Sono tornata per parlarvi di un libro che fa molto riflettere.
Ringrazio Garzanti per la copia omaggio.
Trama
Ci sono moltissime persone che usano il treno tutti i giorni: chi per andare al lavoro, chi per correre a scuola, chi per necessità. Salgono sui convogli sferraglianti per semplice abitudine, senza alcuna aspettativa. In Giappone, però, c'è un treno speciale. Chi è abbastanza fortunato da salire sul vagone giusto può incontrare la signora Tokie, mano nella mano con la nipote Ami. Lei ha un dono: le basta capire da dove è partita e quale bagaglio porti con sé la persona che ha davanti, per darle il consiglio giusto e cambiare qualcosa nella sua vita e in quella di tanti passeggeri che si sentono persi. Come Shōko, che è stata abbandonata all'altare dal promesso sposo e ora non sa quale direzione prendere. Oppure Misa, che non riesce a ribattere alle dure parole del fidanzato che sminuisce sempre i suoi meriti. O ancora il giovane studente Keiichi, che si rifugia nella musica per sfuggire alla timidezza, soprattutto nei confronti delle ragazze. Tokie riesce a vedere il desiderio di ciascuno e consigliare loro una fermata diversa dal solito. Perché alle volte bisogna uscire dai binari per ritrovare la strada giusta.
E' un libro non troppo lungo che si legge benissimo perchè è suddiviso in una sorta di racconti, storie diverse che hanno lo stesso filo conduttore: il treno.
Personalmente non mi dispiace viaggiare in treno, uso spesso i pulman e la metropolitana per spostarmi e spesso si incontrano persone particolare, bizzarre, strane, diverse, ma anche persone che ti strappano qualche sorriso, che ti fanno parlare ancor prima che te ne rendi conto.
Come puoi parlare a un estraneo?
Proprio perchè è un estraneo non ti giudicherà, ma dirà apertamente ciò che ne pensa della situazione, parlare a un estraneo vuol dire poi non vederlo più anche se poi ricorderai sempre le sue parole.
Proprio perchè è un estraneo non ti giudicherà, ma dirà apertamente ciò che ne pensa della situazione, parlare a un estraneo vuol dire poi non vederlo più anche se poi ricorderai sempre le sue parole.
Mi è capitato e penso sia una cosa bellissima essere capita, compresa da una persona che non conosci.
A volte infatti è proprio la persona più distante a a te, che non si lascia influenzare da ciò che dicono gli altri che ci spinge ad aprirci, a parlare con il cuore.
Penso che l'idea di questo libro è bellissima perchè corrisponde alla realtà, a ciò che potrebbe succedere tutti i giorni perchè davvero si incontrano persone che possono cambiarti il corso della giornata o darti dei consigli disinteressati che modificano il modo di vedere le cose e addirittura risolvere un problema che credevi insormontabile.
Mi sono piaciute molte le varie storie. Persone diverse con situazioni differenti che si uniscono sullo stesso treno a volte senza conoscersi, ma aituandosi l'un l'altra in maniera quasi naturale.
Spesso si trova aiuto più da chi non conosciamo che da chi ci conosce da tutta una vita, è una cosa brutta da dire ma purtroppo è realistica e proprio per questo ho trovato la descrizione di certe situazioni molto attinenti alla realtà.
Tra le varie storie quella che mi ha colpita di più è stata quella di Tokie e sua nipote Ami perché ci fa pensare a quanto la vita possa essere strana, imprevedibile e come bisogna pensare alle piccole cose che ci rendono felici per poter essere in pace con noi stessi e anche con tutti gli altri,
E' una lettura che profuma di sapore orientale e come spesso mi accade con questo genere di letture non mi ha totalmente coinvolta, ma questo è un problema mio, penso però che l'idea di base sia molto bella e che sia stata sfruttata molto bene.
La fermata dei desideri è un titolo perfetto per questa storia che insegna tanto, fa riflettere e ci ricorda quanto sia importante interagire con gli altri e compiere una buona azione che potrebbe essere anche un sorriso.
Valutazione 3/5
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