lunedì 19 luglio 2021

Blogtour Tre gocce d'acqua di Valentina D'Urbano Chi è Celeste

Ciao a tutti amici lettori e buon lunedì.
La settimana comincia col botto perchè oggi vi parlo di due libri stupendi che ho amato, ma partiamo dall'inizio.
Cominciamo con l'ultimo libro di  Valentina D'Urbano, un'autrice che in passato ho apprezzato e ammirato e che, ancora una volta, conferma il suo talento come scrittrice.


Ringrazio la Mondadori per la copia omaggio e Esmeralda viaggi e libri per la grafica.


Trama
Celeste e Nadir non sono fratelli, non sono nemmeno parenti, non hanno una goccia di sangue in comune, eppure sono i due punti estremi di un'equazione che li lega indissolubilmente. A tenerli uniti è Pietro, fratello dell'una da parte di padre e dell'altro da parte di madre. Pietro, più grande di loro di quasi dieci anni, si divide tra le due famiglie ed entrambi i fratellini stravedono per lui.
Celeste è con lui quando cade per la prima volta e, con un innocuo saltello dallo scivolo, si frattura un piede. Pochi mesi dopo è la volta di due dita, e poi di un polso. A otto anni scopre così di avere una rara malattia genetica che rende le sue ossa fragili come vetro: un piccolo urto, uno spigolo, persino un abbraccio troppo stretto sono sufficienti a spezzarla.
Ma a sconvolgere la sua infanzia sta per arrivare una seconda calamità: l'incontro con Nadir, il fratello di suo fratello, che finora per lei è stato solo un nome, uno sconosciuto. Nadir è brutto, ruvido, indomabile, ha durezze che sembrano fatte apposta per ferirla. Tra i due bambini si scatena una gelosia feroce, una gara selvaggia per conquistare l'amore del fratello, che preso com'è dai suoi studi e dalla politica riserva loro un affetto distratto. Celeste capisce subito che Nadir è una minaccia, ma non può immaginare che quell'ostilità, crescendo, si trasformerà in una strana forma di attrazione e dipendenza reciproca, un legame vischioso e inconfessabile che dominerà le loro vite per i venticinque anni successivi. E quando Pietro, il loro primo amore, l'asse attorno a cui le loro vite continuano a ruotare, parte per uno dei suoi viaggi in Siria e scompare, la precaria architettura del loro rapporto rischia di crollare una volta per tutte.

Il blogtour comincia oggi, ma io vi suggerisco di continuare a seguirlo per avere un'idea ancora più totale della storia, ovviamente io non posso che consigliarvelo caldamente.
Valentina ha una penna diretta, cruda e di un'impatto così totale che resti incastrata nelle sue storie senza nemmeno rendertene conto. Il modo in cui decrive i suoi personaggi ha qualcosa di totalizzante perchè non riesci a staccarti da loro nemmeno quando la lettura è conclusa. Ti resta tutto impresso, te li ricordi a distanza di tempo e, sicuramente, ti coinvolge a trecentosessanta gradi.
Mi è successo anche stavolta e questo è un dono, non sempre si riesce dopo tanti libri ad ottenere sempre lo stesso effetto, non è detto che ogni volta abbia sempre quel tocco magico, beh lei sì, e anche solo per questo va letta almeno una volta.

                           

Questo libro mi ha confermato la sua bravura e sono davvero contenta di averlo letto.
Il mio compito però oggi non è di parlarvi del libro bensì della nostra voce narrante: Celeste.
Celeste la conosciamo da piccola, una bambina come tante che vive in una famiglia semplice e amorevole. Basta poco però perchè tutto diventi diverso e il lettore si rende conto che quella famiglia non è per nulla semplice e che la sua vita è alquanto complicata.
Attraverso i suoi racconti mettiamo insieme pezzi di un puzzle mai terminato e scopriamo quanto sia facile comprenderla, capirla e anche giustificarla soprattutto per la sua ingenuità e per la difficoltà ad ammettere i propri sentimenti.
E' un personaggio molto complesso, non facile da identificare subito. Di solito si dice è un bel personaggio, ha tante caratteristiche e si capisce subito se piace oppure no, con lei è tutto diverso. Ci sono stati momenti in cui l'avrei strozzata, altri in cui l'avrei abbracciata stretta e altre ancora in cui mi ha fatto alzare gli occhi al cielo, per non parlare di quanto mi ha emozionato. Capite perchè è difficile quantificarla con un semplice aggettivo? Non è possibile, lei è tanta roba e per quanto non sia stata d'accordo con lei con alcune sue decisioni, per quanto l'avrei costretta a parlare più apertamente invece di rendere infelice soprattutto se stessa per buona parte del libro, alla fine mi sono affezionata a lei più di tutti e penso che meriti finalmente la felicità.
La persona che ama più al mondo è Pietro. Hanno molti anni di differenza eppure suo fratello per lei è un mito, un eroe, qualcuno verso il quale i suoi sentimenti non vacillano mai. Sono sempre stati molto legati e per questo è gelosa del tempo che passa con l'altra famiglia, sì perchè Pietro ne ha due.
Condividono lo stesso padre, ma non la stessa madre. Quest'ultima è insieme a un altro uomo e hanno un altro figlio, Nadir che di conseguenza è il fratello di Pietro così come il suo.
Celeste sceglie di odiare subito Nadir ancor prima di conoscerlo, si contendono l'amore di un fratello che in realtà stravede per entrambi e si odiano, si vogliono bene, si detestano, si amano.
Hanno un rapporto complicato, un rapporto che Celeste fatica a comprendere subito, ma che la coinvolge in modo totale e unico.
Pietro è l'unica cosa che hanno in comune e sembrano aggrapparsi a lui come un'ancora di salvataggio almeno finchè non è troppo tardi.

                             

Celeste si mostra sempre forte con gli altri, vuole apparire autosufficiente, indipendente ma chi la conosce bene sa che in realtà lei è sola e cerca disperatamente qualcuno da amare. Pietro è l'unico a cui si mostra per quella che è, senza finzioni, ma solo se stessa e lui l'accetta, la ama in modo totale. Nadir invece non ha bisogno che lei dica nulla, la conosce e la comprende forse meglio di chiunque altro. 
Tre gocce d'acqua è il titolo perfetto per questa storia perchè loro sono una strana famiglia, ma si amano davvero e non c'è giorno in cui non lo dimostrano.
Ho pensato a volte che l'amore viscerale che Celeste nutre per Pietro sia alquanto esagerato, ma per una bambina elevare su un piedistallo un fratello non è inusuale, anzi è completamente giusto visto il modo in cui la tratta. Nella solidità di quel legame irrompe Nadir che sembra voler incrinare quel duo perfetto, ma in realtà si infila in un posto che gli appartiene di diritto, Pietro è fratello di entrambi e questo è quello che li lega più di ogni altra cosa.
Devo dire che Celeste mi ha stupito per la forza con cui è andata avanti, la sua volontà di ferro è incomiabile, il desiderio di farcela da sola solo apprezzabile e, nonostante le varie difficoltà, adesso è forte e in grado di essere ciò che vuole. 
La nostra protagonista è decisamente atipica, ma non per questo meno interessante anzi, l'esatto contrario. La storia la conosciamo attraverso i suoi racconti, le sue parole e acquistano significato pagina dopo pagina riuscendo a catturare il lettore fino all'ultima pagina dove, finalmente, tiri un sospiro di sollievo perchè la sofferenza c'è, ma anche una fine degna di nota, quella per cui speravi già dall'inizio si è realizzata.
Non voglio dilungarvi oltre altrimenti rischierei di incappare in qualche spoiler, o fare una recensione vera e propria. Parlarvi di Celeste è solo un assaggio, questo è uno di quei libri che invece va letti fino in fondo per essere certi di voler intraprendere un viaggio diverso dai solito, irto di ostacoli, ma intriso d'amore perchè ce n'è in ogni pagina, basta guardarlo con attenzione.
Inutile dire che questa lettura mi è piaciuta molto, superfluo aggiungere che ve la consiglio. Intanto spero di avervi incuriosito abbastanza.

                                                  

2 commenti:

  1. Adoro questa scrittrice. Fu una scoperta meravigliosa fatta qualche anno fa, mentre ero in vacanza. Scrive divinamente e narra storie che catturano. L'adoro.

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    1. Anche per me è stata una scoperta casuale, ma è davvero bravissima ti cattura totalmente

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