Oggi vi parlo del secondo e ultimo libro della dilogia di Alice Kellen che non vedevo l'ora di leggere.
Ringrazio Mondadori per la copia omaggio.
Trama
Dopo aver letto Quello che non siamo mai stati ero curiosissima del seguito che per fortuna avevo già pronto da leggere.
La vita di Leah è totalmente cambiata adesso che ha frequentato l’università con nuove amiche e anche un nuovo punto fermo Landon. Non riesce a definirlo il suo ragazzo eppure con lui si sente sicura, compresa, amata e soprattutto lui è una persona in grado di trasmetterle fiducia, serenità e dopo aver fatto a fatica a sopportare la decisione di Axel, adesso si sente diversa.
Trama
"Mi spaventava che la linea di separazione tra l'odio e l'amore fosse così fine e sottile che bastava fare un salto per passare da una parte all'altra. Lo amavo. Lo amavo con la pancia, con gli occhi, col cuore, ma un'altra parte di me lo odiava. Lo odiava con i ricordi, con le parole non dette, col rancore…" Sono passati ormai tre anni dall'ultima volta che Leah e Axel si sono visti. Ora lei sta per realizzare il suo sogno di esporre in una galleria. E Axel, venutolo a sapere, sente che non può che partecipare a questo momento, nonostante il silenzio successivo alla fine della loro storia. Reincontrarsi, però, per due come Leah e Axel, non può essere solo un rivedersi. È sentire tutto, di nuovo. Sentire il desiderio, l'odio, l'amore, l'amicizia, il mare, la delusione, tutto quello che non sono stati e che avrebbero potuto essere. È vedere le emozioni traboccare come acquerelli troppo annacquati che finiscono per uscire dai bordi del foglio. È comprendere che i ricordi sono ancora lì, intatti, unici e dolorosi perché il tempo, in fondo, non guarisce mai del tutto le ferite. Le calma, magari, le addolcisce ma non riesce a farle scomparire. Perché lui rimane il ragazzo che Leah non è ancora riuscita a dimenticare nonostante le abbia spezzato il cuore. Perché lei è le albe in spiaggia, il rumore del mare e le notti stellate in veranda, l'unica persona che ha fatto provare ad Axel tutte le emozioni del mondo. E soprattutto perché, forse, nella vita ci sono cose che non possiamo scegliere perché sono loro a scegliere noi…
Dopo aver letto Quello che non siamo mai stati ero curiosissima del seguito che per fortuna avevo già pronto da leggere.
La vita di Leah è totalmente cambiata adesso che ha frequentato l’università con nuove amiche e anche un nuovo punto fermo Landon. Non riesce a definirlo il suo ragazzo eppure con lui si sente sicura, compresa, amata e soprattutto lui è una persona in grado di trasmetterle fiducia, serenità e dopo aver fatto a fatica a sopportare la decisione di Axel, adesso si sente diversa.
Il destino però mette di nuovo i nostri protagonisti sulla stessa strada e lo fa attraverso la pittura, il loro punto comune.
Axel è diventato un agente e offre a Leah un’opportunità che non può assolutamente rifiutare, un’occasione unica che li costringerà a vedersi di nuovo dopo tre anni, affrontarsi e anche chiarirsi perchè quel legame che un tempo li aveva uniti non è mai finiti.
Penso che l’autrice sia stata brava a caratterizzare soprattutto le debolezze di questi due personaggi così complessi eppure così veri. Leah è sempre stata una ragazza molto fragile, d’altronde ciò che ha subito è pesante da superare e dopo la delusione del suo grande amore è difficile tronare ad essere quella di un tempo.
Anche Axel non è più quello di una volta perché l’amore l’ha cambiato e questo ha reso tutto diverso, anche come vedere le cose, anche come vedere se stesso.
La lunga e lenta strada vedo la felicità richiederà sacrifici, rinunce e porterà entrambi ad allontanarsi prima di ricongiungersi definitivamente. Sinceramente ho trovato a un certo punto troppo prolisso il loro riavvicinamento, troppo lento il chiarimento e troppe pagine prima del lieto fine.
Personalmente ho trovato esasperanti entrambi a un certo punto, Leah in modo particolare mi ha fatto provare tanta insofferenza perchè era lei stessa l’artefice della sua infelicità e Axel a seguire i suoi cambiamenti lunatici. Peccato perchè nel primo libro mi erano piaciuti molo, ma qui è stato troppo lungo esagerato. Ovviamente è giusto sbagliare e commettere errori, renderli due personaggi imperfetti è sempre la scelta vincente, tuttavia aumentare pagine per una situazione che si poteva risolvere molto più velocemente. Opinione mia naturalmente, è sicuramente una dilogia scritta bene, che appassionerà gli amanti dell’angst, di chi cerca storie tormentate ma dal lieto fine, chi ama l’age up e soprattutto chi appezza pochi libri e non saghe infinite dove i buoni sentimenti vincono sempre.
Valutazione 3/5
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