giovedì 10 ottobre 2019

Recensione: Castelli di sabbia di Alice e Claude Askew

Ciao a tutti amici lettori.
La settimana sta volgendo al termine, ma le attività del blog non si fermano per niente. Oggi infatti voglio parlarvi di una storia forse poco conosciuta, ma davvero interessante per chi adora il regency come me.

Ringrazio Scrittura & Scritture per la copia omaggio.

Trama
Maggie Carvel trascorre un'esistenza tranquilla nel villaggio inglese di Sandstone con l'amico del cuore Howard, fino a quando non capita per caso nella sua vita Pierce Maloney, un irruente e affascinante gentiluomo irlandese. Ha così inizio un sogno di felicità: l'amore passionale di Pierce, i suoi modi raffinati, porteranno la giovane donna inglese in Irlanda. Nell'isola di smeraldo, selvaggia e conturbante, Maggie vivrà tra le mure di un grande castello. Conoscerà la vera indole irlandese ma anche i segreti della famiglia Maloney, incontrando ostacoli e pregiudizi che metteranno a dura prova il suo carattere e la sua crescita come donna.


Devo dire che questa trama mi ha incuriosita soprattutto perché, tra le note finali, c'era scritto che questo libro era nello stile di Jane Austen e quando zia Jane chiama è impossibile restare fermi all'appello.

Maggie è la protagonista indiscussa del libro, una ragazza che ha saputo sorpendermi e che mi è piaciuta sempre più man mano che proseguivo la storia. Inizialmente appare come una ragazzina frivola, immatura e innamorata della vita, poidiventerà lentamente una donna matura, saggia e consapevole che la vita è anche sacrificio.

Il suo percorso di crescita è molto bello e ci porta a pensare che a volte, proprio con l'esperienza si impara a migliorare.
Infatuata del suo vecchio amico Howard è convinta di cominciare con lui una nuova vita, ma quando Howard non si dichiara e parte lasciandola da sola lei si sente a pezzi.
Ha il terrore che adesso chiunque sparlerà di questa situazione perchè convinti che il fidanzamento fosse annunciato, per una ragazza della sua età in quel determinato periodo storico non è certo facile. Ecco perchè, quando sulla scena appare Pierce, lei si lascia abbagliare dai suoi modi gentili, dal suo corteggiamento serrato e da tutti quei piccoli gesti d'amore che nessuno le ha mai riservato. Accetta di sposarlo subito nonostante lo conosca appena e parte per l'Irlanda piena di speranze e di gioia di vivere.
Un comportamento affrettato in effetti, ma se ci mettiamo nei panni di Maggie rimasta sola senza genitori ma solo una vecchia zia possiamo anche comprenderla. Le donne a quei tempi necessitavano, per essere davvero complete, di un marito che si prendesse cura di loro e di una famiglia e Pierce è capitato proprio nel momento giusto. Non ha faticato molto per conquistarla perchè Maggie ha desiderato l'amore e la felicità così tanto che quando se l'è vista arrivare avanti non ha esitato un solo istante ad afferrarla. Si sente tradita da Howard e non vuole commettere l'errore due volte chiudendo la porta in faccia alla felicità soprattutto perché Pierce è tanto buono  e profondamento innamorato.
Quello che però Maggie non si aspettava era di trovarsi in una situazione più grande di lei incapace di affrontarla come vorrebbe. Pierce sì, la ama molto, ma da offrirle ha solo quello perchè tutto il resto è solo un enorme e gigante castello di sabbia e lei dovrà rimboccare le maniche per far funzionare quel matrimonio cominciato già con qualche omissione grave.



Il titolo di questa storia l'ho trovato più che pertinente, spesso l'impulsività non è una caratteristica da sottovalutare perché a volte proprio senza pensarci troppo ci troviamo in situazioni difficili da sopportare. La nostra Maggie si troverà prima avvilita e senza possibilità di rivalsa, ma lentamente capirà che questa sua vita può ancora modellarla per renderla accettabile e infine davvero appagante.
Se all'inizio scuotevo la testa per l'ingenuità di questa ragazza che si è lanciata a capofitto in una storia così veloce, dall'altro sono rimasta piacevolmente impressionata dalla sua rivalsa, dal modo in cui ha preso in mano la situazione volgendo tutto a suo vantaggio. Non ha perso la sua allegria, nè è diventata una persona diversa, ma attraverso le sue doti gentili ha saputo fare in modo che il suo matrimonio funzionasse a ha imparato a voler bene a quell'uomo che in realtà non è per niente cattivo, ma soltanto perennemente con la testa sulle nuvole.
E Howard?
Se nella trama è nominato, un lettore immagina che torni prima o poi giusto? Almeno io l'ho pensato e infatti comparirà molto dopo nella vita di Maggie pensando di rimettere le cose a posto, di continuare dove avevano interrotto. Quello però che non sa è che la nostra Maggie non è più la ragazzina sprovveduta che lui ha lasciato, adesso è una donna che sa quello che vuole e che ha altre priorità in cui, forse, lui non compare.
Il finale di questa storia mi ha sorpreso molto ma in positivo. Non me l'aspettavo ma lo trovo perfetto, davvero giusto. Di certo la Maggie di fine libro mi è piaciuta di più soprattutto per le decisione che prende non più pensando a se stessa, ma agli altri, a coloro che hanno bisogno di lei perché ormai agli occhi di molti è diventata davvero indispensabile.

Una lettura leggera, ma nello stesso tempo riflessiva dove l'ambientazione e i costumi giocano un ruolo fondamentale nella trama ben sviluppata e intrecciata.
Adatto sicuramente a tutti coloro che amano il regency, sicuramente farete il tifo per Maggie com'è successo a me.

Valutazione 4/5








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