venerdì 25 giugno 2021

Review Party. Recensione: The Inheritance Games di Jennifer Lynn Barnes

Rieccomi amici lettori per parlarvi di una storia esplosiva le cui sorprese sono dietro una pagina, una lettura adrenalinica che mi ha coinvolta molto.





Ringrazio la Sperling per la copia omaggio e Esmeralda viaggi e libri per la grafica.


Trama
Avery Grambs ha dei piani ben precisi per il futuro: sopravvivere al liceo, ottenere una borsa di studio e dare una svolta alla sua vita. Ma quei piani cambiano in un istante quando scopre che Tobias Hawthorne, un eccentrico miliardario che lei non ha mai sentito nominare, le ha lasciato in eredità tutta la sua fortuna.
Il lato negativo? Per ottenere il denaro di Hawthorne, Avery deve trasferirsi nella sua tenuta, dove ogni stanza trasmette l’amore per i puzzle e gli indovinelli del defunto proprietario.
E dove vive tutta la sua famiglia, e specialmente i quattro nipoti del miliardario: pericolosi, affascinanti, scaltri e cresciuti con l’idea che l’eredità del nonno spetti loro di diritto.
Catapultata in un mondo in cui a farla da padrone sono la ricchezza, i privilegi e soprattutto i segreti, Avery deve imparare le regole di un gioco rischioso a cui i fratelli Hawthorne partecipano da sempre e cercare di resistere all’attrazione verso due di loro in particolare…

Che cover bellissima vero! E vi assicuro che dal cartaceo è ancora più bella. Sono contenta che abbiano conservato la versione inglese perché non è solo bella visivamente parlando, ma rappresenta in modo perfetto la storia.
Come dicevo all'inizio ho trovato questo libro davvero originale, coinvolgente, accattivante e alla fine sono rimasta veramente sorpresa di come si sono evolute le cose. 
E' il primo libro di quella che si prospetta un'interessante saga e quindi vi avviso che non finisce per niente bene. O meglio ci sono alcune cose che si completano bene, ma tante altre lasciate irrisolte e vi confesso che non vedo l'ora di scoprire cosa succederà adesso.
Inheritance/ Eredità è proprio la parola chiave di questo libro, sarà proprio da lì che tutto partirà e che coinvolgerà tutti i nostri protagonisti.
La voce narrante è Avery. Lei è una di quelle ragazze che nei libri mi piacciono sempre. Forte, determinata, orgogliosa, non si fa mettere i piedi in testa da nessuno anche se non ha vissuto una vita facile. Possiede poco, non ha genitori presenti e deve fare i conti con una sorella troppo permissiva e una migliore amica che vede poco. Un bel giorno la sua vita sarà completamente stravolta perché eredita un'intera fortuna da una persona del tutto sconosciuta e per ottenere quei soldi deve vivere in una villa enorme con i quattro nipoti che non accettano del tutto la sua presenza.
Per Avery è uno schock. L'intero suo mondo è capovolato, si ritrova circondata dal lusso e può ottenere materialmente ciò che vuole, ma si vede anche suo malgado coinvolta in qualcosa molto più grande di lei.
Perchè il vecchio signor Hawthorne ha scelto proprio lei come sua erede? E come mai in quella famiglia sembra che tutti sappiano qualcosa che vogliono tenere segreta? La competizione, il bisogno di essere sempre in gioco mette tutti in situazioni pericolose, ambigue, fatte di segreti e bugie e anche se si impone di stare alla larga, Avery non ci riesce. 
Dotata di uno spirito combattivo e incline a lasciar perdere le cose che stuzzicano la sua curiosità, sceglie di portare a termine quell'impresa di scoprire la verità senza sapere che così facendo troppi segreti saranno svelati e alcuni poco piacevoli.




Con un ritmo scorrevole l'autrice ci trasporta in questo mondo dove i soldi fanno la differenza, dove ogni cosa ha un prezzo ma anche dove la felicità non sanno nemmeno cosa sia. I nipoti dell'eccentrico nonno filantropo hanno tutto quello che possono desiderare dalla vita eppure Avery scorge in loro una sorta di tristezza che non li abbandona mai. Sono costantemente in competizione l'uno con l'altro e questo per volere del nonno che li ha messi in quella posizione da quando sono nati, hanno una madre più interessata a se stessa che al bene della sua progenie e inoltre vivono di sensi di colpa.
Lentamente Avery scaverà nel loro passato rendendosi conto di non essere l'unica ad essere sola, anche loro per quanto una famiglia sono stati lasciati solo per troppo tempo e adesso è arrivato il momento di unirsi. Esserci l'uno per l'altra, supportarsi a vicenda è la chiave base per scoprire un po' di luce nel tunnel in cui sono entrati.
Avery è il tassello importante, ma non è capitata lì per caso e i motivi sono ancora tutti da scorpire e di questo sono davvero curiosa. Penso soprattutto che i quattro ragazzi abbiano tanto da dire ancora, non sono perfetti ma vivendo in un ambiente del genere sarebbe stato strano il contrario. In modo diverso sono tutti interessanti, tutti pronti ad essere scoperti man mano perchè di certo nessuno di loro è anonimo.
L'ambientazione di questa casa enorme piena di passaggi segreti, di stanze mai visitate e completa di ogni cosa era descritta in modo così vivido che era come esserci dentro quindi un altro punto a favore della narrazione.
Inoltre mi è piaciuto soprattutto la parte suspance che tiene banco per buona parte della storia, la scelta di decifrare indovinelli, rompicachi che portano alla soluzione finale. Uno dei motivi per cui l'attenzione è sempre rimasta alta e di certo Avery era la persona adatta a risolverli visto il suo quoziente intellittivo, ma anche i ragazzi non fanno brutte figure.
Quella che ho mal sopportato è stata Libby, la sorella di Avery. Remissiva e troppo debole è il suo completo opposto, nonostante possa essere compresa io non sono riuscita a capirla e sono più che certa che per colpa sua succederanno altri danni. Avery le vuole bene e tenta di giustificarla, ma in realtà alcune volte ci vorrebbe una vera e propria scrollata.

Valutazione 4/5

                               

                                      

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