mercoledì 11 maggio 2022

Recensione: Negli occhi di Luna, i falò di Luigi Dal Cin

Ciao a tutti amici lettori.
Oggi vi parlo di un libro davvero particolare che insegna tanto.

Ringrazio la Rizzoli per la copia omaggio.


Trama
Dopo alcuni anni trascorsi in America, Anguilla torna al paese della sua infanzia nelle Langhe. Il profumo dei tigli è sempre lo stesso, e anche le colline, le rive, le vigne, i boschi, sembrano gli stessi, come se fossero rimasti immobili ad aspettare un suo ritorno. Eppure a lui, che ormai è adolescente, sembra tutto diverso. Anguilla si sente invisibile. Agli occhi del padre, concentrato solo sullo studio e la carriera. E anche a quel paesaggio, che può godere solo dalla finestra nelle ore passate a recuperare una materia di scuola. L'unica che riesce a vederlo - nonostante abbia perso proprio la vista -, che sa leggere i suoi desideri e ne intuisce il destino è la nonna. Ma poi arriva Luna, ragazza magica come la natura che abita. Tenendola per mano, alla luce di falò misteriosi, Anguilla si immergerà nel fiume, metafora di rinascita, e troverà il coraggio di trasformare la passione per i libri e la scrittura in vita. Un romanzo di formazione che percorre i temi, i luoghi, la lingua de La luna e i falò e ci conduce, in un gioco di continue citazioni, alla lettura di un grande classico della letteratura.
Che cover suggestiva vero? Ma non è stata solo quella a ispirarmi, anche la trama mi ha catturato e penso che sia un ottimo inizio per immergersi in una lettura aspettandosi il meglio.
Cominciamo dalla narazione. E' abbastanza particolare, ci sono pochi dialoghi e c'è un percorso introspettivo che compie il nostro piccolo grande protagonista, Anguilla, per ritrovare se stesso e il suo scopo nel mondo.
Ha un futuro già predisposto da suo padre: dovrà lavorare in America e succedergli nell'attività di famiglia, un onere pesante da sopportare per un ragazzino della sua età e quando va in vacanza nella città della sua infanzia non è dell'umore migliore.
Nemmeno sua madre sta tanto bene avvertendo la lontananza di un marito che lavora troppo. Anguilla si sente solo ma per fortuna c'è la nonna paterna che lo ascolta e lo vede meglio di chiunque altro nonostante l'età avanzata.
Anguilla si sente finalmente compreso, capito e apprezzato da una persona a cui sente di poter dire tutto e sarà proprio quella figura materna a mostrargli la nuova strada per correre.
Quando poi incontra Luna, una vecchia amica del posto allora le cose cominciano ad andare meglio.
Ma riusciranno solo due persone a sconfiggere quel futuro prescritto e deciso da un padre convinto di far del bene?


Una storia che fa molto riflettere per la complessità di argomenti parecchio attuali. Ci sono tante famiglie che pensano sia giusto far intraprendere ai figli lo stesso mestiere, d'altronde nel mondo di oggi dove il lavoro scarseggia sempre cosa c'è di meglio "usare" i propri figli per far sì che il successo tanto faticosamente guadagnato non vada in fumo. Alcune volte va bene, ci sono tanti figli, tante figlie che amano la stessa cosa dei genitori ma cosa succede quando invece i sogni sono altri?
Anguilla si sente oppresso da tutta quella costrizione e comincia a sentirsi in gabbia, soltanto alla cara nonna riesce a confidare cosa vuole davvero e sarà grazie all'amicizia speciale con Luna che comincerà a capire cosa deve fare.
Il modo in cui si sente Anguilla potrebbe tranquillamente rappresentare quello di molti suoi coetani presi in contropiede dalle aspettative di genitori troppo convinti di conoscere bene chi hanno davanti ma dimenticando di ascoltarlo davvero. Il padre del nostro protagonista non perde tempo a capire davvero cosa vuole suo figlio fino a quando lui non agisce di testa e gli mostra tutto a scelta compiuta, potrebbe apparire ingrato ma in realtà ha solo scelto la via giusta per se stesso riuscendo in quel modo a mostrarsi sicuro di qualcosa che non gli fosse stato imposto ma deciso da solo.
Com'era giusto anche Anguilla ha avuto i suoi dubbi, ma quando ha compreso cosa lo rendeva davvero felice è riuscito a fare in modo di dimostrare quella sicurezza a chinque aprendo la strada per un futuro che si è scelto e che lo rende felice.
Penso che sia importante per tutto decidere di fare qualcosa che ci soddisfa, che ci grafichi, certo non è facile perchè il più delle volte ci accontentiamo, ma quando siamo in grado di poter scegliere non è meglio decidere qualcosa che ci piace davvero?
Bellissimo il rapporto con la nonna, un personaggio il suo davvero importante perchè in questa storia si parla soprattutto di famiglia e lei ne rappresenta una parte fondamentale.
Ma c'è anche l'attenzione su tradizioni, leggende e soprattutto il desideiro di fare del bene agli alti.
Con un ritmo delicato e soave, le parole dell'autore ci fanno pensare a quanto sia importante il nostro futuro, a quanto autori come Cesare Pavesi possano insegnarci tanto anche a distanza di tempo perché ognuno di noi ha uno talento, basta solo capire quale.

Valutazione 4/5

                                   

                                                       

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