domenica 23 aprile 2023

Recensione: Le avventure di Bea Alla scoperta di Algar di Raffaella Iannece Bonora

Buon sabato amici lettori.
Oggi vi parlo di un libro carinissimo gentile omaggio dell'autrice che ringrazio.


Trama
Bea è una bambina insopportabile, non è colpa sua ma di mamma e papà, due genitori in carriera che sperano di colmare la loro assenza con beni materiali.
Per il suo decimo compleanno fa fuggire la sua ennesima babysitter, la mamma non sa come gestire la figlia ed il lavoro,
così ingaggia “Oreste il mago delle feste” per la realizzazione di un party esclusivo,che distragga la bambina dall’assenza dei genitori.
La festa si trasforma subito in un incubo e, come se tutto ciò non bastasse,mamma e papà devono partire per un importante viaggio d’affari, chi si occuperà di Bea?
Con un astuto stratagemma la bimba viene spedita dalla nonna, in campagna, fra orti da coltivare, animali da accudire e libri da studiare e, quando proverà a fuggire da questa tortura, si ritroverà a vivere una rocambolesca avventura sull’isola di Algar.
I libri per bambini sono sempre una coccola librosa, adoro immergermi in queste tipologie di storie dove tutto può succedere e dove la morale è davvero il fulcro di tutto.
Sapientamente illustrata questa storia è perfetta per i più piccoli, per i ragazzini e per gli adulti, sì, è sicuramente per tutti perchè è una di quelle storie che dona speranza, che fa del bene.
Bea, è la protagonista di questa storia, un bambina viziatissima, antipatica e anche molto cocciuta.
E' una bambina quindi la responsabilità di essere in questo modo non è totalmente sua per quanto abbia un caratterino fuori dal comune.
Sì, decisamente non appare al meglio e confesso che non mi è stata tanto simpatica, tuttavia il suo essere così prepotente denota dalla mancanza di qualcosa.
I suoi genitori sono sempre così impegnati nei rispettivi lavori da dedicare pochissimo tempo alla loro figlioletta, cercano di compensare tutto con giochi ma può un oggetto materiale sostituire l'affetto di un genitore?
Assolutamente no, eppure loro non se ne rendono conto e questo è molto triste.

                             
Bea vive senza regole, con la consapevolezza che le basta fare i capricci pur di ottenere ciò che vuole, tutto ciò che vuole.
Quando però viene spedita dalla nonna, le cose cambiano in modo drastico.
Per la prima volta dovrà mangiare cibi diversi dai suoi preferiti, dovrà stare senza internet e giochi all'ultima moda, dovrà svegliarsi presto e aiutare la nonna con le faccende domestiche e la cura dell'orto e degli animali della sua piccola fattoria.
Per Bea è troppo, non riesce ad ambientarsi e si lamenta in continuazione fino a compiere un'azione davvero crudele verso la nonna, un'azione che le si rivolterà contro perchè sarà da quel preciso momento che le cose inizieranno a prendere una piega inaspettata spingendola a pensare a quanto stia sbagliando.
Una storia condita da un pizzico di magia, di avventura e di realtà perché rappresenta, purtroppo, una delle classiche bambine che sono sole nonostante non abbiano niente che le manchi in maniera economica. Le manca però affetto, le mancano le regole da rispettare e sarà questa grande, grandissima e unica avventura che vivrà ad Algar a modificare le cose, il suo modo di pensare, di rapportarsi con gli altri e di agire perchè a volte serve proprio questo: guardare le cose da un punto di vista diverso.
Confesso che mi sarebbe piaciuto anche una redenzione dei genitori, che a mio parere sono troppo assenti come spesso capita oggi, non che amino la loro figlia, ma l'educazione lascia un po' a desiderare, ma sicuramente qui la protagonista Bea e il suo modo di cambiare, di essere completamente diversa dalla bambina che vediamo all'inizio è giusto che sia il fattore più importante, quello su cui ruota tutto.
Mi sarebbe piaciuto anche che il fattore "magia" non fosse predominante nel cambiamento di Bea, ma che avvenisse invece con il suo aiuto della nonna, ma non perchè fosse sbagliato o scritto male, anzi l'esatto contrario ma personalmente mi aspettavo qualcosa di diverso.
Penso che la storia di Bea possa tuttavia essere di buon esempio a tanti bambini, a tanti genitori, a tante persone che dimenticano quanto sia importante la qualità del tempo e non la quantità.
Sono affrontati tanti argomenti importanti, attuali, realistici che portano alla riflessione e lo stile di Raffaella è scorrevole, immediato e diretto adatto sicuramente a un pubblico più piccolo, ma che riesce a toccare anche i cuori di chi sta leggendo.
Sicuramente consigliato a chi ama questo genere di storie, a chi cerca qualcosa di nuovo e a chi ama le storie d'avventura che alla fine regalano tanti spunti di riflessione.


                                               

1 commento:

  1. Molto interessante questo libro. Grazie infinite per la recensione.

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