Scorrete fino in fondo perchè troverete anche due domande allo scrittore che si è gentilmente reso disponibile per rispondere alle nostre curiosità.
Trama
Partiamo dalla cover, non è bellissima? Secondo me rappresenta in maniera perfetta la storia e per questo merita dei punti in più.
Io penso che nessuno conosca il futuro, che le opportunità possano presentarsi a chiunque in qualsiasi momento, non ci è dato sapere come o quando. Penso anche che le opportunità siano figlie delle azioni, ovvero che derivino da ciò che facciamo. Per questo è importante seguire i propri sogni, perché l’opportunità per aiutarci a raggiungerli potrebbe presentarsi in qualsiasi istante.
Aver pubblicato questo libro è stato il raggiungimento di un traguardo che aspettavo da anni, che non sapevo quando sarebbe arrivato ma lo desideravo. Esserci riuscito mi ha dato più fiducia e forza per buttarmi in ciò che desidero. Sicuramente mi ha aperto le porte per realizzare dei libri futuri, e non nascondo che ci sto già pensando.
Mi piacerebbe scrivere un secondo libro e riuscire a pubblicarlo, magari non un romanzo ma un manuale d’amore. Vorrei scrivere per le donne che si sentono un po’ perse, che hanno sofferto, che hanno bisogno di ritrovarsi, vorrei entrare nei loro pensieri più intimi ed aiutarle a vedere i sentimenti, l’amore, gli uomini e soprattutto loro stesse con occhi diversi.
Vorrei anche organizzarmi per offrire un servizio di scrittura rivolto a chiunque abbia bisogno di scrivere un piccolo pensiero o una lettera. Ci sono molte persone che spesso non sanno da dove iniziare, che vorrebbero esprimere al meglio i loro pensieri e vorrei poterle aiutare.
Ringrazio la Sonzogno per la copia omaggio e Esmeralda viaggi e libri per la grafica.
Trama
Matteo riconoscerebbe quella risata tra mille. Significa una cosa sola: Vanessa è tornata. Per restare? Questo pensiero è odio e speranza insieme, perché lei è sempre stata il punto di incontro di ogni contraddizione. Fragile e forte, triste dietro i sorrisi, irrisolta e trascinante. L’aveva conosciuta per sbaglio, aiutata per tenerezza e amata tantissimo perché era inevitabile restarne incantati. Ma tantissimo a lei non era bastato: se n’era andata un giorno di settembre, portandosi via l’ultimo sole dell’estate, la luce degli infiniti pomeriggi in spiaggia, le serate sul tetto a raccontarsi un sogno per ogni stella che spuntava in cielo. Si era lasciata dietro, quasi per distrazione, un cuore a pezzi. È passato un anno e mezzo da allora e quel cuore è guarito: Matteo si è fidanzato con Irene, una ragazza solida e dolce con cui presto andrà a convivere, ha un lavoro sicuro e non perde più tempo a scarabocchiare sui quaderni, illudendosi di diventare uno scrittore. Ha finalmente progetti concreti, che neppure il ritorno di Vanessa farà vacillare. La lezione l’ha imparata la prima volta: loro non sono destinati a stare insieme, perché due sognatori possono solo ferirsi a vicenda. E allora perché non riescono neppure a stare lontani? Nel suo primo romanzo, Alessandro Trolese, autore emergente premiato dalla community di Instagram, ci racconta una storia densa e travolgente, insegnandoci che a volte amare significa scoprire nell’altro il lato più vulnerabile e puro di noi stessi.Se dovessi usare un solo aggettivo per descrivere questa storia scegliere delicato perchè questa storia lo è davvero. Come primo libro credo che l'autore abbia saputo trasmettere in maniera efficace il significato di amore vero, quello che supera ogni cosa.
Partiamo dalla cover, non è bellissima? Secondo me rappresenta in maniera perfetta la storia e per questo merita dei punti in più.
L'amore che traspare tra queste pagine rende la lettura ancora più emozionante perchè è evidente quanto sentimento c'è dietro ogni parola.
Matteo è la voce narrante, un protagonista che è impossibile non apprezzare. Gentile, generoso lui è una di quelle persone che non farebbe mai un torto a qualcuno, piuttosto si prende la colpa e cerca di rimediare agli errori.
Quando conosce Vanessa è ancora giovane e si sente subito attirato da quella ragazza piena di misteri eppure così travolgente. Si incontrano per caso e tra loro si crea un rapporto particolare che nessuno dei due definisce amore perchè alcune volte non si ha bisogno di etichettare qualsiasi cosa, esiste e basta. Vivono quei momenti insieme senza pensare realmente al futuro anche perchè Vanessa ha molta confusione e Matteo non sa come interpretare quello che sente per questa ragazza così sfuggente ma che lo fa sentire completo quando sono vicino.
Poi quel legame così puro che stava nasconde subisce un taglio netto e Matteo cerca di non sprofondare in quella tristezza che lo avvolge dopo la partenza di Vanessa e così conosce Irene.
Con lei sente che può di nuovo star bene o almeno lo pensa fino a quando Vanessa torna improvvisamente nella sua vita.
Cosa fare adesso? Riallacciare i vecchi rapporti con il primo amore o pensare alla stabilità di quello nuovo?
Come sapete non amo molto i triangoli amorosi e per un attimo avevo paura che questo potesse essere uno dei soliti libri in cui il protagonista è indeciso fino alla fine, ma per fortuna non è stato così. Anche se non lo ammette a se stesso Matteo sa benissimo cosa vuole e l'insicurezza di certo non fa parte di lui anche se ci metterà un po' a capirlo.
Trovo la sua scelta finale l'unica che potesse fare, quella più giusta e realistica perchè l'amore è anche questo, quello che ti prende alla sprovvista e non ti lascia possibilità di scelta. Questa storia infatti, secondo me, dimostra che non siamo noi a scegliere l'amore ma è questo sentimento che ti cattura nella tua rete e non puoi fare niente se non accoglierlo a braccia aperte.
Mi è piaciuta anche l'ambientazione, dà un senso di serenità come se i luoghi in cui vivono Matteo e Vanessa fossero reali e il lettore - o almeno a me è successo - si trova proprio lì con loro a respirare la stessa aria e vivere con loro quelle vicende che poi toccano nel profondo.
Non è però un romanzo che parla solo d'amore, ma anche di scelte, di futuro, di certezze e di come a volte è complicato e difficile scegliere la nostra strada.
Spesso è facile scegliere quella già stabilita, quella più facile ma non è detto che sia quella giusta anzi a volte è proprio il contrario. Matteo non ha ancora le idee chiare, eppure sembra che tutto sia già stato deciso senza il suo consenso, ecco perché a un certo punto si sente oppresso da qualcosa più grande di lui.
A quanti è capitato? Forse molti, forse pochi ma la storia di Matteo può aiutarvi a capire che nessuno ha il diritto di decidere al nostro posto quando la vita è la nostra, siamo noi gli unici artefici del nostro futuro e come tali dobbiamo avere la possibilità di poter scegliere.
Decidere di seguire i propri sogni percorrendo quindi la strada più tortuosa e ricca di salite è anche un atto di coraggio ed è stato vedere come Matteo alla fine abbia deciso di percorrerlo. Sarà sicuramente una strada meno dritta e semplice, ma sicuramente i risultati alla fine saranno mille volte più soddisfacenti.
E' un libro quindi che mi ha dato molto di riflettere e che, sono sicura farà lo stesso anche per voi.
La conclusione finale è assolutamente positiva ancor di più visto che è un esordio e non è scontato che un libro vada bene al primo colpo invece devo fare i complimenti all'autore per aver raccontato una storia così realistica e bella.
Valutazione 4/5
E adesso come anticipato all'inizio ecco le mie domande ad Alessandro Trolese
Nei ringraziamenti parli dei sogni che si realizzano se aspettiamo il momento giusto, pensi che questo libro ti abbia spianato la strada per realizzarne altri?
Io penso che nessuno conosca il futuro, che le opportunità possano presentarsi a chiunque in qualsiasi momento, non ci è dato sapere come o quando. Penso anche che le opportunità siano figlie delle azioni, ovvero che derivino da ciò che facciamo. Per questo è importante seguire i propri sogni, perché l’opportunità per aiutarci a raggiungerli potrebbe presentarsi in qualsiasi istante.
Aver pubblicato questo libro è stato il raggiungimento di un traguardo che aspettavo da anni, che non sapevo quando sarebbe arrivato ma lo desideravo. Esserci riuscito mi ha dato più fiducia e forza per buttarmi in ciò che desidero. Sicuramente mi ha aperto le porte per realizzare dei libri futuri, e non nascondo che ci sto già pensando.
Ci puoi parlare dei progetti futuri?
Mi piacerebbe scrivere un secondo libro e riuscire a pubblicarlo, magari non un romanzo ma un manuale d’amore. Vorrei scrivere per le donne che si sentono un po’ perse, che hanno sofferto, che hanno bisogno di ritrovarsi, vorrei entrare nei loro pensieri più intimi ed aiutarle a vedere i sentimenti, l’amore, gli uomini e soprattutto loro stesse con occhi diversi.
Vorrei anche organizzarmi per offrire un servizio di scrittura rivolto a chiunque abbia bisogno di scrivere un piccolo pensiero o una lettera. Ci sono molte persone che spesso non sanno da dove iniziare, che vorrebbero esprimere al meglio i loro pensieri e vorrei poterle aiutare.
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