giovedì 7 aprile 2022

Review Party. Recensione: Bambini perfetti di Sabrina Rondinelli

Ciao a tutti amici lettori.
Oggi vi parlo di una lettura per ragazzi davvero bella, sorprendente e carinissima da leggere.


Ringrazio la Marietti per la copia omaggio.


Trama

Un gruppo di bambini parte in pulmino per un campo estivo - o almeno così credono loro. Quando si ritrovano in un magazzino lurido e senza finestre controllati da strani tizi travestiti da conigli rosa sono increduli.
I loro genitori li hanno rottamati e sostituiti con dei bambini perfetti, ordinati 'su misura' in rete!
Leo e i suoi compagni di prigionia non ci stanno: troveranno il modo di fuggire e affrontare il ritorno a casa, per un finale niente affatto scontato.
Sabrina Rondinelli dà voce al coraggio e allo spirito di iniziativa dei bambini, capaci trasformare anche i momenti di maggiore difficoltà in un'avventura; ma non risparmia un'accesa critica al consumismo sfrenato, che condiziona la nostra società al punto di far scivolare in secondo piano i valori e i sentimenti più profondi.
Una storia avventurosa che fa sorridere e riflettere, che parla ai bambini ma anche tanto ai grandi.

Prima di tutto vorrei spendere qualche parole per la bellissima edizione di questo libro, è davvero ben fatta, maneggievole e perfetta anche per chi non ha un segnalibro sottomano.
La cover e il titolo sono poi perfetti perchè rappresentano in modo pieno l'intera storia anche con quel bollino di cui scoprirete tutto leggendo la storia.
Come dice nella sinossi, è un libro che ai bambini ma anche ai grandi perchè fa riflettere entrambi su quelli che sono i problemi di convivenza che possono causare reazioni a volte esagerate e altre poco attente.
Voce narrante è Leo, un bambino che sta andando a un campo estivo di quindici giorni. Il giorno della partenza nota suo padre più affettuoso del solito e ne capisce il motivo quando si rende conto che, non è il posto stupendo di cui tutti parlano ma un luogo in cui vengono mandati i bambini "difettosi" per essere sostituiti da quelli perfetti che prendono il loro posto a tutti gli effetti.
Per Leo e i suoi compagni di sventura è qualcosa di assurdo, tentano di ribellarsi ma sono chiusi dentro e due personaggi vestiti da conigli non facilitano le cose. 
Rinchiusi in un posto dove c'è poco da fare, con una luce che non è naturale perdono la cognizione del tempo senza sapere come mettersi in contatto con l'esterno e comprendere cosa stia davvero succedendo.
Sarà una ragazzina timida e di poche parole, Rachele, grazie al suo telefono a scoprire la verità e per merito del contributo di Petunia la migliore amica di Leo, le cose cominceranno ad acquistare un senso.



E' una storia carinissima che si legge tutto d'un fiato e permette al lettore ad entrare in sintonia con le vicende in maniera quasi immediata.
Certo, non mancano situazioni alquanto fuori dal comune, ma nell'insieme penso che la storia sia adatta allo scopo e cioè quella di comprendere che la perfezione non esiste. Mai. Chi pensa che ci potrà arrivare, spera inutilmente perchè sono proprio le imperfezioni che ci rendono speciali, unici.
I bambini hanno un modo tutto loro di vedere le cose, un modo che io personalmente adoro perchè mettono in luce cose che un adulto non riesce a cogliere ed ecco perché penso sempre che il mondo visto dai loro occhi sia migliore, bello in ogni sfaccettatura.
Leo e i suoi compagni non sono tutti amici, hanno anche età differenti eppure dopo il momento iniziale di smarrimento decidono di essere una squadra e con i pochi mezzi a disposizione fare qualcosa per modificare la loro situazione. Per quanto siano diversi, si alleano e si fanno forza a vicenda e questo è, a mio parere, un comportamento che non sempre gli adulti sono capaci di adottare anche per raggiungere un obiettivo comune.
L'autrice è stata brava a mettere nero su bianco le difficoltà che incontrano tutti i genitori a gestire i figli. Ho sempre detto che fare il genitore vuol dire svolgere il lavoro più difficile del mondo e lo penso tutt'ora, non c'è un manuale di istruzioni, nessuna linea guida da seguire e ogni persona sceglie di educare la propria prole in maniera diversa che non vuol dire essere giusta o sbagliata, ma semplicemente secondo il proprio personale giudizio. 
Per quanto il gesto di questi genitori della storia sia stato abbastanza esagerato verso il quale non sono per nulla d'accordo, mette nello stesso tempo attenzione su quello che i bambini a volte non comprendono e cioè che nemmeno essere figli è semplice. Sono entrambi sullo stesso ago della bilancia che pende o da una parte o dall'altra a seconda dei momenti, perchè non bisogno rispettare solo noi stessi ma anche gli altri pensando ai suoi bisogni come ai nostri.
Non è facile ma esiste una cura universale, quella che non sbaglia mai e che può essere sempre utilizzata perchè non ha esaurimento: l'amore.
E' una lettura apparentemente semplice e divertente e invece porta a molti spunti di riflessione, per questo la consiglio a grandi e piccoli e a chi cerca qualcosa di originale e fuori dagli schemi.

Valutazione 4/5

                              

                                     

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