venerdì 12 febbraio 2021

Review Party. Recensione: La città di vapore di Carlos Ruiz Zafon

Ciao a tutti amici lettori e buon venerdì.
Mi piace tantissimo concludere la settimana librosa benissimo e mi sto accorgendo che succede sempre quindi sono proprio contenta.
Anche oggi infatti la concludiamo con un Review Party importante a cui sono felice di partecipare.




Ringrazio la Mondadori per la copia omaggio e Ely de Il regno dei libri per la grafica.


Trama
L'ultima opera dell'autore de "L'ombra del vento", l'omaggio letterario con cui Carlos Ruiz Zafon ha voluto congedarsi per sempre dai suoi lettori. «Posso evocare i volti dei bambini del quartiere della Ribera con cui a volte giocavo o facevo a botte per strada, ma non ce n'è nessuno che desideri riscattare dal paese dell'indifferenza. Nessuno tranne quello di Blanca.» Si apre così la raccolta di racconti che lo scrittore della saga del Cimitero dei libri dimenticati ha voluto lasciare ai suoi lettori. Un ragazzino decide di diventare scrittore quando scopre che i suoi racconti richiamano l'attenzione della ricca bambina che gli ha rubato il cuore. Un architetto fugge da Costantinopoli con gli schizzi di un progetto per una biblioteca inespugnabile. Un uomo misterioso vuole convincere Cervantes a scrivere il libro che non è mai esistito. E Gaudi, navigando verso un misterioso appuntamento a New York, si diletta con luce e vapore, la materia di cui dovrebbero essere fatte le città. "La città di vapore" è una vera e propria estensione dell'universo narrativo della saga di Zafon: pagine che raccontano la costruzione della mitica biblioteca, che svelano aspetti sconosciuti di alcuni dei suoi celebri personaggi e che rievocano da vicino i paesaggi e le atmosfere così care ai lettori. Scrittori maledetti, architetti visionari, edifici fantasmagorici e una Barcellona avvolta nel mistero popolano queste pagine. Per la prima volta pubblicati in Italia, i racconti della "Città di vapore" ci conducono in un luogo in cui, come per magia, riascoltiamo per l'ultima volta la voce inconfondibile dello scrittore che ci ha fatto sognare.

Carlos Ruiz Zafon ha non bisogno di presentazioni, ma per chi ancora non l'avesse mai letto consiglio immediatamente di recuperare la sua bellissima saga cominciata con L'ombra del vento
Ricordo benissimo la prima volta che mi sono approcciata con lui, è stato amore a prima pagina ed è continuata anche con i suoi libri precedenti, ecco perché non potevo proprio perdermi quest'ultima sua uscita. Il suo modo, come dice la sinossi, di salutare i suoi lettori più affezionati.
Abbiamo perso uno scrittore così bravo in un anno orribile, ma per fortuna c'era ancora qualcosa di lui che non era stato pubblicato e devo ringraziare la Mondadori per aver deciso di rendere felici tanti lettori. Ce ne sono che, giustamente, lo amano e ritrovare un suo scritto è una gioia enorme.
La città di vapore non è un vero e proprio romanzo, ma è composto da vari racconti dove lo stile inconfondibile di Zafon ci accompagna per mano fino alla fine con la sua consueta delicatezza.
Oggettivamente non credo che sia uno scrittore che tutti possono amare, il suo modo di scrivere è particolare ma se cercate qualcosa di diverso ve lo consiglio assolutamente magari resterete stregati com'è successo a me.

                     

Varie storie, tutte diverse ma accumunate dal suo amore per Barcellona la città dove ha ambientato la maggior parte dei suoi romanzi e dove risiede un pezzo del suo cuore.
In queste varie storie ritroviamo personaggi già conosciuti ma facciamo la conoscenza anche di alcuni nuovi che ci regalano tante emozioni sebbene in poche pagine.
Come ho detto più volte non è per niente facile scrivere racconti, personalmente io mi diverto tanto, ma concentrare una storia che debba avere tanto in poche parole non è semplice. O si tende ad esagerare lasciando il lettore insoddisfatto oppure si scrive troppo poco e il lettore è scontento lo stesso. Ma per questo libro non c'è nessun pericolo, Zafon è stato bravo a creare tante storie diverse eppure usando un filo conduttore comune: l'amore. Esistono varie forme di amore e lui è riuscito a crearne un numero sufficiente per accontentare ogni genere di lettore si approccia per la prima volta alla sua scrittura e devo dire che questa metodologia è stata davvero eccellente.
Mi è piaciuto come, in ogni racconto, lui spiegasse chi fosse il protagonista e come alla fine lui trovasse la giusta direzione da prendere per raggiungere un futuro sereno. Non tutti finiscono bene, ma la vita non è rosa e fiori e lo sappiamo benissimo, alcuni mi hanno lasciato l'amaro in bocca perché avrei preferito qualcosa di diverso ma altri invece li conservo nella memoria gelosamente perchè mi hanno dato tanto ed ecco il motivo per cui vi consiglio di leggerli tutti.
Come non è facile scrivere racconti, non è nemmeno semplice leggerli perchè a volte annoiano. Non fai in tempo ad affezionarti a un personaggio che subito ne subentra un altro e fai fatica a capire dove siamo e cosa sta succedendo, ma qui succede il contrario perchè alla fine ti sembrano tutti amici comuni che hanno raccontato la loro storia e che bramano soltanto di farsi conoscere motivo in più per attenzionarli con maggiore interesse anzi se non l'avete già fatto, date un'occhiata che non vi fa male e anzi potreste scoprire delle piccole chicche che è sempre bene non sottovalutare.

Valutazione 4/5

                               

                                           

2 commenti:

  1. Ciao Susy, ho scoperto Zafon lo scorso anno con "L'ombra del vento", che ho apprezzato tantissimo, tanto che mi piacerebbe proseguire con la serie! Ho sentito che è uscita questa antologia di racconti che, pur prediligendo il genere del romanzo, prima o poi mi piacerebbe leggere :-)

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    1. Ciao Ariel.
      Sono felice ti sia piaciuta la sua opera più bella. Ti consiglio di proseguire secondo l'ordine di lettura quella serie e poi accostarti a questa così avrai una visione più ampia di tutto. Io lo trovo davvero bravissimo

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