sabato 5 dicembre 2020

Rubrica: Storytelling Chronicles: La festa di Natale di Susy Tomasiello

Ciao a tutti amici lettori e buon sabato.
Scrivere qui di sabato è sempre un'esperienza strana, ma siccome sono piccole urcusioni non  programmate ma spinte soltanto dalla voglia di condividere rubriche è sempre un'esperienza piacevole. Sono qui oggi perché finalmente sono tornata a partecipare alla Rubrica Storytelling Chronicles


Storytelling Chronicles è una Rubrica a cadenza mensile ideata da Lara del blog  La Nicchia Letteraria in cui ogni mese i blog partecipanti scrivono un racconto su un tema scelto nel gruppo apposito. La grafica è invece a cura di Tania del blog My Crea Bookish Kingdom
L'argomento di questo mese è stato scelto è Qualcosa di Rubato.
Visto che siamo a dicembre e che si avvicina quella per me la festa più bella del mondo: Natale non potevo proprio mancare all'appuntamento che ogni mese mette alla prova tante brave autrici che fanno parte di questo bellissimo progetto.
Di solito mi piace scrivere brevi racconti autoconclusivi, non sono brave come le mie colleghe a raccontare storie "a puntate" perché sono dell'idea - personale e soggettiva - che i racconti debbano avere un inizio e una fine, tuttavia stavolta ho sfidato le mie solite convinzioni e ho deciso di riproporre un racconto che rivede gli stessi protagonisti di una mia vecchia storia e mi sono divertita molto. Penso che il bello di quella rubrica è anche il fatto di mettere alla prova se stessi e anche se per me l'esperimento finisce qui, non credo che proseguirò oltre perchè mi sembrebbe di scrivere una storia a puntate che può diventare un libro anziché un racconto, devo dire che è stata una bella esperienza.
Dopo questo lungo preambolo direi di procedere cosa ne dite?
Gli stessi protagonisti di cui parlavo prima li trovate in Una lieta notizia (cliccare sul titolo per accedere alla pagina) e quindi torno a scrivere regency o almeno ci provo.



Bridget White non era mai stata una donna che amava in maniera eccessiva le feste, ma quella di Natale rappresentava l’eccezione a cui non poteva rinunciare.


Reputava suo marito il migliore del mondo quando ogni anno acconsentiva ad aprire la casa al vicinato dal momento che conosceva la sua indole tranquilla e amante del silenzio. 
I preparativi erano numerosi e Bridget adorava occuparsene in prima persona per poi gioire nel vedere l’espressione entusiasta di tutte le persone che aveva invitato. Di solito era il giorno della festa quello in cui era più felice, ma quest’anno non riusciva a esserlo del tutto e se ne rammaricava ogni secondo che passava.
«Mi dispiace molto Mrs White, le assicuro che ho guardato ovunque. Non c’è traccia dello scialle che cercava» si scusò per l’ennesima volta la cameriera a testa china. Bridget comprendeva benissimo che arrabbiarsi con la domestica non sarebbe servito a nulla, sapeva quanto in quella casa tutti fossero ligi al dovere tuttavia non riusciva a spiegarsi la sparizione di un oggetto a lei tanto prezioso.
«So che tutti sono occupati per stasera, ma lascia che venga qualcuno ad aiutarti forse stavolta sarai più fortunata» suggerì con una piccola speranza che non accennava a spegnersi. Come poteva essere andato perso un oeggetto di così scarso valore? 
La cameriera annuì e con un piccolo inchino lasciò la stanza proprio mentre Richard entrava.
«Problemi?» chiese seguendo con lo sguardo la donna che usciva in tutta fretta. Non ricevendo subito risposta, raggiunse a grossi passi sua moglie guardandola con attenzione. «Bridget stai bene vero? Non ti sei affaticata troppo in questi giorni?»
«Sto benissimo» rispose lei con un piccolo sorriso. Da quando aveva scoperto di essere incinta, Richard non riusciva ad evitare di preoccuparsi. Il suo sguardo  
si posò sul ventre gonfio che nemmeno gli abiti larghi riuscivano a nascondere. Era al sesto mese e per quanto non stesse nella pelle di abbracciare il suo bambino, non riusciva a pensare di voler tenere entrambi i suoi beni più preziosi al sicuro da ogni rischio.
«Sto bene» ripeté Bridget carezzandogli una guancia. «Non sono stanca per i preparativi, ma arrabbiata perché non riesco a trovare il mio scialle preferito. Era il regalo di mia madre rammenti? È l’ultimo ricordo che conservo di lei e volevo metterlo stasera per la festa, non capisco come possa essere sparito nel nulla. So che è solo un oggetto, ma ci tenevo tanto».
«Il tuo scialle» ripeté Richard scuro in volto mentre la consapevolezza di aver arrecato danno alla sua adorata moglie lo faceva sentire un pessimo marito. Non sopportava vedere la sua Bridget così triste. Era sempre stata bella, ma da quando era incinta brillava di luce propria e sapere di essere lui l’artefice di quel cattivo umore, lo spinse a svelarle la verità. Si schiarì la gola pronto a rivelare ogni cosa, ma fu interrotto da un discreto bussare alla porta.
«Chiedo scusa signori» avvisò Alfred. «Sono appena arrivate le signorine Alder».
Mr White si astenne dal manifestare il malcontento che provava in quel momento. Era già preparato a dover sopportare rumori e confusione per tutta la serata in vista della festa, ma dover tollerare anche il chiacchiericcio infinito delle cugine era decisamente troppo.
«Grazie Alfred, puoi farle entrare» rispose Bridget girandosi verso di lui. «Puoi andare nel tuo studio a finire di lavorare, qui ci penso io».
Non aveva nessuna carta da leggere, né del lavoro arretrato che aveva portato a casa, ma sua moglie lo conosceva meglio di chiunque altro e sapeva bene l’avversione che aveva verso quelle donne troppo prolisse per cui accettò senza indugio quella proposta vantaggiosa. Baciò la consorte sulla guancia mentre con gli occhi la ringraziava mille volte e promise a se stesso di farla sempre sorridere.

                                         

La festa fu un vero successo, Bridget ricevette numerosi complimenti dagli ospiti che riempirono la sala. Natale sarebbe stato tra un paio di settimane, eppure quella sera si respirò la stessa identica magia.
Era la sua seconda festa ufficiale da quando era diventata Mrs White ed era felice di aver inaugurato una nuova tradizione natalizia che tanto le ricordava quella che organizzava sua madre quando era ancora in vita. Desiderava che diventasse un’occasione annuale speciale per chiunque, anche quando il nascituro avrebbe visto la luce. Non le importava quale fosse il sesso del suo bambino ed era sollevata che nemmeno suo marito avesse espresso preferenze in merito, era certa che avrebbe in ogni modo allietato le loro vite.
«Stanca?» domandò premuroso Richard quando la raggiunse in camera da letto. La cameriera aveva appena finito di aiutarla a spogliarsi e sistemare i capelli e uscì silenziosamente mentre suo marito si avvicinava. «Vuoi che ti faccia portare qualcosa per conciliare il sonno?»
«No, sto benissimo» gli sorrise Bridget. I piedi le dolevano, non vedeva l’ora di mettersi a letto ma era davvero felice e tutto il resto passava in secondo piano. «Domani mi concederò una lunga giornata di riposo, ma oggi è stato fantastico».
«Lo penso anch’io» ammise Richard aiutandola a sedersi sul letto. «Di solito le feste non sono così belle e gioiose, ho sposato la donna più in gamba del mondo se adesso apprezzo questo genere di cose e non sono l’unico a pensarlo sai?
Sono un uomo davvero fortunato e ne sono consapevole da quando ti ho sposata. Lo diventerò ancora di più quando stringeremo la nostra creatura in braccio, io la amo già e volevo dimostrartelo in qualche modo».

Bridget stava per replicare che non aveva bisogno di alcuna dimostrazione, sapeva quanto suo marito fosse poco incline a parlare di sentimenti come tutti gli uomini, ma restò senza parole quando Richard tirò fuori dall’armadio un pacchetto legato da un delizioso nastro rosso.
«Devo confessarti di averti rubato qualcosa qualche giorno fa, ma l’ho fatto solo per uno scopo nobile che spero ti piaccia».
Sua moglie sciolse il nastro aprendo il pacco e Richard si sedette al suo fianco per riuscire a godere della sorpresa dei suoi occhi mentre toglieva dallo scatolo la sua sorpresa.
«Ho rubato il tuo scialle per portarlo alla sarta dando precise istruzioni affinché ne creasse uno identico per il nostro bambino» spiegò emozionato. «Ho richiesto che fosse usato un colore neutro cosicché possa essere usato sia se è un maschio, sia se è una femmina. Ho pensato che il nostro piccolo o la nostra piccola avrebbe avuto bisogno di un ricordo di sua nonna, la persona a cui sarò sempre grato perché ha donato la vita alla donna più straordinaria che conosca e che sarà una madre fantastica».
Richard aveva agito d’impulso, cosa che non faceva quasi mai essendo un uomo riservato e molto riflessivo quando si trattava di prendere decisioni. L’altra sua azione avventata era stata chiedere la mano di Bridget dopo pochi giorni di conoscenza e ringraziava sempre il cielo per aver avuto risposta positiva così immediata. Adesso però cominciò a dubitare di tanta impudenza, sua moglie non parlava ma piangeva e lui non riusciva a sopportare la vista delle lacrime sul viso della donna che amava. 

                                           

«Briget...» mormorò incerto. «Mi dispiace se ti ho fatto preoccupare per lo scialle, come vedi non è rovinato. Io volevo solo...»
«Richard» lo interruppe lei posando lo scatolo sul letto e gettandosi tra le sue braccia. «Questo è il regalo più meraviglioso che potessi farmi, grazie amore mio. Grazie!»
Sollevato lui l’abbracciò facendo attenzione a non stringere troppo ora che la pancia toccava la sua come a ricordargli che erano in tre adesso.
«Ma stai ancora piangendo» osservò confuso. «Sicura di star bene tesoro mio?»
«Sono lacrime di gioia sciocchino, e sì sto benissimo. Magnificamente direi perché ho il marito migliore del mondo, posso avere un bacio dal futuro papà adesso?»
Richard White era una persona mite, leale, non amava rispondere a provocazioni preferendo usare la logica o l’intelletto per avere la meglio. Stavolta però si sentì in grado di rispondere alla sfida lanciata da sua moglie, d’altronde era pur sempre un uomo innamorato ed era certo al mondo non esistesse nessuno capace di resistere a un richiamo del genere.

Il racconto è terminato. I coniugi White hanno avuto un'altra piccola parentesi nella loro quotidianità e confesso che mi sono affezionata a entrambi. 
Voi cosa ne pensate? 
Questo genere mi piace sempre tantissimo lo ammetto quindi ogni critica costruttiva e commento sono ben accetti anzi li attendo con piacere.

Copyright @ 2020 Susy Tomasiello
Questo racconto è un’opera di fantasia . Nomi, personaggi, luoghi e avvenimenti sono prodotto dell’immaginazione dell’autrice o se reali , sono utilizzati in modo fittizio. Ogni riferimento a fatti o persone viventi o scomparse è del tutto casuale.

 


17 commenti:

  1. Ciao Susy! Sono felicissima di re-incontrare i coniugi White, non solo perché li avevo già conosciuti con piacere in "Una lieta notizia", ma anche perché so che il regency è un genere che ti piace molto e immagino che tu ti sia proprio divertita a creare questo quadretto natalizio. La storia è molto dolce ed il tema mensile ben interpretato. Noto con piacere che Mr White è un po' meno introverso e che Bridget si sente ormai a tutti gli effetti la padrona di casa.

    Ti segnalo solo un piccolo refuso: "La festa era stata un VERSO successo" invece di VERO.

    Per il resto, complimenti davvero e grazie per la magia natalizia che ci hai trasmesso! Alla prossima :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì infatti Silvia ho adorato scriverlo, ormai mi conosci bene. Grazie per il refuso (li odio) che vado subito a sistemare e per aver apprezzato la mia storia

      Elimina
  2. Racconto davvero dolce e carino, perfetto per le feste =) brava!

    RispondiElimina
  3. Ciao Susy, che bello riaverti tra noi per questa rubrica! Sono super felice di ritrovare te e questi due personaggi che tanto avevo apprezzato nella prima puntata. Mi è piaciuto molto il racconto, dolce e tenero ma con quella punta di mistero legata al tema che hai ben sviluppato! E sei riuscita a creare senza fatica anche un bel clima natalizio, cosa che rende ancora più speciale il tutto: brava!
    Ti segnalo solo qualche ripetizione qua e là (es. "ricordi"-"ricordo" oppure "sorpresa"-"sorpresa") e un refuso ("Sicuro di star bene tesoro mio", dovrebbe essere "Sicura", visto che è Richard a parlare :)
    Per il resto, complimenti! Proprio un bel racconto per questa domenica di pioggia!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Stephanie <3
      Grazie per le segnalazioni, le vado subito a sistemare e grazie per il commento. Adoro il Natale e questo mese proprio non potevo mancare

      Elimina
  4. Ciao.
    Sono contenta che tu abbia deciso di usare dei personaggi per creare un altro momento con loro, anche se sei dell'idea che un racconto debba avere un finale preciso. Ero come te fino a quando alcuni personaggi non si sono ribellati dicendo che volevano raccontare altro.
    Ho apprezzato il tuo racconto e mi ricordo dei personaggi dalla storia precedente. Sono contenta di vederli così felici, lui un po' più aperto e lei più sicura del suo posto e della sua posizione in quella casa.
    Mi piacerebbe sapere anche come si sono conosciuti e come sono arrivati a questo punto, ma non voglio chiedere troppo :)
    Un racconto molto bello, decisamente in tema con le feste.

    A presto

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie mille Christine.
      L'idea era proprio quella di vederli più completi grazie alle festività natalizie e questo tema mi ha aiutato.
      Sono contenta ti sia piaciuto rileggerli perchè per me è stato divertente ritrovarli

      Elimina
  5. Wow, che bello tornare a rileggerti Susy!!! Mi sei mancata davvero un mondo... e ritrovare - a super sorpresa - i signori White (che avevo apprezzato moltissimo) è stato un colpo al cuore. La tua scrittura riesce sempre a portare qualcosa di dolce, tenero, a volte ingenuo ma nel senso di puro... mi piace come riesci a descrivere sentimenti con un lessico semplice, ma per questo di forte impatto. È stato stupendo capire il "perché" Richard sottrae alla moglie lo scialle, mi sono commossa e mi sono spesa in gridolini vari hihi. Davvero brava brava brava, c'è qualche piccolo refuso qui e lì e qualche verbo al presente, anche se la narrazione è al passato, ma nulla ha inficiato la piacevolezza della lettura. Alla prossima allora, non vedo l'ora di leggere il tuo prossimo commento ❤

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Che dolce che sei, grazie amica mia. E' sempre una forte emozione sapere di avere la tua stima che è assolutamente reciproca.
      Controllerò con più attenzione gli errori, grazie <3

      Elimina
  6. I refusi sono sempre il mio incubo peggiore! Grazie a te Fede per avermi ispirato questo tema dolcissimo e avermi permesso di scrivere il capitolo definitivo dei coniugi White

    RispondiElimina
  7. Una piccola, deliziosa perla in perfetto stile regency.
    Bello vedere questa coppia in un momento tranquillo e quotidiano e trovo che il gesto di Mr. White sia davvero toccante.
    Per me è stato, come sempre, un piacere leggerti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie mille Simona sono contenta la mia piccola storia ti sia piaciuta 🥰

      Elimina
  8. Sai quanto desideravo rivedere i coniugi White e ti ringrazio tantissimo per questo racconto. Mi è molto piaciuto e anche commosso per la sua dolcezza. Davvero un ottimo lavoro ❤️

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche merito tuo se ho dato loro un altro racconto grazie 😘

      Elimina
  9. Ma è meraviglioso... ❤️ Una storia di una dolcezza unica. Complimenti Susy. Mi è piaciuto il modo in cui hai sviluppato il tema del mese. Silvia di Silvia tra le righe.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Silvia, mi fa piacere ti sia piaciuto. Io mi sono divertita tanto a scriverlo

      Elimina