martedì 16 marzo 2021

Review Party. Recensioni: Quello che tu non vedi di Julia Walton

Ciao a tutti amici lettori.
Oggi vi terrò compagnia per tutta la mattinata, il blog si arricchisce di eventi e recensioni quindi senza perdere tempo in chiacchiere cominciamo subito.



Ringrazio la Sperling per la copia omaggio e Esmeralda viaggi e libri per la grafica.


Trama
Quando la realtà ti scivola tra le dita, lascia che sia l'amore la tua unica realtà. All'apparenza, Adam è un adolescente come tanti, con la scuola, qualche amico e la passione per la cucina. In verità, si porta appresso un enorme fardello: è affetto da schizofrenia, un disturbo mentale che gli provoca allucinazioni molto vivide sotto forma di personaggi insoliti e ingombranti che si presentano da lui quando meno se l'aspetta e nei momenti meno opportuni. Tuttavia, grazie a un farmaco sperimentale, gli si prospetta all'improvviso la possibilità di nascondere la malattia al mondo. Nell'istante in cui conosce Maya, intelligentissima e meravigliosa, Adam spera con tutto il cuore che la cura funzioni e non desidera altro che essere normale, per lei. Quando, però, la terapia comincerà a non avere più l'effetto sperato, come potrà mantenere il segreto sulla sua condizione con la ragazza dei suoi sogni? In uscita in contemporanea su Amazon Prime Video e in libreria, "Quello che tu non vedi" è una storia d'amore, amicizia e rinascita, che racconta con delicatezza e ironia le difficoltà, le paure e i pregiudizi legati a tutto ciò che della nostra mente non riusciamo a capire e controllare.
Dopo aver letto questo libro e aver scoperto che ci sarà anche un film su Netflix sono curiosissima di vederlo per scoprire se riuscirà a trasmettermi le stesse identiche e bellissime sensazioni con cui mi ha travolto questa storia.
Penso che ci sono letture che vanno affrontate nel momento giusto, non è vero che ogni momento è quello giusto perché capita che abbiamo davvero bisogno di letture leggere quando il nostro umore è giù oppure di quelle più forti quando ci sentiamo in un mood diverso e devo ammettere che questa lettura io l'ho cominciata parecchio titubante perché non era decisamente il momento adatto per cominciarla, stavo quasi pensando di lasciarla perdere e non perchè fosse brutta, ma decisamente forte per me solo che poi sono rimasta così coinvolta dalla storia che è stato impossibile lasciarla andare e alla fine, oltre ad avermi commosso e colpita profondamente, mi ha anche fatto bene.
Il finale soprattutto l'ho trovato veritierio e giusto, quando ci troviamo di fronte a malattie così delicate e particolare non si può dire che va tutto bene e che si risolve tutto come se niente fosse, c'è un'incognita che deve restare tale e ho apprezzato che l'autrice abbia lasciato quel finale così aperto dando la possibilità di speranza senza dubbio, ma anche di un lieto fine che qui avrebbe stonato. Con questo non voglio dire che finisce male, sia chiaro, semplicemente che dona la verità più cruda possibile e mi è piaciuto molto questo suo modo di chiudere una storia che racconta la realtà che ci accompagna ogni 
giorno.


Adam, il nostro protagonista, è una persona fuori dal comune e attraverso la sua voce narrante non solo siamo a pieno contatto con i suoi pensieri ma anche col suo sentirsi strano, diverso eppure normale nella sua anormalità. Soffre di un disturbo che a molti fa paura: la schizofrenia e ci convive nel modo più sereno possibile, almeno ci prova. Sa perfettamente di essere malato, conosce i suoi limiti ed è consapevole di non essere come tutti gli altri e proprio per questo per me i suoi pensieri sono stati 
ancora più toccanti.
Come dicevo prima, pensavo che questa storia non facesse per me non solo per i temi trattati ma perchè emotivamente forte in un periodo per me che non lo è stato recentemente. Temevo di essere troppo coinvolta o rivivere delle sensazioni che vorrei lasciarmi alle spalle, invece leggere questo libro è stata una sorta di terapia d'urto che mi ha aiutato a riflettere su situazioni personali importanti e ringraziare per quello che ho superato. Per quanto la mia situazione e quella di questa storia siano completamente diverse, penso che l'impatto di chi sta accanto è devastante sempre. Adam ha un problema ma in realtà non è l'unico a starci male, la sua famiglia lo segue a ruota, le persone a lui care vivono di riflesso ogni 
cosa e a volte anche in maniera raddoppiata.
La forza di sua madre è una delle cose che mi ha commosso e dato speranza, questa donna non getta mai la spugna. Ama suo figlio incondizionatamente ed è pronta a difenderlo contro tutti e tutti conoscendolo bene e sapendo che in lui c'è del buono. La sua malattia è difficile da interpretare, complicata da comprendere ma fa parte di lui e Adam non ha chiesto di essere così, non è colpa sua e, cosa importantissima, lui sa di non essere come tutti gli altri e per questo accetta di essere aiutato. Vi assicuro che accettare di avere un problema, tendere una mano per essere aiutato non è una cosa da sottovalutare, i veri drammi iniziano quando la persona non accetta e non vuole una mano, lì davvero tutto è difficile e in minima parte il nostro protagonista ha un vantaggio in piìù.
Paul il suo patrigno e l'unico vero padre che abbia mai conosciuto è anche una persona positiva e bellissima, il legame di sangue è irrilevante se poi ci troviamo di fronte una persona che ci accetta per quello che siamo e ci considera speciale. La sua positività, il modo di porsi di Paul sono da esempio per chi invece sceglie di non capire e stare accanto a chi ha solo bisogno di sostegno.
La vita di Adam è complessa, ma quando incontra Maya pensa di poter essere finalmente "normale", si innamora di questa ragazza così esuberante e determinata e per un po' riesce ad illudersi che le cose possano funzionare davvero, ma non possiamo controllare ogni cosa e la schizofrenia di Adam è qualcosa che va oltre la sua voglia di essere un ragazzo come tutti gli altri, ecco perchè quando si scatena in una potenza imprevista tutto va a rotoli.
Tanta tenerezza per questo ragazzo che vuole solo vivere la sua adolscenza. Sarebbe facile dire che nessuno deve voltargli le spalle, ma anche falso perchè come possiamo dire come reagiremmo a una notizia del genere? Certe situazioni bisogna viverle in prima persona per giudicare e capire. Ci sono coloro che sanno essere cattivi, quelli che scappano per paura ma anche coloro che riescono a vedere oltre e quelli sono, a mio parere, i più forti di tutti. Maya è una di queste, lei è una protagonista che dona speranza, che fa riflettere e che ci spinge a comportarci bene per essere alla sua altezza. L'ho ammirata molto e avrei voluto stringerle la mano e dichiararmi fiera di lei per tutto quello che ha fatto.
Secondo me l'autrice è stata bravissima a tracciare una trama per niente banale, attuale e molto delicata ed è riuscita perfettamente ad arrivare al cuore del lettore, almeno con me ha fatto centro alla grande. Tristezza, commozione, sorrisi e speranza questa storia mi ha dato tanto e sono contenta di averla letto. Mi sento e arricchita dopo questa lettura, sono riuscita a guardare certe cose da un'altra prospettiva e 
anche grata di quello che ho perchè a volte le piccole cose rendono più completa la vita di tutti.
Consiglio questa lettura a chi sa di intraprendere un viaggio non facile, a chi è preparato alla diversità e a chi vuole conoscere qualcosa di nuovo.

Valutazione 4/5

                                       


                                                  


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