mercoledì 19 maggio 2021

Recensione: Le api di Waterloo di Giulia De Martin

Ciao a tutti amici lettori.
Nuova lettura storica oggi e ne sono molto contenta perchè la bellezza di certe ambientazioni è sempre magnifica e mi entusiasma ogni volta.

Ringrazio la Words Edizioni per la copia omaggio.


Trama
Inghilterra, 1815

Phédre Hale, Marchesa di Northampton, ha solo vent'anni, quando si trova in balia della sorte avversa: Waterloo le ha strappato l’amato marito e la spensierata fanciullezza. La lady Northampton che amava trascorrere le giornate nella lussureggiante serra è ormai solo un ricordo. Phédre, però, sa che non può soccombere agli eventi e che l’unico modo per sopravvivere è assecondare la propria condizione. Intelligente e caparbia, non si tirerà indietro di fronte a niente per riacquistare sicurezza, anche se ciò significa sposare Edward Hale, l’irlandese dagli occhi di ghiaccio, erede del casato e cugino dell’amato marito disperso. Tuttavia, la vita spesso riserva risvolti inaspettati, fino a sgretolare anche la più solida certezza.
Le grandi tenute di campagna e i dolci pendii della brughiera fanno da sfondo a una storia d’amore e morte, rinascita e assoluzione, intrisa del profumo delle peonie e cullata dal ronzio delle api.

Nuovamente devo fare i complimenti a questa Casa Editrice che sforna cover così belle, diverse da tutti gli altri che viene voglia di ammirare più volte. C'è da dire inoltre che la copertina assume maggiore significato e interesse una volta finito il libro come se tutto acquistasse un senso e anche questo è il caso.
Ero molto curiosa di leggere di nuovo Giulia conosciuta QUI con il libro Come la pioggia e la Scozia e intrigata da questa trama particolare ho capito che sarebbe stata una lettura adatta a me.
Secondo me questo suo secondo libro è nettamente superiore al primo, sono entrata nella storia fin dai promissimi capitoli e l'ho letta davvero in pochissimo tempo desiderosa di scoprire cosa sarebbe accaduto. Colpi di scena, emozioni forti e un'ambientazione da sogno hanno reso questa storia davvero bella da leggere, così coinvolgente che alla fine mi è dispiaciuto salutare i personaggi.
A fine libro troviamo le note autrice che testimoniano quanto Giulia abbia lavorato su questo libro non solo scrivendo (che in un certo senso è la parte meno complicata) quanto documentandosi per bene su ogni più piccolo dettaglio rendendo la storia ancora più completa. C'è una motivazione dietro ogni nome, ogni scena ed è stato davvero interessante scoprire anche il "dietro le quinte" di una storia solo apparentemente semplice, ma che in realtà è complessa ma ben organizzata.
Protagonisa indiscussa è lei Phédre. Quanto mi è piaciuto questo personaggio! Lei è così solare, intraprendente, spontanea. Fin da subito c'è stata empatia con lei, una ragazza davvero forte che mostra in più occasioni il proprio coraggio e la determinazione.





Su di lei si abbattono numerose catastrofi che avrebbe resa inerme qualsiasi altra persona e invece lei non solo si rialza a testa alta, ma testimonia quanto anche la donna soprattutto in quel periodo storico particolare, possa avere carattere da vendere quando occorre.
Ho ammirato molto il suo coraggio, lei ci mostra esattamente come si dovrebbe comportare quando la vita decide, quasi senza motivo, di accanirsi ripetutamente. Anche quando sembra trovare un barlume di felicità ecco che di nuovo accade il peggio, sembra quasi perseguitata da qualcosa di oscuro e lei cosa fa? Si rialza di nuovo, combatte, non crolla e alla fine tutto quel lottare la porta verso un'unica strada: la serenità. Era ora, diciamolo. Dopo tutto quello che ha passato mi sarei arrabbiata sul serio se non avesse avuto finalmente il suo lieto fine. Se lo meritava, più di chiunque altro.
Sono rimasta parecchio sorpresa dal colpo di scena che non mi aspettavo e che ha rivoluzionato ogni cosa. A questo punto vorrei dirvi di più, ma non posso e cercare di spiegare tutto è difficile, ma ci proverò.
Si parla del primo amore, si parla di amore vero, ma soprattutto si parla della realizzazione di un futuro insieme. Il percorso di crescita di tutti i personaggi è secondo me stato eccellente. Il finale era giusto, esattamente come l'avevo pensato perchè dimostra quanto l'amore possa avere varie forme e come sia bello poterle guardare in modo diverso.
Phédre però non è l'unico personaggio che mi è piaciuto. Porzia, Edward e Richard sono stati, a mio parere, caratterizzati benissimo. Mi sono presto affezionata a ognuno di loro ed ecco perchè dicevo che è stato difficile salutarli. In modo diverso tutti mi hanno dato tanto coinvolgendomi da subito, Giulia è stata bravissima a dare loro un aspetto così imperfetto eppure nello stesso tempo reale, vero. Una cosa che non mi sarebbe dispiaciuta era qualche scena in più tra i due protagonisti principali, ma questo solo perché mi sono piaciuti davvero tanto e avrei letto di loro ancora e ancora di più.
E poi c'è l'ambientazione e il punto d'attenzione che decide di mettere sulle api. Interessante e istruttivo perché alcune cose non le consocevo, particolare senza dubbio perchè di certo originale. Anche qui si denota uno studio approfondito ed è un punto importante questo perchè si nota sempre.
In conclusione posso dire che è stata una lettura più che apprezzata, che consiglio a tutti coloro che amano questo genere e anche per coloro che si approcciano per la prima volta a storie ambientate nel passato. Penso che sia sempre interessante unire cultura e romance con così tanta semplicità, non tutti ci riescono così bene. Mi aspettavo un bel libro e invece mi sono trovata davanti qualcosa di nettamente superiore al suo precedente, bravissima Giulia.

Valutazione 5/5


                                  

                                                 

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