mercoledì 17 luglio 2019

Blogtour. Il mio nome era Anastasia di Ariel Lawhon: La moda alla corte dei Romanov

Ciao a tutti amici lettori.
La settimana è appena cominciata e qua sul blog ci sono già una marea di cose di cui voglio parlarvi, ecco perché dopo questo post, più tardi vi aspetto con un'altra ghiotta novità.
Ma andiamo con ordine, ora sono qui perché partecipo con vero piacere a un Blogtour di un romanzo interessante e particolare che vede come protagonista un personaggio che mi ha sempre incuriosito molto: Anastasia.


Ringrazio la Piemme per la copia omaggio e la mia amica Ely de Il regno dei libri per la grafica,

Trama
Era il 16 lugio del 1918 quando i tumulti che scuotono la Russia dopo la Rivoluzione d'Ottobre prendono forma in uno degli atti più violenti che la storia dell'impero ricordi: l'esecuzione a sangue freddo dell'intera famiglia dello zar Nicola II Romanov. Sua moglie e i suoi figli furono tutti freddati a colpi di fucile nei sottorenei della asa di Ekateirnburg dove erano agli arresti domiciliari. Nessuno sopravvisse, o almeno così si pensò.E' il 17 febbraio del 1920 quando una giovane donna viene ritrovata a Berlino, in un canale, vicina alla morte per assideramento. In ospedale, ormai salva, i medici scoprono che il suo corpo è ricoperto di orrende cicatrici. E quando finalmente la donna apre bocca, sarà per dire il primo nome: Anastasia. In molti non le credono: per loro è solo Anna Anderson, una polacca emigrata in Germania, a cui interessa soltanto la fortuna della famiglia zarista. Ma in Europa comincia a diffondersi, tra reali in esilio e circoli dell'alta società, la voce che la giovane Anastasia sia sopravvissuta. Che la figlia più piccola dello zar Nicola II e della zaina Alessandra, la spericolata bambina che tutti amavano, sia ancora viva. 
Anastasia è senza di dubbio un personaggio particolare che mi ha sempre ispirato curiosità. La parte più bambina di me adora la favola Disney e penso sia bella la sua storia perchè è sempre aleggiato un grande mistero. In questo libro la sua vita è trattata in modo diverso perché non viene messa al bando solo la sua esistenza ma anche quella di Anna, sarà lei la vera Anastasia o ha solo mentito?



Come vedete la mia tappa non riguarda la recensione e forse è meglio altrimenti mi sarei dilungata troppo perchè questo è un argomento che mi interessa e appassiona tanto.
Di sicuro posso dirvi che questo libro, molto diverso dai soliti, mette luce su cose date per scontato e ci mostra come l'animo umano sia spietato e crudele anche contro chi non se lo merita. Sofferenza gratuita e ingiustificata, lotte al potere e crudeltà allo stato puro. Questo libro mostra quello che si nasconde dietro a una leggenda e non sempre tutto è bello.
Per fortuna però c'è anche qualcosa di positivo come il periodo d'oro dei Romaov quando erano al potere e avevano ogni privilegio.

LA MODA ALLA CORTE DEI ROMANOV 

Anastasia era la quarta figlia femmina di una famiglia ricchissima, temuta ma anche amata: i Romanov.

Fonte
Fin da piccola è stata istruita ad essere una persona importante.
Quello che di certo non immaginava era il destino avverso che ha coinvolto tutta la sua famiglia.
All'inizio era obbediente al padre e ai compiti assegnati, bravissima a conoscere altre lingue compresa la sua è stata una di quelle persone che apprendono in fretta ma hanno voglia di fare tanto.
Spericolata e distratta sono gli aggettivi con cui la riprendevano i suoi insegnanti privati, ma lei era anche altro. Affettuosa, fedele e leale alle persone che amava e soprattutto brava a comportarsi in ogni situazione.
Le varie persone che arrivano a palazzo devono essere accolte in maniera diversa e anche con l'abito giusto e Anastasia, come gli altri membri femminili della sua famiglia, era brava a destreggiarsi in questo senso.

Sempre impeccabile, mai mostrarsi impreparata o preoccupata, Anastasia sapeva come rendere la sua immagine perfetta agli occhi degli altri. Le era stato inculcato fin dalla tenera infanzia a dare il meglio di sé davanti agli altri e così ha fatto fino alla fine dei suoi giorni.
Un certo temperamento non era scontato, le sue sorelle forse non possedano la sua forza interiore nè la sua intelligenza superiore che le permetteva di apprendere le cose con più facilità.
Un'abile ascoltatrice, ma anche una persona perfetta nel destreggiarsi in qualsiasi situazione.

In un tempo in cui le donne erano poco considerate, l'occhio aveva più importanza e in questo caso l'abito che Anastasia ha sempre sfoggiato con massima eleganze come se ogni vestiario gli fosse dovuto di diritto e in un certo senso era così.
Persino nei momenti più spensierati insieme alla sua grande famiglia al completo, i loro abiti erano impeccabili e mai rovinati. Per non parlare poi dei periodi peggiori, quella della prigionia nessuna delle donne della famiglia ha mai perso il valore della moda e di essere in ordine. Almeno finchè hanno potuto, era come se facesse parte del loro DNA mostrarsi forti e perfette in quegli abiti bellissimi che nessun'altra donna poteva permettersi.

Per volere materno le sorelle dovevano vestirsi tutte uguali e avere la medesima acconciatura.

Fonte
Anastasia essendo la più piccola poteva avere gioelli ma non troppi come le sorelle maggiori secondo una regola non scritta.

Visti da fuori come una grande famiglia unita, verrebbe da pensare che sarebbe bello ricordarli così come in questa foto.
Felici, fieri e dall'aspetto regale e invece la loro vita è stata distrutta senza che nemmeno se ne rendessero conto. Una vita terminata anche troppo presto per qualcuno di loro che invece avrebbe potuto dare ancora tanto.
Purtroppo nemmeno la potenza dello zar che a quei tempi era immensa, riuscì ad evitare il massacro che causò la morte di tutti i Romanov.
Tutti? Beh diciamo che il mistero cela ancora perché forse Anastasia è sopravvissuta a quella carneficina. Voi che dite ce l'ha fatta?
Questo libro lo spiega in modo particolare, quello che posso dire è mi è sempre piaciuto pensare che quella giovane donna fiera e coraggiosa sia riuscita a superare ogni cosa perché almeno uno di quella famiglia reale doveva salvarsi. E' tristissimo pensare che nessuno di loro ce l'ha fatta non pensate?
Anche se le testimonianze dimostrano il contrario, sognare non fa mai male giusto?

Fonte
Su Anastasia sono stati creati numerosi riferimenti cinematografici e uno di questo riguarda l'intramontabile Ingrid Bergamn che in questo libro figura con un breve cameo.
Interessante vedere come in questa storia un'attrice abbia interagito con la Gran Duchessa, se sarà vero oppure no resta sempre un mistero ma in questo libro dove l'autrice alla fine ammette di aver creato delle licenze poetiche sarebbe interessante pensare che sia successo proprio così.
Due donne importanti seppur in maniera diversa a confronto, dimostrano di avere qualcosa in comune anche se in molti non lo sospettano neanche lontanamente.

Altra rappresentazione come ho detto prima che adoro è quella in versione Disney che sebbene si discosti parecchio dalla storia originale, ha il suo fascino particolare e dimostra che la nostra Anastasia è sopravvissuta, sarà per questo che mi piace pensarla in questo modo rende un po' di giustizia dopo tanta sofferenza.

I vestiti di Anastasia così come quelli dei Romanov hanno ancora il loro fascino e in una versione più moderna possiamo vederli esattamente così.
Cosa ne pensate?
Io ho un'unica parola per descriverli: reali.
Trovo che certi abiti per quanto passi il tempo, anche se la moda cambia in maniera totale prestissimo e nonostante siamo in tempi tanto moderni rispetto ad allora, questi vestiti conservano ancora un fascino particolare e magico che ti viene voglia anche solo di toccarli.
Immaginare poi che in questi abiti così perfetti siano entrati personaggi così importanti poi, invoglia ancora di più a osservarli meglio e a creare storie su di loro.
Sì, lo so faccio viaggiare la fantasia che non mi abbandona mai, ma quando vedo queste cose è inevitabile.
A voi succede?

Questo lungo post molto diverso dal normale è finito, spero che vi sia piaciuto lo stesso.
Adesso però vi aspetto nei commenti.
Amate il mito di Anastasia?
Leggerete questo libro?
Sono curiosa, quindi vi aspetto.


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