Si conclude oggi il blogtour dedicato a un libro che mi è piaciuto tanto, un libro che mi ha fatto piacere leggere partecipando a questo Blogtour.
Ringrazio la Harper Collins per la copia omaggio.
Trama
1943. Per gli ebrei italiani la situazione si fa di giorno in giorno più difficile e pericolosa. I nazisti hanno occupato gran parte del paese, e il rischio di essere imprigionati e deportati è sempre più concreto. Per Antonia Mazin, ormai, l’unica speranza di sopravvivere è lasciare la città e i genitori, cambiare nome e rifugiarsi in campagna insieme a un uomo che conosce appena, Niccolò Gerardi.
Nico studiava per diventare prete prima che le circostanze lo costringessero a lasciare il seminario, ma un idealista dall’animo puro come lui non può assistere passivamente ciò che fascisti e nazisti stanno facendo, e per portare Nina al sicuro nella fattoria della sua famiglia accetta di fingere che lei sia la sua sposa.
Ma la vita in campagna non è semplice per una ragazza di città come lei, che sognava di diventare medico come suo padre: i vicini faticano ad accettare quella sconosciuta dolce e istruita, e quel che è peggio la loro diffidenza è condivisa da un ufficiale nazista che nutre sentimenti di vendetta nei confronti di Nico.
Per i due giovani, il passo dalla finzione alla realtà è breve, i loro sentimenti diventano a poco a poco più profondi e in breve i due ragazzi si scoprono innamorati. E iniziano a temere che prima o poi qualcosa, o qualcuno, finirà per separarli…
Avevo conosciuto Jennifer Robson con Le ricamatrici della regina (cliccare sul titolo per la recensione) e mi aveva colpita il suo stile così accurato e attento ai dettagli. In questo libro però ha messo anche di
più e mi ha del tutto conquistata.
Quando si parla di guerra, di un passato realmente accaduto e quando si parla della realtà non posso che restare sempre delusa dalla brutalità umana, dalla cattiveria che c'è stata e che rappresenta la nostra storia. Sono passati anni da allora è vero, ma il motivo per cui c'era tanta crudeltà mi è ancora sconosciuta. Le persone fortunate che possono dire di essere sopravvissute a tanto dolore sanno davvero cosa voglia dire essere arrivati a un passo dalla morte e solo per questo vanno rispettate.
Mi è piaciuto come l'autrice abbia svolto un lavoro storico non indifferente, avendo cura non solo della storia principale ma dell'ambientazione in cui regnava ogni cosa. C'è cura nei dettagli, nei movimenti e sembra quasi di respirare quell'aria di paura e di atrocità.
La voce narrante è Nina. Dico sempre che mi piace avere il doppio pov narrativo e anche qui mi sarebbe piaciuto leggere quello di Nico, tuttavia non sono stata del tutto disturbata da questa scelta perchè Nina è riuscita a coinvolgermi in maniera totale e tutto è diventato più facile.
Nina è una ragazza ebrea che vive in un periodo storico dove soltanto affermando di credere in una religione si veniva bannate e considerate merce avariata. Spronata dal padre, fugge da Venezia e si lascia aiutare da una persona che non conosce ma su cui Padre Bernardo mette una buona parola: lui è Nico e sarà per loro l'inizio di una nuova avventura.
Nina, com'è giusto che sia, all'inizio diffida di quest'uomo gentile. Lui la aiuta senza chiedere niente in cambio, la fa vivere a casa sua come fossero sposati anche se in realtà non la sfiora mai con un dito. E' premuroso, attento e soprattutto la tiene al sicuro. Lentamente Nina comincia a fidarsi ciecamente di lui, si rende conto che Nico è un uomo gentile con un cuore enorme e finisce per innamorarsi davvero di lui trasformando quella finzione in autentica realtà.
Il nemico però è ancora in agguato sotto le vesti di un ufficiale orribile che credendo negli ideali sbagliati darà del filo da torcere alla povera coppia soltanto perchè il segreto di Nina diventa pesante da sopportare e stavolta non sarà solo lei a farne le spese ma l'intera famiglia di Nico che adesso è diventata anche la sua.
La storia è commovente, straziante in alcuni punti, ecco perchè dicevo che sembrava essere lì con loro a soffrire tanta cattiveria gratuita soltanto perchè si apparteneva a una religione sbagliata. Quanti ebrei sono stati massacrati, uccisi e derubati di tutto nonostante fossero brave persone, che tristezza davvero e lo è ancora di più pensare che non è niente di finto, perchè tutto quello che Nina e Nico sopportano è reale e proprio per questo fa più male.
Penso che l'autrice sia stata bravissima a trasmettere quella sensazione di impotenza, di paura che provavano quelle persone in bilico tra la vita e la morte, ma è stata alttettanto brava a dare speranza, a credere che non tutti erano ufficiali fedeli a un uomo pazzo, ma esistevano persone buone che nel loro piccolo facevano la differenza. E' davvero grazie a queste persone che l'animo umano non è stato del tutto contaminato, una di queste è Nico, ma dopo di lui viene la sua grande famiglia.
Lavoratori, semplici e umili loro chiedono solo di vivere in pace. Sono personaggi splendidi, li ho adorati tutti anche quando sembravano essere troppo sulle loro, persone così non è facile trovarli e Nina è stata fortunata a incontrarli, ecco perchè non esita a fare qualsiasi cosa pur di salvarli.
Ho forse usato troppe volte l'aggettivo coinvolgente ma, credetemi, è davvero quello che si prova a leggere questa storia. Impossile restare indenni a tutto questo.
Le pagine scorrevano veloci e nemmeno me ne sono accorta, le leggevo come un assetato beve senza rendersene conto. In alcuni punti lascia anche col fiato sospeso perchè temi possa succedere il peggio da un momento all'altro e poi finalmente sei sollevata perchè almeno c'è una fine degna di questo nome, una fine che non cancellerà la cattiveria ma almeno donerà un po' di sospiri felici perchè qualcuno almeno ce l'ha fatta. Qualcuno potrà raccontare di essere sopravvissuto e di essere diventato più forte. Nina e Nico cambiano molto durante questo periodo, ma non perdono la loro bontà. Diventano soltanto più consapevoli delle piccole cose, del loro amore e di quanto sia bello essere finalmente liberi. Sono due personaggi molto belli, positivi fino alla fine, due persone che vorresti avere come amico perchè sai che non ti tradirebbero mai.
Ammetto che all'inizio pensavo si puntasse più l'attenzione sulla questione spiritualità visto che nella trama si accenna all'essere prete di Nico, ma vi assicuro che in realtà c'è molto altro quindi se per caso state storcendo il naso vi tranquillizzo, niente di strano: solo tanto amore.
Consiglio questa lettura a chi cerca qualcosa di vero, per niente leggero e che arriva dritto al cuore.
Valutazione 4/5
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