Pronti per affrontare un'altra ricca, ricchissima settimana?
Io vi aiuto a renderla un pochino migliore grazie al nuovo Review Party di oggi.
Ringrazio la Rizzoli per la copia omaggio.
Trama
È l'estate tra la quinta e la prima media, quella senza compiti.
Ernesto passa le giornate a girovagare con i suoi amici, la Maura e il Cardella, e a misurare il cielo con uno strumento che una bufera di vento gli ha portato in cortile, un cianometro. Meglio tra le nuvole che a casa, d'altronde, dove i suoi genitori ormai litigano in continuazione.
Un pomeriggio, Ernesto e il Cardella trovano in pineta una vecchia valigia che contiene due statuette di legno, uno strano libro e una piccola chiave. I due amici si dividono il bottino, ma al momento di separarsi una forza potente li attira l'uno verso l'altro. Sono le statuette che non vogliono stare lontane. Ma come fanno? Sono magiche? Grazie alla nonna, Ernesto scopre che le statuette, il libro e la chiave sono collegati con la leggenda di due innamorati vissuti nel '700. A quanto pare per ritrovarsi i due innamorati hanno bisogno proprio di lui, di Ernesto detto Quattrocchio. Nel frattempo a casa la situazione peggiora, ed Ernesto vorrebbe tanto far tornare insieme anche i suoi genitori…
Ma è tutto così complicato, come si fa a capire in che modo aiutare gli altri? E aiutare gli altri è sempre la cosa giusta da fare?
Che carine le storie per ragazzi! Che teneri i protagonisti bambini! Li adoro, sarò ripetitiva lo so ma quando si hanno di fronte storie del genere è più forte di me la voglia di leggerli è immediata e questa non fa eccezione.
Ernesto è un ragazzino come tanti che in estate ha tanto di quel tempo libero che alla fine si annoia, ricordate quei momenti? Certo, adesso con quest'orribile pandemia i bambini hanno fin troppo tempo perso ma una volta quel tempo era solo d'estate che non si sapeva come sfruttarlo a causa della chiusura delle scuole e cosa si faceva? Ovviamente si inventano passatempi per scacciare la noia soprattutto se si abita in un posto circondato dal verde ma anche con un mare a disposizione.
E' proprio attraverso una delle sue passeggiate quotidiane che il nostro Ernesto fa una scoperta entusiasmante. Insieme ai suoi amici trovano una valigia dove sono nascoste un libro, una piccola chiave e due statuette. Già da sole questa novità attirebbe l'interesse all'istante, ma quando non si ha altro da fare la curiosità raggiunge le stelle.
Cos'hanno in comune quelle strane statutette? E se quel libro particolare fosse magico? E cosa apre quella chiave? Tante le domande, molte le suppusizioni che portano il nostro protagonista a vivere quella che sarà sicuramente una grande avventura.
Una storia leggera raccontata dal punto di vista di un bambino davvero carina, l'autore è stato bravo a soffermarsi sui suoi pensieri, sulle emozioni di un bambino alle prese con una situazione difficile e delicata in casa sua. I bambini assorbono ogni cosa, anche il cattivo umore, soprattutto le tensioni. Per quanto si tenti di tenerli all'oscuro, di non far trapelare nulla loro riescono a percepire ogni cosa e questo non sempre è un vantaggio. Sebbene tenti di distrarsi, di vivere la sua vita nel migliore dei modi risente parecchio della tensione che si respira a casa, del padre poco presente, dei litigi continui dei genitori e questo lo porta a chiudersi alcune volte. Fortuna che esistono gli amici, sì è vero lo chiamano Quattrocchi ma questo non toglie che sono al suo fianco quando ne ha bisogno e in quest'avventura lo sopportano parecchio anche se all'inizio non sembra per niente.
Il nostro Ernesto è un ragazzo che è impossibile trovare antipatico, lui lo vorresti come amico nella vita di tutti i giorni sempre presente perchè sai che di lui puoi fare affidamento, che la sua lealtà non muta e soprattutto non cambia mai. Una delle sue particolarità è proprio questa: la sua genuinità. Quella è una caratteristica che non dovremmo mai perdere invece spesso non resiste alla crescita, ai mutamenti che la vita ci offre e allora la fretta di crescere non dovrebbe proprio esistere d'altronde perchè aver voglia di diventare grandi quando la bellezza dei piccoli è mille volte più bella?
Una storia semplice e ricca di significato che consiglio a tutti gli appassionati delle letture per ragazzi e per coloro che vogliono approcciarsi a questo genere scegliendo una lettura leggera e senza troppe pretese dove il fattore principale resta comune: quello della semplicità.
Ho idea che su di Ernesto ci sia molto da dire e devo ammettere che all'inizio non avevo capito che ci fosse un prima, adesso sarei curioso di conoscerlo per scoprire qualcosa in più su di lui. Soltanto per questo motivo, per il fatto che mi manca un prima e che mi sembra lasciata a metà la sua storia che la mia valutazione non è alta, ma spero di recuperare presto le mie lacune per tuffarmi ancora una volta nelle storie del nostro bravo protagonista.
Valutazione 3/5
sembra una storia dolce e semplice
RispondiEliminaTanto dolce si!
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