Review Party. Recensione: Avevi detto che era per sempre di Trish Doller

Ciao a tutti amici lettori.
Oggi vi parl di un libro uscito la fine del mese scorso, una storia che mi aveva subito colpito dal piccolo estratto scovato in un segnalibro.

Ringrazio la Sperling per la copia omaggio.

Trama

Ben era il grande amore di Anna, con il quale la ragazza voleva passare il resto della vita. Ma il destino aveva altri progetti e ora, dieci mesi dopo la tragica morte di Ben, con il cuore spezzato Anna deve capire come andare avanti senza di lui. Quando un promemoria sul cellulare le ricorda il viaggio in barca a vela ai Caraibi pianificato insieme, decide d'impulso di intraprenderlo da sola. Spera sia un modo per poter dire addio a Ben e al tempo stesso ritrovare la strada per tornare a vivere.
Presto, però, si rende conto che ha bisogno di aiuto, poiché la vela era in realtà la passione del suo fidanzato: era sempre lui a occuparsi di tutto durante le loro brevi traversate, lei era il suo secondo ma non ha mai neanche buttato l'ancora. Così assume Keane, un marinaio professionista irlandese. Proprio come Anna, Keane lotta con un futuro molto diverso da quello che aveva programmato.
Tra condizioni climatiche avverse e isole mozzafiato, i loro sentimenti e l'attrazione reciproca cominceranno a emergere, e i due compagni di viaggio si domanderanno se sia possibile, e soprattutto giusto, dopo tanto dolore essere di nuovo felici.

La cover mi piace molto, è molto suggestiva ed esprime perfettamente il significato della storia perché si svolge unicamente in barca ed è stata una bella novità.

Ammetto che dal titolo e dalla trama mi ero preparata a una storia struggente e anche triste, ma in realtà non lo è stato per niente sebbene si parli comunque di argomenti importanti e della fase di lutto che attraversa la nostra protagonista.

Le circostanze della morte di Ben sono abbastanza delicate e secondo me anche poco approfondite come se l'autrice volesse puntare l'attenzione soltanto su Anna e sulla sua rinascita.

La nostra protagonista si sente svuotata dopo la scomparsa dell'uomo con cui voleva passare la sua vita e seguendo l'istinto decide di intraprendere quel viaggio che avrebbero dovuto fare insieme per cercare di stare meglio.

Non ci metterà molto tempo a capire che viaggiare da sola è impensabile e decide di assumere qualcuno.

E' a quel punto che arriva Keane, lui se ne intende moltissimo di navigazione e in sua presenza comincia a sentirsi più sicura, più motivata a concludere quel viaggio che si rivela il modo migliore per ritrovare se stessa.

Una lettura semplice, a tratti un pò lenta, ma atta a spiegare il cambiamento che può affrontare una persona dopo una perdita così importante. E' giusto essere arrabbiati con chi è andato via? E' giusto provare rancore, rabbia e disperazione insieme?

Anna se lo chiede ogni giorno e io penso che ognuno debba reagire come meglio crede alla scomparsa di una persona cara, non c'è una guida da seguire, uno schema preciso identico per tutti così come sentirsi finalmente bene dopo. Sembra banale dirlo, ma il tempo è la medicina migliore, soltanto il tempo può aiutare a farci vedere le cose da una prospettiva diversa, solo il tempo è in grado di sanare ferite, rimarginare tagli che credevamo profondi e che invece si sanano alla luce di un nuovo giorno.

Se inizialmente sembra che Anna abbia preso una scelta sbagliata come le ripete sua madre, in realtà questo viaggio era la cosa migliore che potesse capitarle per prendere in mano la sua vita e darle finalmente una svolta. Mi è piaciuto molto come lentamente e con caparbietà sia riuscita a voltare pagina, non è stato un percorso facile e più volte sembrava volesse mollare, ma poi ha raggiunto il suo traguardo personale e mi sono sentita molto fiera di lei.

E' sicuramente un personaggio che dona speranza, realistico e genuino perchè si mostra con le sue debolezze senza nasconderle.

Discorso diverso per Keane. Lui è decisamente perfetto, troppo a volte. Capita al momento giusto, c'è sempre quando lei ne ha bisogno e sembra immaginare cosa desideri ancora prima che apra bocca, la persona perfetta che tutti vorremmo avere e confesso che tanta perfezione mi ha fatto un po' storcere il naso. Possibile che quest'uomo non commetta mai sbagli?

Non abbiamo il suo punto di vista perché la storia è interamente raccontata da Anna quindi magari nella sua testa qualche errorino l'ha fatto e questo, ve lo dico, mi renderebbe più tranquilla perchè tanta perfezione stona parecchio nella vita reale e se bilanciamo i due protagonisti e vediamo Anna così vera, mi sembra un po' inverosibile.

Opinione mia ovviamente. Keane è sicuramente un personaggio positivo, quello di cui Anna aveva bisogno in quel particolare momento della sua vita. E' stato soprattutto grazie alla sua presenza se lei è riuscita a superare le sue paure, è grazie al suo esempio se è diventata una persona più consapevole e la loro storia è davvero tanto dolce.

Ho apprezzato che il loro legame si sviluppa lentamente altrimenti sarebbe stato alquanto surerale e avrebbe rovinato ogni cosa, mi è piaciuto come sia stato facile immedesinarsi con loro nel vivere su una barca. E' chiaro, anche dalle note finali, che l'autrice si sia documentata senza però annoiare il lettore con termini troppo tecnici però ha trasmesso la passione e la bellezza di essere in quei luoghi magnifici che visitano. La descrizione di questi particolari è molto accurata e sicuramente farà piacere a chi ama viaggiare o chi vorrebbe farlo.

Valutazione 4/5