Recensione: Carta Bianca di Raffaella V. Poggi

Ciao a tutti amici lettori.
Oggi vi parlo di un libro che mi è stato caldamente consigliato dalla mia amica Lara e che mi ha fatto conoscere Raffaella Poggi in una veste per me ancora inedita: il regency storico.
Sapete bene quanti ami questo genere, non potevo resistere! Io Raffaella l'ho letta e apprezzata tantissimo con Bye Bye girl un contemporaneo che mi ha aiutato a conoscerla. Ho visto poi questa bellissima persona due volte in occasione delle fiere librose, prima al Rare poi al Fri e devo dire che è stata una bella conferma perchè quando si scoprono persone vere e sincere è sempre un piacere.

A volte conoscere una persona attraverso uno schermo non vuol dire che rispecchi tutto quando la si conosce del vivo, ho avuto la mia buona dose di brutte esperienze, ma con Raffaella no e sono felicissima di averla conosciuta perchè di certo sarà una penna che leggerò sempre con piacere.

Ringrazio l'autrice per la copia omaggio.

Trama

Londra, 1819. 

Carte blanche viene offerta dai signori alle cortigiane e alle amanti per assicurarsi i loro favori in esclusiva: queste cose Valéry, ragazza bellissima e di nobile stirpe, le conosce perché, purtroppo per lei e la sua famiglia, il padre è un libertino degenerato che ha sperperato fino all’ultimo bene in donne, bische e ogni genere di piacere, ed è pronto a barattare anche onestà e purezza in una sola mano di carte.
Così, quando Lord Baxton le offre “carta bianca” in un momento di passione, Valéry oppone un deciso rifiuto: non può cedere ai ricatti di chi l’ha allontanata dal bel Charles, il suo primo amore, e vorrebbe fare di lei una poco di buono; non può concedersi a colui che ha acquistato per un pugno di monete la tenuta della sua famiglia; non può donarsi a chi conosce i più oscuri segreti dei suoi genitori e l’ha condotta alla disperazione.
Mai cederà a colui che desidera condurla con sé sulla strada del peccato: meglio dire addio all’amore, alla virtù e all’onore, e vendere se stessa al miglior offerente…

Ci sono autrici che si focalizzano sul loro genere di riferimento riuscendo bene ogni volta in tutte le storie e ci sono autrici che sono capaci di variare mantenendo la stessa bravura e dimostrando di poter fare oltre. Non esiste una giusta o una sbagliata, semplice io credo che una persona sia portata e l'altra no, ebbene Raffaella è riuscita a convincermi sia col contemporaneo, sia con lo storico e ancora di più sono contenta di aver letto questa storia.

Non è breve eppure le pagine sono volate senza che me ne rendessi conto arrivando alla fine con grande velocità perchè la trama è una di quelle che ti tiene incollata e vuoi sapere cosa succede.

I misteri che circondano i nostri protagonisti sono svelati man mano, ma una volta scoperti il lettore non riesce ancora a stare tranquillo perchè i colpi di scena non finiscono e restano tali fino alla fine.

Una lettura sicuramente coinvolgente che ha catturato la mia attenzione e non l'ha mai fatta scemare, cosa non sempre facile quando le pagine sono numerose.

Valèry è una giovane bellissima, ma anche molto sfortunata. Ha un padre che non dovrebbe nemmeno essere definito tale e una madre che nella sua condizione di donna non sa come fare per proteggere le sue figlie. In un gesto estremo, convinta di poter aiutare mette ancora più in difficoltà la figlia maggiore che è costretta a occuparsi personalmente del benessere della famiglia accettando il lavoro di insegnante.

Non c'è nulla di male a lavorare, ma per una ragazza come lei abituata a frequentare certi ambienti è abbastanza disagiante non far parte più di quella cerchia di aristocratici che avrebbe dovuto frequentare se il padre non avesse sperperato l'intero patrimonio.

Ha un'unica consolazione: Charles, il suo primo amore. E' certa che lui sia la persona in grado di realizzare il suo sogno d'amore, ma capirà abbastanza in fretta che i sogni sono destinati a infrangersi per le persone come lei soprattutto uno zio libertino e dissoluto come Lord Baxton ci mette lo zampino.

Allora, cominciamo subito col dire che se Charles fosse stato il protagonista maschile la storia non mi sarebbe piaciuta così tanto e non sto esagerando. Non sono riuscita ad apprezzarlo fin dalla sua prima apparizione e speravo che Valèrie aprisse gli occhi, cosa che per fortuna è successa. Tuttavia non riuscivo a capire come invece si potesse arrivare a una storia tra lei e Lord Baxton perchè nemmeno lui mi ha fatto una bella impressione. Temevo in qualcosa di troppo forzato o immediato, ma non è successo nulla di tutto questo.

Raffaella è riuscita spaientemente a intrecciare una trama perfetta capovolgendo ogni cosa e mettendo tutto in discussione. Non ho modificato la mia idea su Charles anche se in un certo senso sono arrivata a capirlo, ma ho cambiato totalmente opinione su Lord Baxton.

Quest'uomo è il classico esempio di come l'apparenza inganni e da lettrice ci sono cascata anch'io o almeno l'ho fatto fino a un certo punto in cui era evidente qualcos altro che viene poi spiegato ampiamente.

Ebbene sì, il protagonista maschile alla fine mi ha conquistata e devo dire che è risultato migliori di tante persone che invece si mostrano perfette e poi non lo sono per niente. Non posso rivelare troppe cose su di lui, penso sia giusto che si gusti la lettura con calma per scoprire ogni cosa, ma sicuramente c'è da dire che è un personaggio che non lascia indifferenti.

Discorso diverso per Valèrie. Lei mi è piaciuta subito, rappresenta la protagonista  determinata e forte che si rimbocca sempre le maniche anche quando la vita le dà l'ennesimo benservito. In questo periodo storico non è semplice essere donna, ci sono tantissime di quelle limitazioni che ringrazio sempre tanto per i progressi che sono stati fatti e ho adorato il suo spirito combattivo. Avrebbe potuto abbattersi tante volte, accettare in modo remissivo tutto ciò che le capitava, ma i momenti di sconforto passavano velocemente perchè lei è una di quelle che non si arrende ed è una caratteristica che ho apprezzato tanto.

Tra segreti e verità nascoste, la storia prosegue sul binario dell'amore che è quello più importante, ma mette in mostra anche tematiche importanti come per esempio l'affetto della propria famiglia, la differenza di ceti sociali, la difficoltà ad essere accettati in un mondo in cui il buon nome vale tutto e soprattutto l'incapacità di guardare oltre le apparenze quando invece conoscere meglio qualcuno prima di giudicarlo sarebbe cosa buona e giusta.

Non c'è niente di troppo, nulla di poco, è tutto perfetto e quando ho concluso la lettura con un bellissimo epilogo finale - anche questo non privo di colpi di scena perchè l'autrice ha fatto le cose in grande fino alla fine - mi sono sentita arricchita, serena e contenta di aver intrapreso questo viaggio che mi ha trasportato in ambientazioni che amo sempre tantissimo e mi ha permesso di scoprire due protagonisti che non dimenticherò tanto facilmente.

Valutazione 4/5