lunedì 26 giugno 2023

Review Party. Recensione: Davenport di Krystal Marquis

Buon lunedì amici lettori.
Dopo un inverno lunghissimo, sembra che il caldo sia improvvisamente arrivato con una potenza che definirei troppo forte e spero che non ci sia il caldo afoso dell'anno scorso, ma siamo appena agli inizi pensiamo positivo.
Iniziamo la settimana con una lettura che è stata molto, molto carina.


Ringrazio Mondadori per la copia omaggio.


Trama
Chicago, 1910: i Davenport sono una delle pochissime famiglie nere a godere di un'immensa ricchezza e di uno status sociale elevato. Una fortuna creata con coraggio e intraprendenza dal capostipite William, un ex schiavo che anni prima è fuggito al Nord e ha finito col fondare la Davenport Carriage Company determinando per sé e i suoi figli un destino ricco di opportunità. Immerse in un mondo sfavillante fatto di palazzi imponenti, vestiti magnifici, balli sfarzosi e pregiudizi duri a morire, le giovani della famiglia sono alla ostinata ricerca della propria strada. C'è Olivia, la sorella maggiore, pronta a compiere il suo dovere sposando un uomo perbene e che tutto si aspetta tranne che un incontro imprevisto faccia vacillare le sue certezze. C'è Helen, la minore, più interessata a riparare automobili che a innamorarsi e mettere su famiglia. Poi, accanto a loro, c'è Amy-Rose, l'amica d'infanzia delle due ragazze e ora diventata la loro cameriera personale, che sogna di aprire un'attività in proprio e di sposare l'uomo di cui è innamorata da sempre. Infine Ruby, la migliore amica di Olivia, spinta dalla famiglia a conquistare il cuore di un ragazzo proprio mentre qualcun altro sta già iniziando a conquistare il suo. Ispirata dalla vera storia di C.R. Patterson, Marquis punta il riflettore su un periodo spesso trascurato della storia afroamericana. Con una scrittura fresca e vivace, tratteggia l'esistenza piena di sogni, sfide ed emozioni di quattro giovani donne appassionate e coraggiose, determinate a prendere il controllo della propria vita per diventare protagoniste della loro storia (anche d'amore).
Ho iniziato questa lettura incuriosita tantissimo dalla trama così particolare e soprattutto ero curiosa perchè ispirata a una storia vera e penso sia sempre bello conoscere il nostro vissuto, in particolare personaggi realmente esistiti.
Dalle note finali vediamo come l'autrice abbia preso spunto da qualcosa di realmente accaduto per creare qualcosa di pertinente e anche giusto per quel periodo storico e per i personaggi.
Ci sono vari punti di vista, conosciamo vari personaggi e confesso che a me questa cosa non fa impazzire. Mi piace soffermarmi su un paio per volta con il cosiddetto classivo pov alternato che ormai reputo bellissimo e funzionale, quando cominciano ad esserci più persone diventa confusionario e non nego che all'inizio facevo fatica a capire chi parlasse per indentificarla alla persona che doveva raccontare la sua storia.
Tuttavia dopo è diventato più semplice e man mano mi sono appassionata alla storia di tutti.


Tutto ruota attorno a una famiglia: i Davenport. Una famiglia nera e molto ricca e per quei tempi si poteva dire che era una vera e propria eccezione. Siamo agli inizi del 1900 e i pregiudizi sono ancora tantissimi, tuttavia piccole cose stanno cambiando e altre ancora succederanno.
E' stato molto interessante vedere questa storia da un punto di vista diverso e osservare come l'opinione degli altri potesse mutare soltanto a sentire un nome importante che incute rispetto, ma anche timore.
Olivia è la figlia maggiore, quella su cui sono puntate tutte le aspettative. Deve sposare un uomo rispettabile e fare in modo che il buon nome della famiglia continui ad ecellere e lei accetta di farlo convinta che il suo futuro sia solo quello che le hanno imposto, tuttavia un incontro imprevisto metterà in discussione ogni sua convinzione.
Grazie a una persona comune, a un avvocato, riuscirà a vedere quanto il suo essere privilegiata sia a volte negativo. Lui la porterà a vedere quanto può fare per aiutare il prossimo, la spingerà a trovare quella felicità che stava cercando riuscendo a trasformarla in una persona diversa, esattamente quella che doveva diventare. Mi è piaciuto tantissimo l'evoluzione di questo personaggio che scopre se stessa e si mette contro tutti per riuscire a realizzare i suoi sogni.
Helen è invece la sorella minore, non è interessata all'amore eppure sarà proprio lui a cercarla e metterà la povera ragazza di fronte a un dramma esistenziale. Fare la cosa giusta o seguire il suo cuore? Differente dalla sorella, questa ragazza ha manifestato una forza d'animo non indifferente e io adoro le protagoniste così, anche la sua scelta finale che non appare per nulla scontata.
Ruby è invece la loro amica di famiglia. Lei è forse quella meno decisa tra loro perché vuole soltanto rendere fieri i suoi genitori e per questo si lancia in una strada che non le appartiene, sbaglia e commette errori soltanto perchè non vuole deludere due persone che per lei contano tanto. Tuttavia il suo cambio di carreggiata, la sua presa di posizione hanno messo in luce una grinta bellissima e direi che era ora, avevo paura che i suoi sotterfugi si protraessero troppo a lungo, invece poi è riuscita a prendersi ciò che voleva e l'ha fatto con un gesto degno di nota.
Infine abbiamo Amy Rose. Lei non è solo la cameriera delle signorine Davenport, ma anche una cara amica. Amy Rose sogna di aprire un negozio tutto suo, ma gli ostacoli sono tanti soprattutto quando si innamora di qualcuno che è al di sopra delle sue possibilità e se per attimo credeva di aver trovato la favola, si ritrova poi a capire che nella vita nulla è regalato e tutto si deve guadagnare.
Non svelerò i personaggi maschili delle ragazze perchè rischierei di fare spoiler ma quello di Amy Rose è senza dubbio la persona che mi ha fatto più volte alzare gli occhi al cielo non perchè sia una cattiva persona, ma per la sua immaturità. Di certo non è ancora pronto per un passo così grande come stare accanto a una ragazza semplice con un bagaglio alle spalle piuttosto grosso, ma forse la fine ci mostra qualcoa di diverso.
Forse perchè il finale si conclude con uno che di solito non apprezzo particolarmnete, uno di quei finali aperti che lasciano intendere cosa accadrà senza in realtà descriverlo e questo penso sia una pecca personale che mi ha un po' infastidito. L'autrice però ci ha portato sulla strada giusta facendoci riflettere su quello che accadrà ed ecco se penso che andrà tutto in questo modo, allora mi fa piacere e anche molto. 
E' una storia che ci fa molto riflettere sui ceti sociali, sulla difficoltà ad essere donna in un mondo dove questa figura non era trattata affatto bene. Ci mostra la paura di deludere le aspettative, il giudizio del prossimo e la fatica ad integrarsi in una società dove l'apparenza era fondamentale.
Quattro donne diverse le cui storie però si intrecciano in un susseguirsi di momenti intensi ed emozionanti. Una lettura che devo dire sono riuscita a finire in breve tempo grazie anche a uno stile scorrevole e attento ai dettagli, la consiglio a coloro che apprezzano le storie di famiglie e quelle ambientate nel passato.

Valutazione 4/5

                                 

                                                     

2 commenti:

  1. Eh già finalmente il caldo comincia a farsi sentire.
    Scusa ma io ho sempre freddo e per me questa è la stagione più bella dell'anno per via appunto delle temperature.

    Il libro che ci consigli oggi mi sembra molto bello, li terrò in considerazione.

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    Risposte
    1. Ti posso comprendere, poi finché non diventa afoso il caldo non è brutto.
      Il libro è molto carino dopo lo shock iniziale dei vari pov e sono curiosa di un prossimo seguito

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