mercoledì 20 novembre 2019

Review Party. Recensione: I viaggi di Corentin di Michel Bussi

Ciao a tutti amici lettori.
Siamo a metà settimana e come al solito le cose da fare sono tantissime, ma l'importante è trovare il tempo per fare sempre ciò che ci piace.
E incastrare la lettura durante la giornata si trova sempre, ma voi mi capite amate i libri come me e potete comprendermi benissimo.
Ecco perché oggi partecipo con piacere al Review Party di un libro carinissimo.


Grazie alla DeA Planeta Libri per la copia omaggio.

A fine post trovate il calendario così potete seguire tutte le tappe e mi raccomando di non perdervene nessuna.


Trama
Corentin è un bambino speciale. Non ci sono vincoli alla sua immaginazione sconfinata. Lui sa viaggiare nel tempo, nello spazio, nei ricordi. E' in grado di trasformarsi in un re che parla con i fiori, ma all'occorrenza sa intrattenere lunghe chiacchierate con la scala a pioli nel garage dello zio o con la vecchia automobile della mamma. Soprattutto... sa riconoscere una strega! Riconoscere le streghe non è cosa da poco. Gli adulti, ad esempio, non ci riescono. E così quelle megere se ne approfittano e risucchiano loro la fantasia. Li rendono grigi. Sterili. Vuoti. Per fortuna ci sono Corentin e i suoi amici, una squadra di bambine e bambini ribelli e determinati, che non hanno paura di osare, credere, far correre l'immaginazione come libellule al galoppo tra le stelle. Solo così le streghe possono essere sconfitte. Solo così il grigio dilagante del nostro mondo può essere fermato. 

Questo libro è stata una ventata d'aria fresca e leggerlo è stato esattamente come dice il titolo: viaggiare insieme al protagonista.
Ormai sapete quanto adori i libri in cui i bambini sono protagonisti e Corentin ha davvero una marcia in più perché lui è davvero adorabile.


Ho apprezzato in particolar modo lo stile di quest'autore perché non è quello solito che riscontriamo in un libro, ma particolare come se fosse il bambino stesso a parlare e questo ha reso la lettura ancora più interessante.
Dai bambini noi abbiamo tanto da imparare, lo dico spesso ma è la verità e non mi stancherò mai di ripeterlo. Vedere il mondo con i loro occhi è qualcosa di unico, loro ci sorprendono sempre perché noi guardiamo le cose in un altro  modo, non ci soffermiamo sui particolari, siamo troppo impegnati a rincorrere una vita frenetica che ci assorbe totalmente, dimentichiamo di apprezzare le piccole cose. Ai bambini invece non sfugge niente, anche quello che ci può sembrare di scarsa importanza rappresenta per loro qualcosa di essenziale con un valore aggiuntivo. I bambini sono davvero straordinari, lo siamo stati tutti ma spesso ce ne dimentichiamo e invece dovremmo ricordarlo più spesso per apprezzare meglio la vita e viverla in modo diverso.
Corentin ci dà molte lezioni di vita in questa storia, ci insegna quanto siano importanti gli oggetti che ci circondano, le amicizie che coltiviamo nel corso della nostra infanzia, il rapporto familiare che instauriamo con i vari componenti, la bellezza delle piccole scoperte e la felicità di passare il tempo insieme con qualcuno che ci apprezza e ci vuole bene.
Corentin ci fa riflettere su quanto tutta la nostra infanzia influenzi il nostro mondo adulto ed è vero. I bambini devono essere motivati, stimolati fin da piccoli, ma soprattutto amati perchè in questo modo la vita da grandi diventa meno complicata. Spesso si dice che una persona ha dei problemi perché la sua infanzia non è stata delle migliori e non è un modo di dire, è l'assoluta verità perché è vero: l'infanzia è fondamentale per ognuno di noi. Quindi il mio consiglio è: osserviamo meglio i bambini perché impareremo tantissime cose.


Questo libro è un inno alla fantasia, al mondo meraviglioso che si nasconde dietro gli occhi di un bambino curioso, è una storia adatta per grandi e piccoli che ci porta a riflettere su tante cose. Una storia che, apparentemente semplice, nasconde invece tanti risvolti interessanti sulle quali porre l'attenzione è naturale.
Si può pensare, leggendo il titolo che Corentin sia un bambino che ama viaggiare e quindi si può pensare che siano descritti viaggi e località che visita, invece il modo di viaggiare di questo bambino è quello che preferisco perchè lui lo fa attraverso la fantasia.
La fantasia è un'altra cosa che molti adulti perdono nel corso della crescita, grave peccato secondo il mio punto di vista. Io penso che dovremmo avercela tutti, non certo come quella di Corentin perchè credo che sia impossibile, coltivarla anche da adulti,  ma di certo tenere la mente aperta a varie possibilità ci permette di vivere meglio, di riuscire a superare molte cose con tanta meno difficoltà.
Non sono una mamma anche se in un certo senso mi ci sento spesso, sono però a contatto con i bambini tutti i giorni e da loro ho imparato tanto e continuo a farlo, passare del tempo con loro riesce a far apparire il sole anche in una giornata di pioggia. Ecco perché questa storia mi ha colpito particolarmente perchè mi ha permesso ancora una volta di entrare nel mondo fantastico dei bambini. Corentin mi è piaciuta per la sua curiosità, la sua voglia di scoprire le cose creando un mondo tutto suo in cui tutto può succedere, cosa c'è in fondo di più bello di un mondo tutto nostro dove non ci sono limiti?
Una storia in particolare l'ho amata ed è quella dell'amico di Corentin e della sua macchina Rosalind e menzionarla mi sembrava d'obbligo.
Come credo abbiate capito, ho adorato questa storia che ricca di immagini rende la lettura ancora più scorrevole nonostante le pagine non siano poche. E' di facile impatto e decisamente la consiglio.

Valutazione 4/5



Prima di aspettare i vostri commenti, vi lascio il calendario dove seguire le altre tappe.





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