lunedì 19 giugno 2023

Review Party. Recensioni: I viaggiatori del binario 5 di Clare Pooley

Buon lunedì amici lettori.
Oggi vi parlo di un libro corale.


Ringrazio Mondadori per la copia omaggio.


Trama
Ogni giorno alle 8.05 Iona Iverson prende il treno per andare al lavoro e percorre dieci fermate, da Hampton Court alla stazione di Waterloo, accompagnata dal suo cane, Lulu. Ogni giorno vede le stesse persone, su cui fa ipotesi e che conosce solo per i soprannomi che lei stessa gli ha affibbiato. Naturalmente, non parlano tra loro. Da pendolare esperta, infatti, Iona sa che sul treno ci sono regole precise che tutti dovrebbero seguire: - Avere un lavoro a cui recarsi. - Non consumare cibo caldo. - Essere pronti a ogni evenienza. - Non parlare mai con gli sconosciuti. Ma una mattina uno dei passeggeri, che Iona ha soprannominato "Chic ma Sessista", rischia di strozzarsi con un acino d'uva proprio davanti a lei. Sarebbe morto se non fosse stato per il tempestivo intervento di "Sospettosamente Simpatico", ossia Sanjay, un infermiere che gli pratica la manovra di Heimlich. Questo singolo evento dà il via a una reazione a catena, e un gruppo di persone che non hanno quasi nulla in comune se non i loro spostamenti quotidiani scopre che un incontro casuale può trasformarsi in molto di più e che parlare con gli sconosciuti può insegnarci qualcosa sul mondo che ci circonda e su noi stessi. Ma quando la vita di Iona inizierà a crollare, i suoi nuovi amici saranno presenti nel momento del bisogno?
Attirata da trama e cover, ho pensato che potesse essere una lettura carina e infatti è stata molto rilassante.
E' una storia corale quindi non abbiamo due protagonisti, ma vari e la cosa all'inizio mi ha creato qualche difficoltà perchè sono tanti i nomi da ricordare e a volte si passa dall'uno all'altro senza un segnale di distinzione, tuttavia man mano la lettura diventa più godibile e ho cominciato ad affezionarsi ad ognuno di loro. Se devo essere sincera non ho molto apprezzato lo stile narrativo che ho trovato confusionario, ma la storia è molto carina e offre molti spunti di riflessione perchè conoscere queste persone è un po' come andare a scandagliare vari personaggi conoscendo pregi e difetti.
Sono persone diverse, ognuno prese dalla vita di tutti i giorni che condividono questi momenti insieme prima di cominciare la giornata lavorativa che tendenzialmente non parlano tra loro seppur conoscendosi di vista fino a quando non accade qualcosa di insolito.
Un uomo sta per strozzarsi e l'intervento di soccorso crea un modo per far interagire tra loro queste persone che diventano improvvisamente più che conoscenti.
Inizialmente li conosciamo attraverso i soprannomi che ha dato Iona, una delle protagoniste, e poi man mano scopriamo le loro storie, le loro vite comprensive di gioie e dolori e man mano anche loro cominciano a dare un significato diverso a quel binario, a quel treno e a quel momento condiviso in treno.

                                     
Una storia che ho trovato molto realistica perché io prendo autobus e metropolitana tutti i giorni per spostarmi, per andare al lavoro e quando gli orari coincidono si incontrano spesso le stesse persone con le quali è inevitabile instaurare un rapporto di continuità che crea una connessione.
Mi è capitato molte volte e devo dire che spesso si fanno incontri interessanti con persone di svariate età con cui è un piacere conversare e con cui è piacevole intavolare una conversazione magari nata dal niente che poi porta a tanti. Credo, anzi che parlare con uno sconosciuto a volte sia liberatorio perchè ti permette di poter chiacchiere senza sentirti giudicato perché l'altra persona non ti conosce e non ti può rimproverare ma imparare soltanto a conoscerti tramite le parole.
E' molto bello il rapporto che si crea man mano tra queste persone che da semplici conoscenti diventano amici. 
Grazie a piccoli consigli, all'ascolto diretto molte persone cambiano atteggiamento verso la vita, riescono a riprendere in mano le redini e comprendono quanto sia giusto e corretto scegliere una certa strada anziché un'altra.
E' una di quelle storie che ci fa pensare quanto a volte abbiamo bisogno di un consiglio esterno, di una piccola spinta per capire cosa vogliamo davvero perchè a volte siamo così concentrati a inseguire la strada più facile, magari già preimpostata che è difficile invece tornare indietro e renderci conto che quella più difficile è anche la migliore per noi.
Mi è piaciuto tantissimo il messaggio che questa lettura ha lanciato riuscendo con poco a portare a molti spunti di riflessione, a pensare a qualcosa che apparentemente sembra banale, ma che invece dovremmo fare tutti perchè imparare ad essere felici facendo ciò che ci piace o non qualcosa per ingannare il tempo è davvero importante e ci aiuta a diventare sicuramente più felici acquistando una serenità interiore che ci fa vivere meglio ogni cosa.

Valutazione 3/5

                                    

                                               

2 commenti:

  1. Ciao Susy! Mi piace molto la trama di questo romanzo e che l'ambientazione sia un treno di pendolari. Finirà sicuramente tra le prossime letture!

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