Come state? Spero abbiate tutti passato buone feste anche se completamente diverse da quelle a cui siamo abituate. Ci aspetta ancora l'Epifania anche se è più una festa per i bambini ma tanto cioccolato non potrà che tirarci su non pensate?
Come primo post dell'anno ho deciso di riprorre la mia Rubrica Once Upon a Time.
Once Upon a Time - C'era una volta - è una rubrica da me inventata a cadenza casuale dove vi parlerò dei miei racconti, delle mie storie brevi e di tutto ciò che mi piace scrivere.
Come ormai sapete bene l'altra mia passione importante è la scrittura. Da quando ho deciso di pubblicare sono cambiata io e il mio modo di scrivere, ci saranno novità da annunicare da questo punto di vista, ma è ancora presto per dirlo e nel frattempo mi cimento con i racconti. Mi piace scriverli anche se a volte non sono tanto semplici come si può credere perchè in poco si deve riuscire a dare tanto. A me rilassano ed ecco perchè l'idea di questo nuovo racconto a puntate, ne sono sei e mi farebbe piacere conoscere il vostro parere perciò vi aspetto nei commenti.
Una stella in cielo
Rory è una ragazza che ha appena perso sua nonna, il suo più grande punto di riferimento e non sa come fare ad affrontare la vita senza di lei.
Crede di non possedere la forza necessaria per andare avanti almeno finché Robert non appare nella sua vita dandole un significato nuovo.Ma cosa succede se anche Robert dovesse abbandonarla?
Rory non è pronta a essere di nuovo sola e teme di perdersi, stavolta per sempre, ma una stella luminosa in cielo le darà l’aiuto necessario per credere di più in se stessa perché le cose succedono sempre per un motivo.
Ci sono tante stelle in cielo, illuminano troppo una serata che invece per me è orribile. Di solito mi piace osservare una notte stellata come questa, ma adesso non riesco a trovare nessun lato positivo in tanto splendore.
Non riesco a pensare che in questa notte bellissima, lei non sarà più con me. Ancora una volta sento il cuore farsi pesante come un macigno, il dolore che sento è così forte che respirare diventa difficile.
«Nonna mi manchi» mormoro al cielo silenzioso. Mi sembra di essere un piccolo puntino insignificante davanti a quest'immensità.
La nonna amava le stelle, mi ha insegnato a distinguerle e adesso so dire con esattezza dove siano le più belle costellazioni. Potrei elencarle a memoria e mentre ricordo con malinconia i bei momenti in cui la nonna me li ha insegnati, una lacrima mi riga la guancia fredda. La temperatura non è ottimale a quest'ora della notte, ma non sento freddo perché il dolore che provo dentro è più forte.
Mi piacerebbe urlare per dare sfogo al mio dolore, ma so che non servirebbe e lascio che altre lacrime seguano la scia della prima senza osare fermarle. Mi sembra di non fare altro da giorni, quante lacrime si posso sprecare? Ne abbiamo un numero infinito o possono smettere di formarsi dopo un po’?
Se la nonna fosse qui, risponderebbe a ogni mia domanda senza mai lamentarsi. L’ha sempre fatto fin da quando era piccola, è stata un’insegnante e grazie a lei ho imparato tante cose ma avrei voluto continuare a farlo. Mia madre ci prendeva sempre in giro per il nostro legame così forte e adesso dovrò sopportare il resto della mia vita senza di lei, come posso farlo? Vorrei potermi svegliare dopo un brutto sogno, invece la realtà mi schiaccia e il tormento che sento è senza fine.
Mi asciugo gli occhi quando mi rendo conto di avere la vista annebbiata ed è allora che vedo qualcosa di strano.
Non riesco a pensare che in questa notte bellissima, lei non sarà più con me. Ancora una volta sento il cuore farsi pesante come un macigno, il dolore che sento è così forte che respirare diventa difficile.
«Nonna mi manchi» mormoro al cielo silenzioso. Mi sembra di essere un piccolo puntino insignificante davanti a quest'immensità.
La nonna amava le stelle, mi ha insegnato a distinguerle e adesso so dire con esattezza dove siano le più belle costellazioni. Potrei elencarle a memoria e mentre ricordo con malinconia i bei momenti in cui la nonna me li ha insegnati, una lacrima mi riga la guancia fredda. La temperatura non è ottimale a quest'ora della notte, ma non sento freddo perché il dolore che provo dentro è più forte.
Mi piacerebbe urlare per dare sfogo al mio dolore, ma so che non servirebbe e lascio che altre lacrime seguano la scia della prima senza osare fermarle. Mi sembra di non fare altro da giorni, quante lacrime si posso sprecare? Ne abbiamo un numero infinito o possono smettere di formarsi dopo un po’?
Se la nonna fosse qui, risponderebbe a ogni mia domanda senza mai lamentarsi. L’ha sempre fatto fin da quando era piccola, è stata un’insegnante e grazie a lei ho imparato tante cose ma avrei voluto continuare a farlo. Mia madre ci prendeva sempre in giro per il nostro legame così forte e adesso dovrò sopportare il resto della mia vita senza di lei, come posso farlo? Vorrei potermi svegliare dopo un brutto sogno, invece la realtà mi schiaccia e il tormento che sento è senza fine.
Mi asciugo gli occhi quando mi rendo conto di avere la vista annebbiata ed è allora che vedo qualcosa di strano.
Una stella in mezzo alle altre ha la luce più luccicante. All'inizio, mi sembra un piccolo puntino poi diventa più grande. Il suo bagliore è così bello, così intenso che mi fa dimenticare per un attimo l’angoscia che mi attanaglia il cuore come una morsa gelida. Fisso quel colore abbagliante così a lungo che mi fanno male gli occhi. Sbatto le palpebre e tiro su col naso sentendo un leggero venticello che mi punge il viso, ma ancora una volta il freddo non è il mio nemico. È passato un solo giorno e ancora non riesco ad accettarlo, l’infarto della nonna ha colto tutti di sorpresa e io non posso fare a meno di domandarmi perché.
Se mi concentro, posso avvertire la sua presenza accanto a me e per un istante non mi sento più tanto sola. Guardo quella stella e con la mente rivedo il suo viso, le risate, i litigi, i suoi abbracci. Un'altra lacrima mi riga il viso ma stavolta il dolore è meno pressante, solo che non è sparito. Non credo che lo farà mai.
La nonna adorerebbe questa notte e comincerebbe a parlare della mitologia legate alle stelle ed io ascolterei ogni parola senza mai interromperla, perché lei era un'oratrice fantastica e io adoravo le sue storie.
Adesso continuando a guardare quella stessa più luminosa, mi domando quale sia il suo nome. Ho ancora la mente confusa, sono troppi i pensieri che la affollano in questo momento, forse conosco il nome ma in questo momento mi sfugge. Faccio un profondo sospiro e mi calmo. Non voglio tornare dentro e farmi vedere in queste condizioni, non sopporterei gli sguardi compassionevoli, né gli abbracci che mi farebbero piangere di nuovo perciò decido di restare ancora qui.
La nonna avrebbe voluto che fossi forte, lei lo era e io l'ho sempre ammirata per questo. So che i giorni che mi aspettano non saranno facili, ma ce la posso fare. La nonna avrebbe voluto che reagissi ed è quello che voglio fare, per renderla orgogliosa di me. Voglio renderle onore e per farlo, prometto a me stessa che affronterò qualsiasi cosa a testa alta.
Domani andrà meglio e dopodomani andrà ancora meglio. Se mi affido a questa certezza, posso farcela.
«Solo per te nonna» dico all'oscurità e dopo il pianto liberatorio mi sento un po’meglio. Con un ultimo sguardo alla notte stellata e a quella stella più luminosa delle altre prometto a me stessa che non piangerò più ricordandola. Lei è stata la mia gioia più grande e ogni volta che penserò alla nonna lo farò con allegria come lei avrebbe voluto.
Fine Prologo.
Questo è solo un piccolo assaggio delle sei puntate che arriveranno. Sì, è iniziata un po' triste ma non sarà così d'ora in poi se ve lo state chiedendo ma ditemi adesso cosa ne pensate?
Aspetto i vostri commenti
Copyright @ 2020 Susy Tomasiello
Questo racconto è un’opera di fantasia . Nomi, personaggi, luoghi e avvenimenti sono prodotto dell’immaginazione dell’autrice o se reali , sono utilizzati in modo fittizio. Ogni riferimento a fatti o persone viventi o scomparse è del tutto casuale.
Questo racconto è un’opera di fantasia . Nomi, personaggi, luoghi e avvenimenti sono prodotto dell’immaginazione dell’autrice o se reali , sono utilizzati in modo fittizio. Ogni riferimento a fatti o persone viventi o scomparse è del tutto casuale.
Ciao! Decisamente il prologo è molto triste, però sono curiosa di vedere come prosegue!
RispondiEliminaGrazie mille Serena.
EliminaTi aspetto col prossimo capitolo la settimana prossima