mercoledì 4 maggio 2022

Recensione: Era solo un selfie di Cristina Obber

Ciao a tutti amici lettori.
Oggi vi parlo di un libro molto bello che parla di argomenti attuali e importanti.

Ringrazio Battello a Vapore per la copia omaggio.


Trama

Anita è l'unica ragazza della squadra di pallanuoto del suo paese, è appena diventata capitana ed è innamoratissima di un suo compagno di allenamento. Quando è da solo con lei, Ste è dolcissimo, ma cambia appena si ritrova con gli altri maschi della squadra.
Un giorno Anita si scatta una foto con altre ragazze davanti allo specchio dello spogliatoio e da quel momento, apparentemente insignificante, tutto comincia a cambiare.

Sto riscoprendo una vera e propria passione per i libri per ragazzi. Li avevo sempre letti, ma ultimamente c'è stata una full immersion che mi sta rendendo davvero soddisfatta perchè ogni volta mi sento più arricchita e più desiderosa di consigliare a tutti questo genere di letture che catturano e insegnano tanto.
La storia di Anita e della sua amica Clara mi ha colpito molto e penso che sia una di quelle storie che va lette non solo dai giovanissimi, ma anche dai genitori che hanno figli adolscenti perchè in questo modo possono capire tante cose che in quella fase è difficile comprendere appieno.
Inutile girarci intorno l'adolescenza è uno dei percorsi più delicati, complicati e difficili che tutti abbiamo attraversato, ma al giorno d'oggi è ancora peggio perchè ci sono altri numerosi fattori da considerare: prima di tutto la tecnologia.
I social sono un'arma a doppio taglio, l'ho sempre pensato e nel mondo degli adolescenti ancora di più. Restarne fuori ti fa sentire un emarginato, ma esserci troppo dentro provoca delle conseguenze inaccettabili e a volte anche disastrose.
Ne sa qualcosa la nostra protagonista. Anita, quando vede un selfie visto da troppe persone, un selfie che non doveva essere visto ovunque e se le cose sembrano risolversi abbastanza in fretta anche se con qualche perplessità, le cose diventano pericolose quando un video completamente privato fa il giro di persone che non avrebbero dovuto nemmeno vederlo.



Con delicatezza, ma anche schietta verità l'autrice è riuscita ad affrontare un tema importante e attuale. Secondo me questo dovrebbe essere da monito per molti ragazzi, per tanti genitori e anche per gli educatori perchè il mondo degli adolescenti va compreso, capito e non è mai sempre lo stesso.
Mi ha suscitato tanta tenerezza Anita. La sua ingenuità, la voglia di essere amata dimostrano come la vulnerabilità può essere messa a rischio se si commettono passi falsi, ma tante cose a quell'età non le capiamo davvero, ci illudiamo di essere adulti, di poter camminare da soli, ma in realtà siamo appena all'inizio di una strada molto ardua che non è per niente facile da percorrere.
Per fortuna lei non era sola, al suo fianco Clara, la sua migliore amica, la famiglia e gli amici quelli leali sono riusciti a farla emergere da quel buco in cui precipitata senza paracadute. 
Intensa e profonda questa è storia solo apparentemente leggera, nasconde invece molto altro e per questo l'ho apprezzata tanto. Sono sicura che farà riflettere grandi e meno grandi, farà pensare, farà scoprire tante cose ma soprattutto imparerà a comprendere ciò che sembra ovvio e scontato, ma che deve essere ricordato: sbagliando si impara.
Consiglio questa lettura a chi cerca argomenti seri e importanti affrontati con un linguaggio semplice e di grande impatto. A chi ama le storie per ragazzi e a chi vuole capirli un po' di più.

Valutazione 4/5

                                

                                                      

Nessun commento:

Posta un commento