venerdì 24 luglio 2020

Recensione: La mia promessa di Federica Caglioni

Ciao a tutti amici lettori e buon venerdì.
Questa settimana ricchissima di eventi librosi termina con un'altra lettura gustosa e interessante.

Ringrazio l'autrice per la copia omaggio.

Trama
“Non importa quale sia il motivo che ti spinge, ma vivi. Tu sei vivo, Leo, indipendentemente da tutte le ragioni che la tua testa cercherà di rifilarti per convincerti del contrario.” Come fotografo di fama mondiale Leo Schultz aveva tutto ciò che si può desiderare dalla vita: successo, ricchezza e la sua adorata moglie Susan. Ma non sempre le cose vanno come ci si aspetta e Leo lo ha imparato a sue spese.Ora ha perso tutto ciò che contava davvero e a ricordargli che la sua vita avrebbe potuto essere un treno in piena corsa verso la felicità non gli resta che una promessa mai mantenuta. Una promessa e dei sensi di colpa, con i quali dovrà imparare a convivere.
Federica non è solo un'autrice che ho scoperto di recente grazie alla rubrica Storytelling Chronicles, ma è anche admin del blog On Rainy Days e quindi ero proprio curiosa di leggere una sua storia dopo che ci ha deliziato con racconti brevi interessanti e dalla scrittura perfetta.
Questa storia non è lunga, si legge in un soffio grazie allo stile perfetto e scorrevole che ha riconfermato la mia idea su di lei: Federica è davvero brava a scrivere.
Di solito quando le pagine sono poche si ha di fronte una storia parziale, non tanto interessante e a volte, purtroppo, anche scadente. Beh, non è questo il caso. Anzi lei è stata bravissima a mettere tanto su queste poche pagine donando al lettore moltissime sensazioni positive e spingendolo alla riflessione.
Mi è piaciuto il suo modo di scavare nel profondo, è stata un'impresa intensa e molto interessante. A lettura conclusa ho avuto ancora addosso la sensazione di arricchimento interiore, perchè la sua è una storia di crescita, di seconde possibilità e della consapevolezza di guardare le cose sotto un'altra prospettiva.



Leo è un famoso fotografo, tutti lo conoscono e lui è soddisfatto della sua vita. Il lavoro che tanto ama e che gli dona parecchie soddisfazioni lo porta però a stare lontano dall'unica donna della sua vita. Susan è una moglie modello perché non gli rinfaccia mai la sua assenza, lo supporta e aspetta con pazienza di avere del tempo per loro due. Per molti versi Susan mi è sembrata troppo perfetta e sarebbe stato interessante leggere anche il suo punto di vista, invece la voce narrante è Leo che di colpo scopre di quanto stia sbagliando.
La fama, la ricchezza e il successo a cosa servono se non può condividerli con la persona che ama? Quando un drastico evento voluto dal destino lo mette di fronte a una scelta, lui decide di guardarsi dentro e capisce di dover rallentare. A cosa serve correre verso un obiettivo se poi la felicità interiore e della persona a noi più cara non esiste?
A volte ci facciamo abbagliare dalle cose materiali, dal potere che deriva una conoscenza mondiale perchè Leo è famoso ovunque, ma quella gloria non aiuta a raggiungere la felicità vera. Quella è fatta di piccole cose e per lui rappresentano Susan.
Ecco perché, dopo aver cambiato drasticamente rotta, decide di soffermarsi a riflettere su quanto sia importante questa donna che gli ha dato dato senza chiedere nulla in cambio se non lo stesso amore sconfinato che lei nutre ogni giorno verso di lui.
Leo comincia a quel punto a fare chiarezza, a capire quali siano davvero le cose più importanti e quali invece quelle superflue perché nella vita ci sono sempre. Se ci domandiamo cosa conta di più nella vita non rispondiamo sempre la salute o la famiglia? Eppure siamo abbagliati da altro, vogliamo il raggiungimento di qualcosa di diverso e perdiamo di vista le priorità. Qui il nostro protagonista è come se avesse smarrito la bussola, ma adesso che torna a funzionare di nuovo nel modo giusto tutto si sistema anche quello che sembrava impossibile da aggiustare.
Un viaggio introspettivo alla ricerca di noi stessi che mi ha colpita molto, come dicevo prima dà molto da riflettere e infatti consiglio la lettura di questa storia a chi cerca qualcosa di diverso e a tutti colori che apprezzano i messaggi che trasmettono i libri.
Mi sarebbe piaciuto un epilogo aggiuntivo, ma solo perchè io sono un'amante cronica di questo genere di cose e mi piace tantissimo mettere la parola fine a qualcosa, qui invece l'autrice ha dato libero sfogo all'immaginazione. Di norma non apprezzo particolarmente questo spunto narrativo, in questo caso posso comprendere però la sua scelta e se la guardo da un'altra prospettiva riesco anche a capirne il motivo. Sarà merito di Leo che mi ha contagiato a vedere le cose da un altro punto di vista o forse semplicemente è così che doveva andare, d'altronde niente nella vita è perfetto nemmeno noi stessi.

Valutazione 4/5




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