Oggi esce un libro particolare e dai grandi spunti di riflessione e io partecipo con piacere al Review Party.
Ringrazio la Garzanti per la copia omaggio.
Trama
Pierre è un uomo di successo. La sua azienda, Happy Croissants, produce dolci venduti in tutto il mondo e aiuta le persone a cominciare la giornata con il sorriso. Pierre, invece, non sorride da molto. Non sa più cosa sia la felicità. Tutto, intorno, gli appare grigio, persino il poco tempo che passa con la famiglia. Fino al giorno in cui si ferma per caso a un chiosco. E proprio lì succede qualcosa che cambia il suo futuro. L’anziano venditore gli fa una proposta: assaggiare una colazione capace di migliorare la vita. Pierre se ne intende di brioche, e non crede alle parole dell’uomo. Eppure, ogni giorno ritorna al negozio e ascolta i consigli dell’ambulante; per esempio che nella vita c’è un’unica occasione e non va sprecata lamentandosi; o che il fallimento non è un errore, ma la strada per diventare chi si vuole essere; o ancora che non bisogna dare per scontato chi abbiamo accanto, perché è in loro che troviamo la forza di affrontare gli ostacoli. Mattina dopo mattina, Pierre prova a mettere in pratica questi insegnamenti e sente qualcosa risvegliarsi dentro di sé. Il sorriso che per lui era solo la forma dei croissant prodotti dalla sua azienda diventa parte delle sue giornate. Perché dare una svolta alla propria esistenza non solo è possibile, ma è un dovere. Il sole, il suono dell’acqua che scorre, l’odore della pioggia, il frusciare del vento, l’amore, l’amicizia sono un regalo che necessita di cure. Rendere grazie per le piccole cose è il primo passo per godersi appieno le gioie più immense. Il romanzo che ha convinto i lettori e i librai francesi. Una storia che tocca chi di noi è imprigionato in giornate che si ripetono sempre uguali, senza più provare grandi emozioni. Il cambiamento è possibile, tornare a ridere è davvero possibile. Ci vuole impegno, ci vogliono dei piccoli segreti, ma nulla che una buona storia non possa far accadere.
La cover e la trama mi hanno ispirata subito, mi piacciono le storie dove si impara sempre qualcosa e questa è proprio da esempio per molti.
Come dicevo prima, questa è una lettura che porta a moltissimi spunti di riflesisone. Ci fa pensare a quanto diamo per scontato le piccole cose, a come siamo sempre affaccendati a correre in continuazione senza mai goderci nulla, ci fa ragionare su quanto la vita sia una sola e dobbiamo viverla intensamente in ogni suo momento.
Pierre è il protagonista di questa storia, un uomo che ha praticamente tutto dalla vita: successo, soldi, una bella famiglia, affari che proseguono a gonfie vele. Non potrebbe desiderare nulla di più perchè, dal punto di vista materiale, non gli manca nulla.
Un giorno incontra per caso un venditore ambulante di caffè e la sua vita cambia radicalmente. Quell'uomo di una certa età, che parla per enigmi, che gli fa assaggiare il caffè più buono del mondo lo porta a rivedere le sue priorità.
Parlare con lui lo spinge a farsi delle domande, a credere che la felicità ottenuta con i soldi sia soltanto una piccola parte della propria vita, perchè lui ha una moglie e un figlio che non vede mai e ha perso la genuinità di una volta mentre creava croissant per il mondo.
E' un pasticcere però adesso è soltanto un uomo d'affari e gli manca quella bellezza che c'era all'inizio così decide di cambiare.
Una storia che può apparire scontata, forse anche surreale, ma che invece ci spinge a crederci davvero che le cose possono cambiare se lo vogliamo. Il detto che i soldi non portano la felicità si adatta perfettamente a questa lettura, certo aiutano parecchio ma nella vita ci sono anche tante altre cose, piccole grandi cose che la rendono più bella, più sincera.
Pierre credeva di essere felice, ma quando hai tanto successo, tanti soldi da non sapere cosa fartene a cosa servono se non hai nessuno con cui condividerli? A cosa serve lavorare sempre senza avere un momento solo per te? A cosa serve guadagnare e non goderti tuo figlio e tua moglie?
Sembrano domande banali, ma che invece rappresentano la quotidianità del mondo di oggi. Siamo così affaccendati a guardare il futuro, a pensare a quello che accadrà che non ci concentriamo su quello che abbiamo adesso e questo è davvero tanto su cui riflettere.
La scelta di Pierre è decisa, pazza anche ma lui ci mette il cuore e riesce nel suo intento e questo è un comportamento di sana speranza da prendere in considerazione perchè ci porta a pensare che può succedere, magari non sempre, ma può succedere che tutto cambi. Forse è un pensiero ottimistico, ma d'altronde vivere la vita con pessimismo non aiuta nessuno non credete?
Una lettura diversa, particolare ma che si legge in un soffio e che aiuta a pensare solo alle cose belle.
Valutazione 3/5
bella la cover e il titolo, non credo però faccia per me
RispondiEliminaNo penso anch'io, stavolta passa
Elimina