Oggi vi parlo di un libro tutto italiano come ambientazione e come nuova penna.
Ringrazio l'autrice per la copia omaggio.
Trama
Trama
Amina si è trasferita in Toscana dall’Egitto per sfuggire al pregiudizio e all’ostilità crescente nella sua terra d’origine. Fin dalla notte dei tempi, le donne della sua famiglia si tramandano di generazione in generazione la conoscenza di piante medicinali e arti magiche: sono streghe buone, ma pur sempre streghe. Per continuare a coltivare la sua passione per le piante medicinali, trova un impiego in un’azienda agricola della Maremma, dove la sua strada si incrocia con quella di Vanni: tra i due l’attrazione è immediata, eppure entrambi sembrano portarsi dentro un fardello che gli impedisce di aprirsi completamente e lasciarsi andare tra le braccia dell’altro. Ma il passato non è l’unico ostacolo per Amina, che anche nella sua nuova terra trova pregiudizi, ostilità e la minaccia di una strega locale che non ha intenzione di accoglierla nel suo territorio.
La storia di Amina è la storia di una ragazza prima e di una donna poi, decisa contro ogni pregiudizio, a coltivare la sua vera natura e le sue passioni, facendole diventare l’essenza della sua storia.
Ho ormai chiuso da tempo le richieste di recensioni da autrici che non conosco, un po' a causa del poco tempo a disposizione e un po' perchè ho ricevuto parecchie delusioni. Quando però Margherita mi ha contattata per leggere il suo nuovo libro ho deciso che potevo darle una possibilità perchè abbiamo parlato anche su Instagram di letture in comune, lei è stata una lettrice del mio ultimo libro e poi questa trama mi ispirava.
Margherita ha uno stile molto semplice, scorrevole, tanto che non appena ho iniziato la storia l'ho praticamente divorata curiosa di scoprire come sarebbe andata a finire.
Mi sono sentita subito parte della trama, della storia e della protagonista perchè Amina riesce subito a coinvolgerti con la sua dolcezza e il suo modo genuino di approcciarsi agli altri.
Nonostante sia ormai diventata fan assoluta della prima persona disdegnando la terza se non per storici o regency, stavolta la scelta dell'autrice di adottare la terza persona non mi è dispiaciuta.
Mi ha permesso invece di avere una visione più completa dell'intera vicenda e penso che casi come questi dimostrano che esistono le eccezioni, che quando una scrittrice scrive bene conta davvero poco il tempo presente o passato con cui si decide di narrare una storia.
Amina è una giovane donna che ha deciso di lasciarsi il passato alle spalle accettando un lavoro in un posto isolato e completamente immerso nel verde. L'inizio turbolento con il suo nuovo capo, Vanni, non la farà cominicare col piede giusto ma ben presto sarà capace di dimostrare a se stessa e tutti gli altri non solo di essere competente, ma addirittura indispensabile.
Si adatta facilmente alla vita dura della campagna, entra in sintonia con gli addetti ai lavori e anche col piccolo nipotino del padrone e ben presto quella che era iniziata come un'antipatia istantanea diventa qualcosa di più.
Mi è piaciuto molto il lento e graduale avvicinamento tra i due, adoro le storie in cui i sentimenti sono messi in primo piano senza che l'attrazione fisica prenda il sopravvento, ormai lo sapete che apprezzo più queste storie vecchio stile anche se mi fa apparire una bigotta con tutti gli spicy che si vedono in giro, motivo per cui ho apprezzato ancora di più il lavoro dell'autrice che si nutre di emozioni vere e sincere.
Ho adorato l'ambientazione toscana e questa sorta di famiglia allargata che si crea in questi luoghi che sarebbe bellissimo visitare dal vivo.
Sebbene la narrazione veda più Amina come voce, ho apprezzato che l'attenzione fosse spostata anche su Vanni su cui è stato interessante scoprirne piano piano le doti perché lui è il classico orso buono che abbaia ma non morde.
Sono molto dolci insieme, davvero carini e posso dire di aver fatto il tifo per loro fin dall'inizio.
Una lettura quindi che è stato un piacere scoprire, che mi ha regalato molti sorrisi e una bella dose di serenità a libro concluso perchè ci aiuta a pensare a come la vita possa essere imprevedibile e si conquisti l'amore anche quando non te l'aspetti.
C'è persino un epilogo finale cosa che io adoro in maniera assoluta lo sapete bene quindi cosa volere di più? Sembra tutto perfetto, ebbene ho un piccolo appunto. Piccolo perchè è soltanto un mio pensiero personale e dopo tanti libri letti sono abbastanza esigente me ne rendo conto.
Secondo me la faccenda delle streghe, delle origini di Amina è molto orginale ma è poco approfondita. Mi sarebbe piaciuto o che fosse la stessa protagonista a raccontare qualcosa di più o conoscere le vicende attraverso flashback, è come se mi mancasse un pezzo fondamentale per permettermi di inserire la stregoneria in questa storia che invece rappresenta un fulcro molto importante.
Come dicevo è ovviamente pensiero mio, la storia è scritta benissimo e sarà un piacere leggerla in una nuovo libro.
Penso che possa piacere a chiunque come me apprezzi le storie semplici dove si scoprono man mano le carte e dove sentimento e colpi di scena donano quel mix sorprendente di complicità.
Valutazione 4/5
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