martedì 31 gennaio 2023

Recensione: L'ultima libreria di Madeline Martin

Ciao a tutti amici lettori.
Gennaio si conclude oggi quindi possiamo anche tirare le somme: com'è andato questo inizio anno?
Io se devo dirla tutta mi aspettavo qualcosa di meglio, ma siccome penso che si debba sempre guardare alle belle cose ottenute non mi lamento tantissimo anche se, ovviamente, spero in un febbraio migliore.
Dal punto di vista libroso no, su quello non posso dire nulla perchè ho iniziato l'anno leggendo tanto come volevo e oggi lo concludo con una lettura che mi ha tanto sorpresa.

Ringrazio Harper Collins per la copia omaggio.


Trama
Agosto 1939. Grace Bennett ha sempre sognato di trasferirsi a Londra. E ora le mille luci della città, i negozi eleganti, la frenetica vita mondana, che nella piccola cittadina del Norfolk poteva solo immaginare, stanno per diventare realtà. Quando il treno ferma a Farringdon Station, Grace si rende conto che il momento non è davvero dei migliori: gli abitanti stanno costruendo bunker e le porte sono sbarrate. La Germania di Hitler è alle porte e sicuramente la prima città presa di mira dai nazisti sarà Londra. Lei però non si arrende e comincia subito a cercare lavoro, anche se l’impresa non sembra facile e l’unica posizione da commessa disponibile è in una piccola libreria accoccolata in una stradina nascosta di Primrose Hill. La ragazza non sa molto di letteratura, e Mr. Evans, il libraio, non è esattamente accogliente nei suoi confronti, ma giorno dopo giorno, libro dopo libro, Grace rimane affascinata dalla magia delle pagine che la circondano. La guerra continua, durante la notte le bombe cadono senza sosta, finché un giorno un raid aereo distrugge il quartiere. Eppure, la piccola libreria miracolosamente rimane intatta. Nonostante i blackout e i bombardamenti, Grace sa che deve combattere. La libreria deve rimanere aperta e aiutare le persone. Perché niente è più forte del potere dei libri, e nemmeno l’oscurità della guerra può spegnere la speranza che si rifugia nelle storie e che illumina anche la notte più buia. "L’ultima libreria di Londra" è un romanzo storico che parla d’amore, di amicizia, di sopravvivenza ed è ispirato a una storia vera sullo sfondo della Seconda guerra mondiale. Un inno al potere trasformativo della letteratura e dei libri. Una storia che ci ricorda come sempre, in tempi difficili, le librerie siano il nostro rifugio e la nostra salvezza.

Avevo puntato questo titolo non appena l'ho visto, ma di certo non immaginavo mi sarebbe piaciuto così tanto.
Questa è la storia che mostra con grande naturalezza e complicità, la bellezza della lettura con la L maiuscola.
Quante, quante volte ci viene chiesto: ma perchè leggi? Come se rispondere fosse facile, come se dare una risposta concentrata fosse semplice. Spiegare a chi non è un appassionato lettore, cercare di far comprendere a chi non legge cosa c'è di così speciale è complicato perchè dall'altra parte la mente non è aperta a capire le motiviazioni che ci spingono verso qualcosa di così bello eppure a volte, succede che ci troviamo di fronte qualcuno che riesce a capire perfettamente e che mette in pratica le nostre parole.
Grace, la nostra protagonista, non è una lettrice, anzi a dirla tutta non sa nemmeno cosa siano i classici o i romanzi gialli eppure si ritrova a dover lavorare in libreria.
Quale assurdità vero? Qualcuno che non ama i libri lavorare nel posto che noi lettrici amiamo e in cui passeremmo tutto il nostro tempo.
Grace è convinta che quel lavoro non durerà molto e che non si affezionerà affatto alla libreria di Primrose Hill ma, si sa, la vita è sempre imprevedibile e non si dovrebbe mai dare nulla per scontato.



Ambientato in un periodo storico per nulla facile, ci mostra come la lettura può diventare un'ancora di salvataggio per i momenti bui, come una semplice lettura possa portare gioia e serenità negli animi delle persone.
Confesso che ci sono delle scene che mi hanno emozionato tantissimo perchè regalano tantissimo seppur con la loro semplicità e questo conferma, ancora una volta, quanto la semplicità riesca a regalare moltissimo più di quanto si creda.
Grace non solo diventerà un'appassionata di libri, ma conquisterà un ruolo importante nel mondo devastato da morte e distruzioni perchè regalerà coraggio e speranza.
I libri ambientati durante la guerra ci mostrano sempre cosa succede sul fronte, ma cosa accade invece a chi resta a casa? Come se la cavano le persone che invece sono costrette ad aspettare di ricevere notizie degli uomini partiti lontano?
Grace fa tutto ciò che è in suo potere per alleviare le pene di quelle persone che restano a casa e non c'è niente di preparato in quello che si accinge a fare per il prossimo, risulta molto spontaneo e proprio per questo autentico, vero.
Inutile dire che mi è piaciuta tantissimo, lei ci mostra come la lettura possa appassionare anche chi non aveva mai aperto un libro, ci fa capire come sia importante aggrapparsi a qualcosa di bello quando intorno tutto diventa caos.
In poco tempo riesce a conquistare il cuore di tutti e a trovare anche qualcuno in grado di capirla perfettamente. Sì, perchè ovviamente non poteva mancare la storia d'amore che, seppur secondaria alla trama, mi è piaciuta tantissimo perchè tanto sincera e realistica.
Penso sia abbastanza chiaro quanto mi sia piaciuto questo libro, lo dovete proprio leggere. Sebbene sia contornato di cruda realtà che non si poteva evitare visto il periodo storico, è una storia che scalda il cuore, che dona speranza verso il prossimo e perché no, magari che induca qualcuno a leggere davvero.
Ho trovato poi il titolo perfetto e lo scoprirete soltanto verso la fine. Una particolare attenzione è data anche ai personaggi secondari che risultano caratterizzati benissimo dando a Grace il giusto appoggio per essere una protagonista di tutto rispetto.
Da leggere per chi apprezza le storie semplici, quelle ambientate durante la guerra ma dal punto di vista di chi resta e per chi, ovviamente, ama i libri.

Valutazione 5/5

                                     
                                                        

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