sabato 26 giugno 2021

Recensione: I nostri anni leggeri di Diletta Pizzicori

Ciao a tutti amici lettori e buon sabato.
Di solito riservo questa giornata alla scrittura, ma oggi farò un'eccezione parlandovi di una storia che ho letto di recente e che appassionerà tutti gli amanti delle saghe familiari.

Ringrazio la Sperling per la copia omaggio.


Trama
Oxford, 1993. Dopo la morte della nonna, le cugine Julia e Martha Parker si ritrovano a frugare tra i vecchi ricordi stipati nella mansarda, alla scoperta di un passato di cui hanno sentito tante volte parlare, ma che ricordano appena. La verità che emerge dalle fotografie in seppia e dai vecchi diari della nonna Leticia riguarda il grande amore della sua vita e un doloroso segreto di famiglia.
Meretto, 1919. Il minuscolo paesino in Val di Bisenzio è in subbuglio: la famiglia Parker non si vede da quelle parti da quando, cinque anni prima, la Grande Guerra l'ha fatta tornare in fretta e furia nella lontana Inghilterra. Il giovane Primo Gualtieri, figlio del giardiniere della loro tenuta, teme che questo ritorno rompa i precari equilibri della sua famiglia, o di ciò che ne resta. Nel frattempo, l'Italia è attraversata da scioperi e proteste e quella vallata toscana si trasforma, seppur per poco tempo, in una piccola roccaforte «rossa». Quei tumulti si fanno sentire anche a Meretto, ma con echi distanti che si perdono tra la quiete dei boschi e l'amicizia riscoperta di Leticia, figlia dei Parker, e Primo, in un'estate che cambierà le loro vite per sempre.

Diletta Pizzicori è al suo esordio con questo libro, la trama ammetto che mi ha colpito subito e devo dire che anche la cover rappresenta perfettamente la storia.
Quando passato e presente si intrecciano è sempre interessante vedere cosa succede.
Da una parte abbiamo Martha nel 1993, una ragazza giudiziosa e legata alla nonna che dopo la sua morte scopre per caso dei vecchi diari e comincia a sfogliarli. Più legge quelle pagine, più va avanti con la lettura e più si accorge che quella donna che amava e credeva di conoscere in realtà era molto altro. C'erano tante cose che non sapeva di sua nonna, si appassiona così tanto alla sua storia che decide di condivdere la sua scoperta con la madre e la sorella. Nemmeno loro erano a conoscenza di tante situazioni avvenute nel passato, soprattutto dell'amore tormentato di cui è stata vittima o del fratello, loro zio, mai conosciuto.
Il tutto poi sembra legato alla sparizione di bambine e alla morte di quello strano fratello. Cos'è realmente accaduto? Come possono fare per mettere insieme tutti i pezzi?
Nella parte raccontata da Leticia, la nonna di Martha e Julia, nel 1919 scopriamo qualche piccolo dettaglio, vediamo una ragazza esuburante, passionale, che voleva modificare le cose anche se la condizione di donna la bloccava tanto.
Non sembra che la sua versione combaci con quella delle due ragazze, come se fossero due persone diverse, cambiate nel tempo. Ma cos'ha cambiato effettivamente in lei provocando una mutazione così totale?

                                  

La storia ha, secondo me, ottime basi per risultare interessante, tuttavia a mio parere lo stile di scrittura è poco coinvolgente. Purtroppo non sono riuscita a entrare in sintonia con nessuno dei personaggi che, ahimé, mi hanno trasmesso poco e niente. Mi dispiace molto perchè secondo me questa è una storia con un buon potenziale che ero sicura potesse piacermi, invece sono rimasta alquanto delusa dal lato emotivo.
Mi è piaciuta la narrazione di passato e presente bilanciando per bene le parti e anche i numerosi riferimenti storici che fanno pensare sicuramente a una ricerca approfondita dietro. Ho anche apprezzato l'ambientazione che è risultata realistica e veritiera e mi riferisco soprattutto alla parte del passato dove si parlava di cavalli e di automobili con la massima tranquillità, dove si respirare l'odore della libertà ma nello stesso tempo di quella gabbia dorata delle limitazioni. Di certo Leticia è vissuta in un luogo bellissimo, tuttavia il periodo storico non è dei migliori e il modo in cui viene descritto è stato come essere lì, questo è secondo me un punto di forza davvero forte per l'intera storia.
Essendo soltanto il primo libro ovviamente non termina bene, lancia le basi per quello che potrebbe accadere e quindi oserei direi che è solo l'inizio. Non so perchè, ma ero convintissima che per quanto fosse una saga familiare così come nella trama stessa viene specificato, fosse un libro autoconclusivo e ci sono rimasta un po' male quando alla fine ho capito che non era così, ma questo è sicuramente un problema mio.
Personalmente mi aspettavo di più, tuttavia il mio resto un parere personale e penso che invece questo libro faccia gola e appassioni tutti gli amanti del genere storico e di coloro che amano le vicende familiari, sicuramente lo apprezzeranno molto più di me.

Valutazione 3/5

                               

                                                

Nessun commento:

Posta un commento