Review Party. Recensione: Come fiori nella sabbia di Eliana Canova

Ciao a tutti amici lettori.

Buon primo agosto a tutti!
Si torna a parlare di libri per ragazzi e lo facciamo con una storia davvero tanto bella.

Ringrazio Battello a Vapore per la copia omaggio.

Trama

Tripoli, 1938. Alì e Stella sono inseparabili.
Trascorrono le giornate tra giochi e cavalcate a scoprire la magia e l'incanto del deserto, il mare di sabbia dove si sente solo la voce del vento.
Ma lui è libico, lei è figlia di coloni italiani, e l'arrivo della guerra li costringe a separarsi.
Il destino e il legame che hanno stretto, però, faranno sì che i loro cuori non si separino mai del tutto.

La sinossi è brevissima come vedete, eppure ha subito attirato la mia curiosità e sono proprio contenta di averla letta perchè è una lettura che mi ha dato tanto.

Siamo in un periodo particolare, la seconda guerra mondiale e tutto ciò che ne consegue ma l'ambientazione è diversa ed è stato questo, secondo me, il punto di forza della storia.

Di solito si legge di America, di Germania, di Italia, ma sappiamo che questa guerra ha provocato ripercussioni non solo ad oriente ma anche ad occidente e cosa succedeva dall'altra parte del mondo?

Ovviamente anche loro hanno fatto in modo di restare vivi, di sopravvivere, di andare avanti e le cose diventavano difficili quando c'erano di mezzo i bambini.

Alì e Stella sono i nostri protagonisti, due ragazzini inseparabili, due compagni per la vita che però la guerra ha diviso.

Mentre i genitori di Stella sono coloni italiani - e qui una piccola chicca perchè si parla della mia città, Napoli - quelli di Alì è libica e questo li vede mettersi in situazioni diverse. Stella è mandata via per tenerla al sicuro, mentre Alì deve affrontare come suo padre prima di lui una guerra assurda e sanguinaria.

I due ragazzini sono costretti a diventare adulti troppo in fretta, da soli e senza l'appoggio confortante di una famiglia che li fa sentire al sicuro, imparano a cavarsela da soli e a cambiare perchè inevitabilmente la guerra ti cambia e possiamo solo immaginare ciò nella loro testa e nei loro cuori hanno vissuto.

Stella è in una sorta di scuola insieme ad altre ragazze come lei, ma nota fin da subito la differenza di ceto sociale e il modo in cui viene messa da parte e cerca di non perdere la speranza scrivendo lettere ai genitori, lettere ad Alì che però non ricevono mai risposta.

La speranza comincia ad affievolirsi, si convince che l'hanno dimenticata o forse la credono morta perché i bombardamenti non smettono un solo giorno e poi di colpo tutto finisce, ma può tornare alla vita di sempre?

Anche Alì è nella sua stessa situazione, scrive lettere su lettere alla sua migliore amica, ma non riceve mai risposta e cominica a guardare cose che nemmeno dovrebbe alla sua età, acquista una consapevolezza diversa e quando tutto, finalmente finisce forse ci sarà un futuro diverso.

Una storia toccante, intensa e molto bella descritta con un'accuratezza di particolari che non rendono noiosa la lettera ma molto più interessante perchè c'è sentimento vero in ogni pagina, c'è angoscia, sollievo e c'è amicizia, quella vera, quella che supera spazio e tempo e non si ferma mai, nemmeno con una separazione forzata.

Vediamo questi due coraggiossimi ragazzini reagire a ciò che gli accade intorno senza crollare ma restando fedeli a loro stessi nonostante siano soli contro tutti e la scena finale devo dire che è davvero commovente perchè chiude un cerchio lasciato per troppo tempo aperto.

C'è tanta speranza che dona questa storia, tanto amore nonostante l'orrore e lo stile di scrittura è così coinvolgente che ti ritrovi a fine libro senza nemmeno rendertene conto.

Si parla con delicatezza ma verità della realtà accaduta e quei sporadici disegni all'interno rendono ancora meglio l'intera lettura perchè assume un contorno realistico e sincero.

Come avrete capito mi è piaciuta molto e non posso che consigliarvela a coloro che non solo apprezzano queste storie, ma gli piace leggerle da un altro punto di vista perchè, ammettiamolo, non ne avremo mai abbastanza.

Valutazione 4/5