. Ha avuto un'infanzia felice con due genitori non benestanti ma che si volevano bene, sono riuscite a trasmetterle quell'amore così puro e incondizionato e lei adesso vuole per se stessa la medesima cosa.
Ma come si può trovare un uomo che la ami totalmente quando anche sua sorella sembra accontentarsi di altro?
La risposta la troverà per caso e quando anche il suo cuore si convincerà che lei è in grado di amare e di essere amata, non potrà che essere felice di aver finalmente trovato quello che cercava.
Ho trovato il suo lieto fine perfetto e dolcissimo e l'intera storia scritta bene soprattutto perché mette in luce una figura diversa dalle solite: l'educatrice. Oggi non si chiamano più così, ma esistono le tate, le baby sitter e la loro importanza è fondamentale nella vita di un bambino che la vede tutti i giorni, ecco perché bisogna affidarle a persone competente, brave, perchè segneranno la vita di quel bambino anche nel futuro. Inutile negare che quest'argomento mi stia molto a cuore, ecco perché ho simpatizzato subito per Agnes. Non so se sarei stata brava quanto lei a sopportare quelle pesti, ma bisogna darle atto che lei ci ha provato davvero ed è anche grazie a loro che ha deciso di voler continuare questo percorso.
Agnes è una di quelle persone che sanno già cosa fare del proprio futuro e questo è bellissimo perchè spesso ci mettiamo tempo per capirlo, invece lei ha le idee chiare e trovo davvero soddisfacente che realizzi i suoi desideri. Lei ci insegna che i sogni a volte si realizzano davvero anche quando sembrano impossibili.
Consiglio la lettura di questa storia, per niente lunga, a chi ama i romanzi ambientati nel passato con uno stile particolare e a chi adora le sorelle Brontè.
Valutazione 4/5
Anne Brontè ha scritto anche alcune poesie Addio a te, Consolazione e Vanitas Vanitatis sono quelle riferite a Agnes Grey.
In Addio a te parla dello struggimento che prova la protagonista sapendo di dover abbandonare per sempre il suo grande amore.
Quegli occhi tuoi ridenti e luminosi che la memoria saprà custodire – i tuoi sorrisi teneri, gioiosi che lingua umana non potrà mai dire. Addio!
In Consolazione c'è questa speranza che tutto si sistemi, tutto andrà bene.
Dovunque io vaghi, sarà questa mia speranza a confortarmi senza posa; finché c’è ad aspettarmi quella casa, non avrò angosce né malinconia.
Infinie in Vanitas Vanitatis si parla di come a volte la vita sia complicata da capire perché corriamo dietro alle cose meno importanti quando invece dovremmo dare rilevanza ad altre.
Folle e insensata è ogni felicità: cos’ha da fare in questa terra oscura?
Le consocete?
Aveva una sorella Brontè preferita?
Io vi consiglio di fare la conoscenza di tutte.
questa sorella ancora mi manca, dovrò recuperarla!
RispondiEliminaSecondo me la più famosa è un'altra cosa, ma è stata una piacevole lettura
EliminaÈ una raccolta bellissima che a mio avviso tutti dovrebbero avere in libreria 🤗🤗
RispondiEliminaSono completamente d'accordo Gresi
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