venerdì 16 dicembre 2022

Recensione: Chi ha rubato le lettere di Natale? di Alexandra Page

Buon venerdì amici lettori.
Pronti a una lettura carinissima con protagonisti bambini e animali?
Io ve lo anticipo: l'ho adorata.

Ringrazio Battello a Vapore per la copia omaggio.


Trama
Londra, 1952. Il Natale è alle porte, ma Penny si sente più sola che mai: con la mamma lontana e lo zio Frank impegnato a gestire l'ufficio postale, nessuno ha del tempo da dedicarle. Almeno fino a quando, una notte, non sorprende una piccola creaturina intenta a fuggire dall'ufficio con una lettera stretta tra le zampe. Ha il pelo soffice e lucente, gli occhi grandi e brillanti come lune in miniatura e soprattutto... parla! Quell'animaletto marrone introdurrà Penny in un mondo segreto, nascosto tra le gallerie sotterranee della città, abitato dal popolo degli Smistatori, piccoli guardiani che dedicano la loro vita a proteggere le lettere andate perdute, riportandole ai legittimi proprietari. Ora però la loro preziosa missione e la loro stessa esistenza sono minacciate: riuscirà Penny a salvarli, e con loro a salvare il Natale?
Come potevo secondo voi lasciarmi sfuggire una lettura così carina già solo guardando la cover e leggendo la trama?
Impossibile e infatti non appena l'ho avuto tra le mani mi ci sono fiondata subito con la conclusione che mi è piaciuta davvero tanto.
Sono questo genere di letture che adoro di più in questo periodo, permettono di vivere le feste in un modo diverso perchè ti spingono a guardarle secondo un'ottica diversa dove tutto è più bello e tutto in un certo senso è nuovo.
Penny è la nostra piccola grande protagonista, una bambina che patisce tanto l'assenza di una madre sempre al lavoro e che si accontenta delle piccole cose anche passare del tempo con zio Frank, un uomo burbero e di poche parole.
In realtà Frank non è un adulto cattivo, è semplicemente poco abituato a trattare con qualcuno che non sia un suo cliente. Gestisce infatti la posta e nel periodo di Natale, come sappiamo, è in fervente attività.
Desiderosa di dargli una mano Penny si imbatte di un topino bloccato in una trappola.
Scoprirà che non si tratta in realtà di un topo e che questo Natale potrà essere salvato anche grazie al suo aiuto.



Ho adorato l'intraprendenza di Penny, quella che soltanto i bambini dotati di una mente aperta pronta a credere a tutti. Quella genuinità che poi perdiamo nel tempo, quell'innocenza che ci spinge ad essere sinceri e leali come solo i bambini sanno essere.
Lei si fida cecamente del suo nuovo amico e sarà grazie a lui che scoprirà un mondo di cui non conoscenza l'esistenza, un mondo che in realtà potrebbe benissimo collaborare con quello umano se ogni adulto si soffermasse ad ascoltare davvero e a comprendere che quello che non vediamo non è necessariamente brutto o ostile.
L'avventura di Penny è stato un susseguirsi di scoperte che mi ha fatta sorridere e riflettere, si perchè questa è una di quelle letture che spingono alla riflessione, ci portano a pensare che le cose non sono sempre come sono perchè servirebbe smettere di correre ma fermarci un attimo e guardarci intorno per osservare meglio ciò che ci circonda.
Spesso diamo per scontate tante cose, ci soffermiamo davvero poco su quello che abbiamo intorno e invece basterebbe prendere un respiro e rallentare un attimo per capire che la soluzione ce l'abbiamo proprio davanti agli occhi.
Mi è piaciuto molto come l'autrice abbia saputo unire brillantemente fantasia e realtà in un'ambientazione non proprio ottimale perchè sì, siamo nel periodo natalizio, ma siamo anche in un periodo storico particolare dove di certo le stranezze venivano guardate in modo ancora più critico rispetto a oggi, ma è stato tutto sapientemente narrato e mi ha lasciata col sorriso soddisfatto quando si è concluso.
E' una lettura perfetta per questo periodo, adatta a grandi e piccoli che non potrà che regalarvi qualche momento di relax totale. proprio quello di cui tutti abbiamo bisogno.

Valutazione 4/5

                                

                                          

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