Rieccomi amici lettori.
Sono tornata per parlare di un libro molto particolare che ho davvero apprezzato tanto.
Ringrazio la Libreria Pienogiorno per la copia omaggio.
Trama
La cosa che mi ha colpito più di tutte è stata che non è totalmente romanzata, ma che c'è tanta verità in queste pagine. Leggendo le note finali dell'autrice si scopre quanto poco sappiamo di certe culture ed è stato ancora più bello scoprirle e conoscere la bellezza e, nello stesso tempo, la tristezza di certi luoghi lontani dove, purtroppo, l'ignoranza regnava sovrana.
Trama
Cussy Mary Carter ha diciannove anni, è intelligente, indipendente, con un’insaziabile sete di sapere. E ha la pelle blu: ultima testimone di un Popolo, realmente esistito, che superstizioni e maldicenze hanno segregato nelle zone più impervie dei monti Appalachi.Se dovessi usare un solo aggettivo per descrivere questa lettura userei: sorprendente.
Nei giorni più difficili, cerca conforto nel suo cuscino come da una carezza. Ne ha ricavato la federa dal vestito che sua madre le aveva cucito quando era bambina. Diceva che il blu della stoffa avrebbe fatto sembrare la sua pelle più bianca; un po’ meno colorata, almeno.
Con sua madre tutto sembrava più leggero, anche gli sguardi feroci della gente, anche l’isolamento in cui la sua famiglia deve vivere a causa di una rara alterazione genetica che rende l’epidermide di un blu cielo, pronto a scurirsi a ogni emozione. Ma Cussy, detta Bluette, non ha ereditato dai suoi avi solo il suo colore. Sa leggere, cosa rara su quei monti negli anni Trenta della Grande Depressione, e ancor più per una donna. È orgogliosa, determinata, e curiosa di imparare ogni cosa. Per questo è stata subito entusiasta di aderire all’innovativo progetto che Eleanor Roosevelt ha istituito per diffondere la lettura. A dorso di un mulo, il suo compito è portare libri e giornali nelle zone più remote e disagiate. Non solo un impiego, di più: una missione, perché per molti quelli sono gli unici spiragli di luce in una vita di lotta e sopraffazione. Nonostante crudeli pregiudizi, nonostante suo padre, che pure la ama profondamente, per proteggerla cerchi di affibbiarle un marito qualsiasi, nonostante il fanatico predicatore Frazier le dia la caccia per purificarla a forza dal suo peccato blu, Cussy non smette di bramare e difendere la libertà che la cultura e il suo lavoro le danno. E nemmeno di combattere per il suo riscatto, la sua indipendenza, il vero amore che sente di meritare.
La cosa che mi ha colpito più di tutte è stata che non è totalmente romanzata, ma che c'è tanta verità in queste pagine. Leggendo le note finali dell'autrice si scopre quanto poco sappiamo di certe culture ed è stato ancora più bello scoprirle e conoscere la bellezza e, nello stesso tempo, la tristezza di certi luoghi lontani dove, purtroppo, l'ignoranza regnava sovrana.
Abbiamo Cussy detta Bluette a causa del colore della pelle. Sì, perchè lei ha la pelle blu e come spesso capita quando si ha di fronte qualcuno di così diverso ecco che iniziano i pregiudizi e l'emarginazione.
Cussy vive con suo padre e cerca di non pensare a come la trattano gli altri, a come le madri nascondano i bambini alla sua vista come se fosse contagiosa perchè il suo lavoro le dona soddisfazioni che vanno altro. Ereditando la passione per la lettura dalla madre che non c'è più, Cussy porta i libri alle persone che non possono permetterselo macinado chilometri e chilometri con la sua mula per donare un po' di allegria alle famiglie bisognose.
Il padre non è del tutto d'accordo che svolga un lavoro così pericoloso che la tiene occupata tutto il giorno e decide che deve sposarsi perchè soltanto un uomo può tenerla al sicuro quando lui non ci sarà più e sebbene Cussy non voglia, le cose cominciano a diventare sempre più complicata per una donna blu che vive in una popolazione dove è spesso additata come quella strana.
Ma come mai ha il colore di questa pelle? So che state immaginando a una grande puffetta perchè è quello che ho fatto anch'io mentre c'era la descrizione iniziale di questa ragazza, ma in realtà si tratta di una vera e propria malattia che esiste davvero nonostante la sua rarità. Ammetto di aver letto con grande interesse qualcosa di cui non immaginavo nemmeno l'esistenza.
A prescindere dalla malattia comunque si parla comunque di colore di pelle diversa e molte azioni fatte contro la povera Cussy le ho trovate profondamente ingiuste perchè assurdo che si possa accusare di essere portatrice del male soltanto per un colore.
Ovviamente si parla di un periodo storico diverso dal nostro, ma non sono del tutto sicuro che oggi le cose sarebbero andate tanto diverse anche se voglio credere che non si arrivi a quel livello.
Cussy è invece speciale. Una ragazza con un cuore d'oro che farebbe di tutto per aiutare chi ne ha bisogno, con un profondo senso della giustizia e della famiglia.
Il suo amore per i libri, la sua voglia di trasmettere quella passione me l'ha fatta trovare simpatica praticamente subito e so che l'amerete anche voi.
L'autrice è stata bravissima a raccontare questa storia con uno stile accattivante, coinvolgente prendendo per mano il lettore affinché fosse portato in questa vicenda realistica nella sua realtà.
Leggendo la storia di Cussy ho provato tante emozioni contrastanti perchè c'è dolore, sofforenza e commozione, ma c'è anche gioia e serenità quando alla fine tutto finalmente si sistema per il meglio.
E' una storia che fa riflettere su quanto la cattiveria umana possa essere enorme e a come invece un gesto gentile possa fare la differenza anche enorme in un cuore pieno di crepe, ma che ha solo bisogno di essere amato.
Ho amato che Cussy trovasse finalmente l'amore, se lo meritava dopo tutto quello che ha passato e mi è piaciuto come l'autrice ci abbia mostrato come fosse difficile la vita non solo della nostra protagonista, ma di tutti coloro che non avevano la possibilità economica nemmeno per nutrirsi.
Ci sono state alcune scene che mi hanno toccato il cuore profondamente e ho compreso perché Cussy continuasse ogni giorno a stancarsi con quel viaggio aggrappandosi a quel lavoro che in realtà che non aiutava soltanto se stessa, ma anche a coloro che avevano bisogno di sognare anche solo per un momento. I libri sono anche questo no? I libri permettono di sognare, di trasportarci ovunque, di farci pensare che tutto può essere realizzato e a volte ne abbiamo un disperato bisogno di credere a tutto questo.
In una trama tutta da scopire, per nulla scontata, questa è una storia che mi ha colpita tanto e che consiglio a coloro che cercano qualcsoa di originale, di grande impatto che racconta temi importanti a volte anche in modo molto diretto.
Una storia che ricorderò con piacere e che sicuramente non dimenticherò in fretta.
Valutazione 4/5
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