mercoledì 27 novembre 2024

Recensione: La biblioteca dei libri dimenticati di Nicola Pesce

Ciao a tutti amici lettori.
Oggi vi parlo di un libro davvero particolare.

Ringrazio Mondadori per la copia omaggio.


Trama
Leda è una giovane donna che vuole scappare da un remoto paese di provincia per liberarsi dalle insicurezze e dai traumi che la sua famiglia le ha inflitto. Per farlo decide che l'unico modo è quello di provare a realizzare il suo sogno: aprire una piccola libreria a Venezia. Nel frattempo, un gattino nero di nome Erinni si trova sbattuto fuori dall'appartamento dove era nato e deve cominciare la sua esistenza da randagio per le calli veneziane. Spaesati e soli, Leda ed Erinni sembrano ineluttabilmente destinati a incontrarsi. La piccola libreria, però, non è come le altre, è un luogo protetto, incantato. Infatti un giorno, abbattendo un muro di mattoni, Leda scopre che nel locale è nascosta una biblioteca molto antica e particolare. I suoi scaffali ospitano i libri dimenticati, quelli perduti e gli "pseudobiblion". Sono le opere che i grandi scrittori e le grandi scrittrici del passato hanno anche solo sognato ma non hanno mai scritto: come il seguito delle Anime morte di Gogol, il secondo libro della Poetica di Aristotele o le Odi perdute di Baudelaire. Tuttavia, la libreria non nasconde soltanto questi volumi unici e preziosi. Una sera, infatti, Leda scopre che la stanza segreta è anche un portale che le permette, notte dopo notte, di fare incontri straordinari: di passeggiare con Fëdor Dostoevskij nelle vie innevate della San Pietroburgo dell'epoca o con Giacomo Leopardi tra le stradine arroccate della Recanati di inizio Ottocento. Proprio come avrebbero fatto i loro libri, questi grandi scrittori, attraverso dialoghi profondi e toccanti, guidano Leda verso una nuova comprensione di sé, dell'amore e del senso della vita.
Ormai quando ci sono i libri sui gatti sono sempre irrimediabilmente attirata e ammetto che è stata prima la carinissima cover di questo libro a stuzzicare la mia curiosità.
Poi leggendo la trama mi sono convinta che potesse essere nelle mie corde ed è stato così.
Leda è una protagonista che mi è stata subito simpatica.
Lei è un sogno che credo abbiamo tutte noi grandi lettrici: aprire una libreria. Non decide di aprirla nel luogo in cui è nata e cresciuta, ma a Venezia e sebbene appaia come un sogno lontano, che non si potrà mai realizzare perchè a volte si dicono delle cose senza però portarle a termine ecco che le arriva la grande occasioni in una maniera insolita, incontrando un personaggio che si rivela l'unico in grado di farle compiere il grande passo.

                          
Nel contempo conosciamo Erinni un gattino nero la cui vita sarà destinata a intrecciarsi a quella di Lena molto prima di ciò che credevano.
Ma se pensate che sia tutto qui, vi sbagliate di grosso perchè c'è dell'altro ed è qualcosa che mi ha fatto invidiare tantissimo Leda. Sì, perchè lei riesce a trovare un portale che la fa lasciare la sua biblioteca per raggiungere i più grandi scrittori e conversare con loro.
Leopardi, Dostoevskij sono solo due dei personaggi che lei riesce a vedere in carne e ossa scambiandoci qualche parola e si trovano sempre nei luoghi conosciuti non in quello di Lena.
Magia? Suggestione? Realtà o fantasia?
Io credo che la risposta a queste domande non sia una sola perchè dipende da tanti punti di vista.
A chi non piacerebbe incontrare gli autori più famosi e carpire il segreto della loro bravura o semplicemente conversarci amabilmente come fossimo vecchi amici o più praticamente soltanto vederli perchè alcuni nomi hanno fatto la storia e sarebbe davvero interessante conoscerli presonalmente.
Penso che l'autore sia stato bravo a tracciare una storia apparentemente non originale per dare via a qualcosa invece di molto nuovo, qualcosa che ha reso la lettura importante e che spinge a riflettere su quanto sia importante la lettura e come possiamo utilizzare questa potenza a nostro vantaggio.
Una lettura molto particolare, poetica in alcuni casi, ma sicuramente interessante.
Per mio parere personale non sempre ho trovato la scrittura scorrevole e fluida e spesso la mia attenzione non era focalizzata sulla trama, ma di certo è una lettura che insegna tanto.

Valutazione 3/5

                                 

                                            

  

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