Una nuova ricchissima e piena settimana librosa è appena cominciata e già che sarà piena di belle letture. Siete pronti?
Intanto cominciamo con un nuovo Review Party.
Ringrazio la Garzanti per la copia omaggio e Patrizia di In Punta di Carta per la grafica.
Ricordatevi di passare dalle altre blogger per leggere le loro opinioni su questo libro.
Trama
"Mi chiamo Angelica e questa è la lista delle cose che avevo immaginato per me: un fidanzato fedele, un bel terrazzino, genitori senza grandi aspettative. Peccato che nessuna si sia avverata. Ecco invece la lista delle cose che sono accadute: lasciare tutto, partire per l'Inghilterra e ritrovarmi con un lavoro inaspettato. Così sono arrivata a Chaverton House, un'antica dimora del Dorset. Questo viaggio doveva essere solo una visita veloce per indagare su una vecchia storia di famiglia, e invece si è rivelato molto di più. Ora zittire la vocina che lega la scelta di restare ad Alessandro, lo sfuggente manager della tenuta, non è facile. Ma devo provarci. Lui ha altro per la testa e anche io. Per esempio prepararmi per fare da guida ai turisti. Anche se ho scoperto che i libri non bastano, ma mi tocca imparare a memoria i particolari di una serie tv ambientata a Chaverton. La gente vuole solo riconoscere ogni angolo di ogni scena cult. Io invece preferisco servizi da tè, pareti dai motivi floreali e soprattutto la biblioteca, che custodisce le prime edizioni di Jane Austen e Emily Brontë. È come immergermi nei romanzi che amo. E questo non ha prezzo. O forse uno lo ha e neanche troppo basso: incontrare Alessandro è ormai la norma. E io subisco sempre di più il fascino della sua aria da nobiltà offesa. Forse la decisione di restare non è così giusta, perché io so bene che quello che non si dovrebbe fare è quello che si desidera di più. Quello che non so è se seguire la testa o il cuore. Ma forse non vanno in direzioni opposte, anzi sono le uniche due rette parallele che possono incontrarsi".
Penso di essere ormai, una delle pochissime che non aveva ancora letto quest'autrice nostrana, un vero sacrilegio vero? Ne ho sentito parlare benissimo da chiunque eppure ancora non mi ero avvicinata alla sua penna, non conosco nemmeno la serie tv da cui sono tratti i suoi libri più famosi quindi per me questo è strano un unico e primo incontro a trecentosessanta gradi.
Mi è piaciuto? Direi di sì, ma con qualche riserva però sarà meglio partire dall'inizio elecando tutte le note positive.
Cominciamo a dire che la trama è carinissima, questo intreccio di passato e presente è sempre un toccasana: lo adoro perchè mi permette di appassionarmi alla storia senza momenti di noia, anzi ne voglio sapere di più e capire come andrà a finire.
Lo stile. E' così semplice e leggero che le pagine sono letteralmente volate, come mio primo approccio con Alessia Gazzola è molto positivo perchè riesce a farti sorridere senza troppa fatica, molto scorrevole e perfetto per una storia del genere.
L'ambientazione è bellissima. Mi è sembrato di essere davvero lì, a Charverton House, descritta perfettamente da questa cover bellissima che richiama l'attenzione. L'autrice è stata bravissima a descrivere in modo accurato i luoghi accompagnando il lettore per mano vivendo la storia quasi in prima persona. E' una caratteristica non comune e mi è piaciuto molto.
Voce narrante è Angelica, una giovane donna che attraversa un periodo particolare lavorativamente parlando. Libera da legami stabili, decidi di imbarcarsi in un'avventura nuova aiutando la sua adorata zia a scoprire cosa è successo di suo padre. E' una ricerca difficile, sono passati tanti anni eppure lei ci si dedica in modo totale e ne ho ammirata la determinazione. Vuole scoprire la verità a tutti i costi, anche quando trova porte chiuse in faccia, non si arrende arrivando addirittura a prendere un aereo per Londra pur di mettere in chiaro le cose e tanta perseveranza paga perchè alla fine riesce nel suo intento scoprendo finalmente ciò che a lei e alla sua famiglia era sempre stato tenuto nascosto.
La verità della sua scoperta è stata un po' triste a mio parere, mi ha lasciato con l'amaro in bocca e non so se sia stato un bene a questo punto andare così a fondo. Penso che a volte ci sono dei segreti che devono restare tali perché una volta aperto il vaso di Pandora non si torna più indietro e devi convivere con quelle verità nascoste ma poco allegre senza poter fare nulla per poterle modificare.
Psicanalizzando Angelica mi viene da pensare che abbia "usato" questa ricerca per trovare una pace interiore, per decidere cosa voglia fare della sua vita e pare che alla fine l'abbia finalmente capito. Dico pare perchè l'autrice ci lascia far pensare che sia così, ma la nostra protagonista non è una persona sicura di sé e ho ancora qualche dubbio. Con questo non voglio dire che sia una protagonista antipatica, anzi in realtà non lo è per niente, ma non sono riuscita ad entrare in empatia con lei così come con il resto dei personaggi. Mi è sembrato che fossero descritti in modo troppo marginali senza approfondire la caratterizzazione che per me è essenziale e quel finale aperto mi ha lasciato del tutto insoddisfatta perchè sapete quanto ami invece i finali completi, ovviamente è un mio limite lo so ma ci posso fare ben poco.
Il prologo e l'epilogo finale li ho trovati invece carinissimi e mi hanno fatta proprio sorridere tanti, anzi se ci fossero stati ad alternanza nei capitoli avrebbero reso la storia più originale e non mi sarebbe dispiaciuto per niente.
La conclusione finale è che a me questo libro non ha fatto impazzire come credevo, ma è stato carino tanto leggerlo perchè ne ho apprezzato i contenuti e anche il messaggio finale è cioè che la vita è imprevedibile sempre e bisogna assaporare ogni attimo che lo rende speciale. Osservare con attenzione ciò che ci circonda, gioire delle piccole cose ci renderà più ricchi dentro e con una voglia diversa di andare avanti. Angelica ce l'ha insegnato ed è qualcosa da non sottovalutare, anche solo per questo è un libro che sicuramente va letto.
Valutazione 3/5
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