lunedì 24 aprile 2023

Recensione: I promessi sposi raccontati da Lucia di Annalisa Strada e Gianna Re

Buon lunedì amici lettori.
Approfittando della giornata di festa di domani, c'è chi ha fatto un ponte lungo e a tal proposito io vi consiglio una lettura da leggere in poco tempo davvero tanto carina.

Ringrazio Edizioni EL per la copia omaggio.


Trama

"I promessi sposi" raccontati da un punto di vista nuovo: quello di Lucia, giovane donna che si batte per i propri ideali. Un omaggio alla prima, straordinaria, eroina del romanzo italiano. Lucia Mondella è stata spesso considerata un personaggio umile e passivo, ma in realtà è il fulcro de "I promessi sposi", è lei a mettersi in relazione con tutti i personaggi, nessuno escluso. Non solo: imparando a conoscerla bene, si scopre una giovane donna che si batte per le proprie convinzioni, un esempio di grande forza e profonda umanità. In questa versione del capolavoro manzoniano, fedele all’opera originale, è Lucia a raccontare in prima persona, narrando così le vicende da un altro punto di vista, il suo. Un’occasione per avvicinarsi a un capolavoro, grazie a una lingua più semplice e moderna, e riscoprire la sua straordinaria protagonista.

Chi non conosce I Promessi Sposi?
Chi non conosce i personaggi più famosi di Alessandro Manzoni?
Chi non conosce la sua opera più importante, quella che a detta di molti è la più bella?
Penso che anche per sentito dire conosciamo tutti questa storia, ma scritta dal punto di vista di Lucia è stata una novità e una piacevole lettura.
Nell'opera originale vediamo come Lucia sia spesso messa da parte per lasciare spazio a Renzo, al suo essere istintivo, al suo modo particolare di reagire alle conseguenze e Lucia è come se accettasse passiva ogni cosa a volte senza nemmeno avere il coraggio o il tempo di protestare.
Qui invece le cose cambiano. Ovviamente la storia resta uguale, tuttavia notiamo quanto invece la sua presenza sia fondamentale in molti spessori e ci ricorda come una donna di poche parole, timorata da Dio, timida e mai con una parola cattiva verso il prossimo possa fare la differenza.
In questa versione lo ammetto Lucia mi è piaciuta molto molto di più.



Con uno stile semplice, scorrevole, il libro si legge davvero velocemente e per quanto era già risaputo come sarebbe andata a finire non mi ha impedito di proseguire la storia con curiosità, per scoprire il modo in cui Lucia avrebbe reagito ad ogni situazione.
Questa poveretta sembra perseguitata dalla sfortuna, oggi si direbbe #maiunagioia e penso che anche Manzoni sarebbe d'accordo nel definire in questo modo le disavventure di questi due protagonisti che non hanno fatto nulla di male se non volersi sposare per amore.
Tutto inizia proprio il giorno del loro presunto matrimonio ostacolato da mille imprevisti primo tra tutti un curato Don Abbondio che ha timore di qualcuno che potrebbe fargli del male, ostacolato da Don Rodrigo che ho sempre visto come un uomo che si impunta per un giocattolo che deve avere piuttosto che come un vero e proprio cattivo della situazione.
Respingere un uomo così potente non è facile, ma i nostri protagonisti ci provano, solo che nel mentre si verificano altri eventi inaspettati come la peste, come l'arrivo di Lucia a Monza che la spinge a fare un voto di castità e naturalmente con l'arrivo dell'Innominato.
Questa figura anche qui è avvolta nel più totale mistero, ma è evidente quanto sia preoccupante averlo attorno per quanto in circostanze particolari.
E quindi cosa fa di diverso Lucia?
Ci racconta i suoi dubbi, ci presenta Renzo come un bravo, bravissimo ragazzo ma dotato di un istinto che spesso lo mette nei guai, con un'innocenza che è fonte delle sue disavventure e con l'inesperienza di una persona che non sa cosa voglia dire mettersi contro a qualcuno di così potente.
Con la sua calma, la dolce fermezza che adotta verso chiunque e un carattere sicuramente più riflessivo, la nostra protagonista riesce a pensare con lucidità anche quando la situazione sembra insostenibile e per quanto sia a volte troppo caparbia riesce a ottenere insieme al suo amato quel lieto fine da sempre tanto desiderato.
Una lettura che forse non racconta nulla di nuovo dalla versione originale, ma che riesce comunque a regalare tanto e la consiglio tanto a chi vuole conoscere la storia in un'altra veste. E' un libro perfetto per un pubblico più giovane, ma anche adatto a chi invece vuole ripercorrere una storia già famosa descritta in modo leggermente differente con una voce narrante forte e giusta.

Valutazione 4/5

                                

                                  

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