Iniziamo la giornata mattinieri perchè oggi vi parlo di due libri diversi ma belli allo stesso modo.
Ci rileggiamo quindi più tardi per leggere di un'autrice che adoro, mentre adesso vi racconto di una che ho appena conosciuto e che mi è piaciuta tantissimo.
Ringrazio la Sperling per la copia omaggio e a Patrizia In punta di penna per la grafica.
Vi consiglio di continuare a seguire il nostro blogtour per avere un quadro più completo della storia.
Trama
Trama
Cuba, anni Trenta. Dopo la morte dell'amato marito Fernando Fontamara, Eva Morris è costretta a scappare a Roma dalla famiglia del cognato, con i suoi quattro figli.
La convivenza con i parenti italiani si dimostra da subito molto difficile: Giacomo Fontamara, il cognato, è un arrogante fascista, che ha sposato la moglie Ottavia solo per mettere le mani sul biscottificio di proprietà della famiglia di lei, la Forneria Principi. Per colpa della sua gestione disastrosa, l'azienda naviga in cattive acque, così come il rapporto con la moglie e con i suoi tre figli, tra cui la piccola Viola, nata da una relazione clandestina, che Ottavia ha voluto accogliere in casa nella speranza di ricucire il rapporto col marito.
L'arrivo dei cugini da Cuba sconvolge la quotidianità e intreccia irrimediabilmente i destini dei due rami della famiglia, fra una dolorosa scoperta sulla morte di Fernando e la gestione delle lotte operaie alla Forneria. Ma il ricongiungimento porterà con sé anche il rinsaldarsi di legami perduti e la nascita di nuove complicità, soprattutto grazie alle donne della famiglia. Sullo sfondo di un'Italia sempre più prigioniera del fascismo dilagante, toccherà proprio a loro, infatti, prendere in mano il timone e guidare i Fontamara oltre la tempesta.
Una saga familiare costruita davvero benissimo, una storia che ripercorre anni importanti e che ci mostra la difficoltà di crescere e vivere in un periodo storico molto particolare.
Come ho detto prima, è stato il mio primo approccio con Valentina Cebeni e devo dire che il primo impatto è stato ottimo.
Il suo stile scorrevole e immediato è riuscito a coinvolgermi dalla prima all'ultima pagina sebbene il libro non sia per nulla breve.
I persoanggi crescono, sbagliano, si innamorano, soffrono ma prima di tutti restano uniti come nelle migliori famiglie dimostrando che, nonostante la diversità, niente può scindere un legame così indissolubile.
Colpi di scena, vendetta, amore, dolore, tutto si unisce regalano un mix di emozioni davvero forti.
Si nota benissimo quanto l'autrice abbia fatto delle ricerche apposite per parlare di questa storia così travagliata e importante, è palese l'approfondimento storico che c'è dietro e che rende la storia ancora più bella perché niente è stato dato al caso
A cominciare dalla caratterizzazione dei personaggi tutti resi benissimo con i loro pregi e difetti, per poi continuare con l'ambientazione non facile in cui è ambientata la storia.
Sono tempi difficili, le donne erano poco apprezzate o considerate e quando tutti si spostano tutti in Italia le cose non sono per nulla facili. Eva mi è piaciuta molto. Rappresenta lo spirito femminista di cui c'è sempre bisogno soprattutto in periodi storici come questo. Lei non è soltanto una vedova e una madre, ma soprattutto una donna capace di tenere testa a chiunque e giusta per mostrare le cose come stanno perché lei sa farsi ascoltare e diventa ben presto per tutti una figura su cui fare sempre affidamento.
I suoi figli Gabriele, che ho adorato, Diana è stata quella che ho mal sopportato, Myriam e la piccola Clio due dolci ragazzine sono costrette ad abbandonare la terra che amano e in cui sono cresciuti a causa di un vecchio rancore e senza papà Ferdinando a tirare le redini vedono che tutto è stravolto. Uomini al potere come Giacomo, fratello di Ferdinando, rendono tutto più difficile.
Bisogna schierarsi, decidere da che parte stare, capire chi seguire e chi invece lasciar parlare senza seguito e non è facile come sembra.
Bisognerebbe seguire la massa per andare sul sicuro, ma se poi quel pensiero si discosta tanto dal nostro?
Eva ci mostra le prime basi quando prende in mano le redini di una situazione lavorativa, Gabriele lo fa partendo per qualcosa in cui crede e Diana e Myriam si rendono conto con i propri occhi quanto le cose siano cambiate e come loro possano fare la differenza.
In un mondo dove il fascismo, gli ideali e la lotta per la sopravvivenza è all'ordine del giorno, niente deve essere lasciato per scontato, tutto è importante ma bisogna anche saperlo sfruttare. Credo che questo sia un grande insegnamento che ci porta a riflettere.
E' stato bello vedere come una famiglia proveniente da un posto così lontano si adatti bene alla vita italiana con i suoi pregi e difetti, è stato interessante seguire insieme al loro i cambiamenti del mondo che li circonda. Niente era facile eppure nello stesso tempo molte cose erano più semplici, il lettore se ne accorge paragonando alcune cose di un tempo a quelle di oggi.
Un'avventura intensa quella che viviamo insieme alla famiglia Fontamara.
E' il primo libro di una saga quindi termina in un modo che presagisce un seguito e devo ammettere che sono curiosa di scoprirlo perché sono certa tutti abbiano ancora molto da dire a riguardo in primis Eva. Alla fine la vediamo quasi serena ma lei ci ha insegnato che tutto può cambiare, quindi adesso cosa succederà? Spero di leggere presto il seguito per saperne di più, al momento consiglio questo libro a coloro che sono appassionati di famiglie e saghe familiari ma anche a quelli che amano certe trame che si intrecciano a un periodo storico realmente accaduto.
Ci sarebbe ancora tanto da dire, diciamo che questa che vi ho raccontato è solo una piccolissima parte e per questo vi invito non solo a seguire il blogtour, ma soprattutto a leggere una storia sicuramente diversa da tante altre.
ambientazione particolare e interessante
RispondiEliminasi moltissimo
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