sabato 7 marzo 2015

Recensione: Grazie dei ricordi di Cecelia Ahern



Trama

Joyce è una giovane donna il cui matrimonio sta andando in pezzi. Dopo un terribile incidente, dal quale si salva solo grazie a una trasfusione di sangue, decide di tagliare il fragile filo che ancora la tiene legata al marito e di tornare nella casa paterna, e qui cominciano ad accadarle cose stranissime. Ricorda fatti che non dovrebbe ricordare, ha visioni di un passato che non è il suo, scopre di saper parlare latino, francese, italiano e di essere  esperta di arte. Ogni notte sogna una bambina bionda che non conosce.
Justin, è un professione americano studioso d'arte e del Rinascimento italiano. E' a Dublino per tenere dei corsi all'università, e per stare vicino alla figlia che, dopo il divorzio dei genitori, si è trasferita a vivere con la madre. Si è fatto convincere da una collega a dar eil suo contributo alla Giornata del Donatore di Sangue: è la prima volta in vita sua che prende una decisione d'impulso.
Quando, giorni dopo, cominica a ricevere dolci, fiori e piccoli doni sempre accompagnati da bigliettini anonimi su cui c'è scritto solo "Grazie", è più che mai determinato a trovare chi glieli manda.

Possiamo avere i ricordi di un'altra persona attraverso una trasfusione di sangue?
Ecco, questa domanda è il tema principale di questo libro che per quanto sia appunto un libro e ci sia di mezzo una storia d'amore fa nascere però numerosi interrogativi.
La protagonista Joyce un giorno riceve una trasfusione di sangue perchè ne ha perso parecchio in un incidente e da allora la sua vita non sarà più la stessa.
Sente di avere un legame particolare con la persona sconosciuta che gli ha donato un pò del suo sangue e un pò anche della sua vita perchè da quando si risveglia Joyce sa cose di lui che non dovrebbe sapere, ha dei ricordi che non sono suoi che inizialmente la fanno sentire matta ma poi si rende conto che sono quasi un dono.
Come fa ad esempio lei che è un agente immobiliare a conoscere tante cose sull'arte? Come fa a conoscere il latino e il francese così bene quando la scuola non è mai stata il suo forte?
Sono domande strane che la mettono in una situazione delicata quando improvvisamente si trova davanti il suo presunto donatore Justin.
Presunto perchè non ne è assolutamente sicura e comunque clinicamente e scientificamente lui non può averle donato tutto il sangue, una volta donato il sangue viene suddiviso ma Joyce è certa che Justin è la persona con cui sente di avere qualcosa in comune.
Improvvisamente conosce cose di lui che non dovrebbe sapere, sa cose di lui intime che obiettivamente non dovrebbe conoscere e si sente legata a lui come mai le era successa prima d'ora.

Justin dal canto suo avverte in quella sconosciuta un'empatia dal primo incontro, non sa chi sia, non conosce nemmeno il suo nome eppure sente di conoscerla da sempre. Una sensazione strana per lui dalla mente così scientifica, così razionale e dalla mente brillante di un professore universitario eppure Joyce per lui rappresenta davvero un mistero che lo porterà a compiere gesti strambi e vivere situazioni quasi surreali.

Una storia molto interessante che da parecchi spunti di riflessione, scritta benissimo da questa scrittrice che ho conosciuto grazie a un altro libro (P.S. I love You) e che anche con questo libro non mi ha deluso.
Una trama molto ben fatta arricchita dai personaggi che girano intorno a Justin e Joyce le amiche di quest'ultima e il fratello e la cognata di Justin. Loro sono gli unici che sanno tutto quello che succede ai loro amici e cercano di aiutarli come possono anche se inizialmente credono che siano pazzi ma non è reazione anormale insomma chi non giudicherebbe strana una persona che dice di conoscere bene un'altra senza neppure averla mai vista?

Divertente e buffo in molti casi fa sorridere e anche ridere parecchio soprattutto quando c'è lui Henry il padre di Joyce il mio personaggio preferito che per stare accanto alla figlia in un momento delicato asseconda tutte le sue stramberie.
E' un uomo anziano che vive di piccole cose, le novità per lui sono anche per noi le cose normali come passare il check-in in aeroporto o prepararsi una valigia tutto da solo.
Simpatico, buffo, originale e dal cuore d'oro un padre meraviglioso che farebbe di tutto per la sua unica figlia per la quale stravede.
Simpatici anche i personaggi secondari della storia che cercando di analizzare con aria pratica la situazione ma alla fine non 'è niente di pratico in tutto quello che succede perchè sembra tutto troppo strano.
Justin e Joyce si rincorrono per buona parte del libro e chi lo legge fa quasi il tifo per loro aspettando che arrivi il momento in cui finalmente ci sarà un faccia a faccia tra i due un incontro che..

Bìè non vi dico che succede ma per chi è interessato alla lettura ne vedrà sicuramente delle belle.

Valutazione 4/5














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