martedì 19 aprile 2022

Recensione: Il mio grido è come un tuono di Mildred D. Taylor

Ciao a tutti amici lettori.
Oggi vi faccio viaggiare nel tempo e in luoghi lontani: pronti a salpare verso il Mississipi e gli anni Trenta?

Ringrazio la Mondadori Ragazzi per la copia omaggio.


Trama

La vita non è semplice, in una piccola cittadina del Mississippi, se sono gli anni Trenta e la tua pelle è nera. Lo sanno bene Cassie Logan e i suoi fratelli, che tutte le mattine devono farsi un'ora a piedi per raggiungere la scuola, schivando l'autobus dei ragazzi bianchi che li schizza di fango mentre sfreccia veloce sulla strada. E una volta arrivati in classe, i soli libri che possono sperare di usare sono quelli logori, scartati dalle scuole dei bianchi; al negozio vengono serviti per ultimi, e se protestano nessuno li difende. Ogni giorno è una continua lotta contro le umiliazioni e i soprusi, e quando cala il sole voci terribili sugli "uomini della notte" turbano il sonno di Cassie e dei suoi fratelli... La situazione precipita quando la mamma viene licenziata e i loro preziosi terreni, fonte di indipendenza e libertà, vengono messi in serio pericolo. Ma la famiglia Logan è coraggiosa, e il loro cuore è grande: non si arrenderanno finché non verrà fatta giustizia. Nella traduzione di Beatrice Masini, una storia commovente, sempre attuale, sull'importanza di lottare per un mondo migliore, facendo valere i propri diritti contro ogni pregiudizio.

Toccante, coinvolgente, commovente: ecco i tre aggettivi per descrivere questa storia che mi ha profondamente colpito.
Ho letto con attenzione le note dell'autrice, della traduttrice e la prefazione e, credetemi, che sono da leggere tutto perché danno quel qualcosa in più a una storia che merita davvero tantissimo e che aiuta a porci delle domande importante su cosa siamo stati e su come a volte l'ignoranza porti a dei danni irreparabili.
La voce narrante è Cassie Logan, una ragazzina che vive con i suoi fratelli e sorelli in una grande piantagione coni genitori e la nonna paterna. E' una famiglia bellissima che si supporta l'uno con l'altra quando ce n'è bisogno, sono dei gran lavoratori ma una cosa li distingue dalle famiglie di tanti altri: hanno la pelle scura.
Nonostante la schiavità sia stata abolita da tempo, c'è ancora tanta tantissima ignoranza che regna nella piccola cittadina e i figli dei bianchi si sentono in diritto di disprezzare quelli di colore perchè considerati inferiori. Non conta la bontà, il buon lavoro e il fatto che queste persone non diano fastidio a nessuno, il solo fatto di essere di colore li spinge al gradino più basso della società e comporta che tutti i "grandi signori" bianchi li trattino quasi con disgusto.
Ingiusto? Sbagliato? Assolutamente sì, ma era così che andavano le cose ed era difficile far cambiare idea a condizioni radicate in una mentalità così ristretta.
Cassie con i suoi fratelli comincia a vedere tante differenze, non se ne spiega la ragione e non riesce a comprendere come loro debbano avere i libri peggiori, non abbiano diritto a un autobus per la scuola e siano sempre trattati come insignificanti. Il suo temperamento la porta a ribellarsi anche con i suoi simili che non si lamentano di questa posizione di svantaggio ingiustificato, almeno fino a che non si rende conto che il mondo in cui vive è tutto sbagliato e che per difendersi a volte è meglio fare un passo indietro.


E' una storia semplice perchè creata per un pubblico giovane, tuttavia è toccante per la sua cruda realtà. Non gira intorno alle cose, l'autrice va dritta al punto narrando l'impotenza di fronte alle ingiustizie anche da coloro che in realtà non hanno fatto nulla di male a parte essere nati con un colore diverso.
Mentre leggevo mi sono sentita così arrabbiata per certe dinamiche che sono successe davvero, perchè comunque si parla di realtà vissuta e, forse, per questo fa più male.
Attraverso gli occhi di Cassie, ma anche dei suoi fratellini vediamo come abbia cominciato a vedere un mondo diverso al di fuori della sua calda famiglia perchè lì fuori il trattamento non è allo stesso livello.
Mi è piaciuto come l'autrice sia riuscita a descrivere così bene una storia così profonda mettendo in mostra i difetti e le assurde convinzioni dei bianchi senza però intaccare il carattere buono di questa famiglia.
Ho amato i genitori e l'insegnamento che sono riusciti a dare ai loo figli senza farli crescere nell'odio, ma spiegando soltanto con chiarezza come stavano le cose. Avrebbero potuto inculcare tanta cattiveria, vendetta e invece sono rimasti fedeli ai loro ideali di lealtà e questo non è da tutti, ma dimostra quanto siano superiori a tutti quei ricconi che invece non hanno cuore.
Ho apprezzato anche il finale un po' agrodolce, ma che mette in luce la situazione attuale, quella in cui la vita non è sempre giusta con le persone giuste. Ci si chiede perchè di tanta crudeltà, ci si chiede per quale assurdo motivo certe persone non guardino oltre, ma nello stesso tempo si pensa che tutto abbia uno scopo.
Mi sono affezionata a tutti i personaggi, alcuni mi hanno strappato anche dei sorrisi come Christopher, ma anche Ometto, Stacey, Mr Morrison., Nonna Logan, tutti sono riusciti in breve a conquistare un posto speciale perchè da questa famiglia abbiamo tanto da imparare, tanto su cui riflettere e tanto da ricordare.
Lo consiglio a chi cerca qualcosa di vero ma raccontanto con semplicità e a chi sceglie di non dimenticare.

Valutazione 4/5

                             

                                              

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