martedì 19 gennaio 2021

Rcensione: Le campane di San Pietroburgo di Jessica Marchionne

Ciao a tutti amici lettori.
Da quando ho imparato a leggere ho sempre viaggiato attraverso le storie e i protagonisti dei libri. Adoro farlo ogni volta perchè grazie alla lettura ho scoperto luoghi e personaggi di carta interessanti e particolari e mi è successo anche con questa ultima lettura di cui vi parlo oggi.

Ringrazio la Words Edizioni per la copia omaggio.


Trama
Viktor è solo un bambino quando riceve in dono dal fratello Ivan un diario, a suo dire, capace di realizzare tutto quello che vi viene scritto: è così che esprime il desiderio di diventare Zar. Ma la sua vita, nel pieno della prima grande guerra, è destinata a essere stravolta: viene venduto dal padre a uno strano uomo di nome Gavril, segnato dalla perdita di moglie e figli. Di loro gli resta solo un orologio fermo, che all’improvviso riprende a ticchettare con l'arrivo di Viktor. Quando Palazzo d’Inverno viene attaccato, però, tutto sembra perduto ancora una volta. Anni dopo, Viktor incontrerà Anastasia Romanov, e insieme a lei, dopo essere diventato Zar, riconquisterà la città fino all’avvento di Stalin. Ma ecco che, quando le campane di San Pietroburgo risuoneranno, il diario rivelerà ancora una volta la sua magia. E cosa ne sarà di Gavril, legato a quell’orologio che segna il tempo in bilico tra la vita e la morte?
Nella Russia di Lenin e Stalin, della fierezza imperiale dei Romanov, tra la neve, le rose e il sangue "Le campane di San Pietroburgo" mescola realtà e finzione, storia e fantasia, in un intreccio ricco di avvenimenti e colpi di scena.

Ero incuriosita fin da subito dalla cover e dalla trama di questo libro e ho aderito praticamente subito a leggere questa storia che ha stuzzicato fin dall'inizio al mio interesse da lettrice. La cover poi è bellissima e richiama perfettamente la storia, lo si nota soprattutto a fine lettura e acquista un valore ancora più importante.
Magico. Ecco il primo aggettivo che mi viene in mente per descrivere questo libro perché c'è tanta magia in questa storia, ma non intesa come parte fantasy bensì di magia del cuore. L'autrice è riuscita in non molte pagine a trasmettere tutta la sua passione per un periodo storico importante segnato dalla presenza di personaggi illustri rimasti nel tempo. 
Primo tra tutti spicca la figura di Anastasia principessa mami dimenticata di una Russia ormai lontana. Su questo personaggio sono stati scritti numerosi libri, espresso numerose ipotesi e anche i film non si sono sprecati, quello della Disney è uno dei miei preferiti anche perché su di lei sappiamo tutto ma nello stesso tempo conosciamo poco ed è anche questo il motivo per cui la sua figura mi ha sempre affascinata tanto. Nella storia di Jessica la conosciamo in piccola parte e mi è piaciuto come l'autrice sia riuscita comunque a lasciarla avvolta nel mistero giusto per stuzzicare l'attenzione e la curiosità del lettore. 
Personaggio però principale è voce narrante è Viktor e io l'ho davvero adorato. Fin da bambino ha nutrito una forte immaginazione, una fantasia accesa e conservata grazie al suo adorabile fratello Ivan. Mi ci sono rivista molto in Ivan, un ragazzo che cerca di non far perdere la speranza al suo fratellino, tentando di mostragli le cose belle anche quando il mondo sembra impazzito, impegnandosi a non lasciare che perda la fiducia ma soprattutto instillandoci la fiducia di continuare a sognare. Questo è un compito che di solito spetta a un genitore, ma quello di questi ragazzi è secondo me poco adatto al ruolo di padre ed ecco perchè la figura di Ivan acquista ancora più valore e importanza per Viktor. Sarà grazie a quello che lui gli ha insegnato che il nostro protagonista continuerà a credere e quella convinzione lo porterà a fare grandi cose così com'era giusto che fosse.




Una storia che si legge con facilità grazie allo stile scorrevole e appassionante dell'autrice. Ho apprezzato l'ambientazione storica che sembra vivere sotto gli occhi del lettore agendo di volontà propria, si nota l'accurata scelta di descrizione e movimenti sociali dell'epoca frutto di una ricerca importante ma cosa più importante risulta evidente la grande passione in una storia atipica eppure tanto emozionante. Sì, decisamente ne sono rimasta incantata. Ha saputo unire brillantemente verità storica a quella inventata creando un mix di situazioni belle e intense riuscendo a calamitare la mia attenzione di lettrice fino alla fine.
Ho apprezzato anche come abbia dato anche importanza al personaggio di Gravil un uomo molto sfortunato che sembra ritrovare la gioia di vivere proprio grazie a Viktor. La sua storia mi ha molto rattristato, ma il modo in cui Jessica l'ha conclusa mi è sembrata giusta e perfetta per lui visto che dopo tanta sofferenza forse ora ha trovato la pace.
Un punto dolente è, a mio avviso, la parte romance. L'ho trovata purtroppo troppo veloce nelle dinamiche, affrettata e quasi messa per obbligo e non perchè era importante. Spero sia solo una mia impressione, ma non mi è andata molto giù come con troppa fretta si sono svolti i fatti perchè mi ha lasciato addosso una sensazione di corsa senza un motivo apparente.
Tralasciando questo particolare che comunque è un parere personale, la storia mi è piaciuta molto e la consiglio a tutti coloro che cercano qualcosa di nuovo, di originale e sopratuttto a chi ama le ambientazioni passate che fanno sempre viaggiare ma prima di tutto sognare.

Valutazione 4/5

                             

                                                   

2 commenti: