Oggi vi parlo di un libro che farà felici tutte le lettrici appassionate di storici come me.
Ringrazio la Piemme per la copia omaggio.
Trama
Inghilterra, 1573: in un mondo già illuminato dalla luce del Rinascimento, ma in cui ancora si dà la caccia alle streghe, la piccola Rose è figlia di una madre accusata di stregoneria, e per lei la vita sembra avere in serbo solo povertà e amarezza. Finché non avviene qualcosa che cambierà per sempre il suo destino: approda, come domestica, nel grande castello dei conti di Pembroke, regno della contessa Mary Sidney Herbert. Mary è una nobildonna, ma non una qualsiasi: amica della regina, mentore di un giovane poeta sconosciuto chiamato William Shakespeare, grande appassionata di letteratura e, cosa inaudita per i tempi, di scienza, Mary ha un segreto. Un vero e proprio laboratorio di alchimia, allestito nel suo palazzo, dove trascorre ore di studio ed esperimenti. E quando Rose si affaccia nella sua vita, Mary - che da tempo desidera una figlia che non arriva - la istruirà, insegnandole l'amore per lo studio.La trama mi ha incuriosita subito non appena l'ho letta e non appena ho avuto il libro tra le mani mi ci sono immersa ritrovandomi alla fine quasi senza rendermene conto.
La loro amicizia, cementata dall'interesse proibito per la scienza, diventerà la cosa più importante: il modo per salvarsi dall'oscurità dei tempi, e lasciare la loro traccia nella Storia.
La scrittura scorre fluida e ti porta a fine Seicento con una facilità sorprendente. Conosciamo due giovani donne Mary e Rose le cui vite si intrecciano in maniera indelebile.
Rose è una ragazzina che non si sente ben compresa, ma le cose cambiano quando va a lavorare per una nobildonna con cui riesce a sentirsi se stessa disegnando e sfruttando la sua abilità nel riconoscere fiori e pianti. Anche sua madre ha lo stesso dono e soltanto quando la donna nuore e lei deve tornare a casa si rende conto di quanto in comune abbia con quella donna che l'ama più di se stessa.
Non vuole credere alle accuse di stregoria che pendono sulla sua testa, eppure ci saranno risvolte nella sua vita che la porteranno a capire quanto magia e pettegolezzi infondati possano sul serio nuocere a qualcuno.
Mary è la contessa che assumerà Rose nella stessa casa che credeva di non vedere più e dapprima le due donne non saranno felici l'una dell'altra, ma ben presto cominciano a capirsi, a comprendersi e a unire i loro talenti fino a diventare importanti ed essenziali a vicenda.
La storia si divide in due punti di vista e per quanto siano molto diverse non solo per estradizione sociale, ma anche per carattere le due protagoniste mi sono piaciute molto.
Rose inizialmente sembra rassegnata al suo futuro senza molti scopi, successivamente acquista una consapevolezza su se stessa che la fa maturare soprattutto quando scopre molte cose che riguardano il suo passato e alla fine riuscirà a vincere i pregiudizi e la povertà svolgendo e vivendo come più le piace.
Anche Mary compie un bellissimo percorso di crescita, quando la conosciamo è ancora una ragazzina con sogni e illusioni e dovrà scontare sulla sua pelle molte delusioni prima di raggiungere quella felicità da sempre desiderata. E' stata molto sfortunata, la vita sembrava essersi accanita su di lei, ma ne è uscita a testa alta realizzando i suoi sogni e scoprendone degli altri importanti e degni di essere ricordati.
Una lettura che mi ha sorpreso in positivo, che parla di un argomento importante e che mette in luce aspetti importanti del nostro passato quando l'ignoranza poteva causare vera sofferenza perchè spesso abbiamo paura di quello che non conosciamo. Non ci sforziamo di capire, preferiamo scappare o accusare oppure, nella peggiore delle ipotesi, pensare male di quella persona, quando invece sarebbe giusto andare oltre le apparenze e ascoltare le sue ragioni.
A causa della paura Rose ha vissuto lontana da sua mamma e stava lei stessa per avere una fine poco dignitosa, ma per fortuna c'è anche la persona che sa ascoltare, che sa riconoscere la verità e che può cambiare le cose, per fortuna c'è ancora speranza e questo non lo dobbiamo mai dimenticare.
Valutazione 4/5
Non conoscevo questo libro ma l'argomento è molto interessante anche perché all'epoca le donne venivano ritenute sostanzialmente incapaci di fare qualsiasi cosa... Figuriamoci le alchimiste. Tra l'altro la figura dell'alchimista mi ha sempre affascinata molto Bellissima recensione come sempre ❤️
RispondiEliminaHai ragione, purtroppo la figura della donna era pressochè inutile prima e qui invece ne vediamo addirittura due fare qualcosa di grande e di bello. Felice di averti incuriosita e grazie sempre Enirca
EliminaDavvero molto curiosa! Trama interessante, non leggo uno storico da un po' e mi piacciono le protagoniste che sfidano le chiusure delle società dell'epoca.
RispondiEliminaQuesta storia è particolare, affronta tematiche diverse dalle solite però è scritto bene e arrivi alla fine senza rendertene conto
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