venerdì 13 ottobre 2023

Recensione: La debolezza del cuore di Kerilynn Wilson

Buon venerdì amici lettori.
Oggi vi parlo di una graphic novel davvero bella.

Ringrazio Rizzoli per la copia omaggio.


Trama
Nemmeno tanto tempo fa, una scienziata ha scoperto che tutta la tristezza, l’ansia e la rabbia scompaiono rimuovendo il cuore. Ben presto, le persone si sono ritrovate a centinaia in fila fuori dall’ospedale per sottoporsi all’operazione che spegne i sentimenti dolorosi, sì, ma anche quelli più belli e speciali. June ama disegnare, è la sua vita, e non può neppure immaginare di rinunciare ai propri sentimenti. Ma la sua famiglia l’ha fatto, anche la sua adorata sorella Maya, e ora June è sola. Così sola che decide di fingere di sottoporsi alla procedura, perché essere diversi è un peso troppo grande. Un giorno trova un cuore abbandonato in un barattolo e da quel momento tutto cambia. Scoprire a chi apparteneva quel cuore potrebbe aiutarla a ricondurre a sé Maya, ma potrebbe anche spezzare per sempre il suo. Una storia forte e delicata che fa riflettere su quei sentimenti che a volte ci sembrano troppo grandi per essere vissuti.

La trama di questo libro mi ha subito catturata, sapevo quindi che poteva piacermi, ma di certo non immaginavo così tanto.
E' una graphic novel curata nei minimi dettagli con particolare attenzione ai disegni, alle espressioni e riesce a dare emozioni con grande semplicità.
Viene trattato un tema molto delicato e particolare. Immaginiamo un mondo senza emozioni, senza la possibilità di avere emozioni, come sarebbe?
Orribile. Non c'è un'altra parola per descriverlo.
June è l'unica che decide di conservare il suo cuore perchè sa che senza di esso non sarebbe più la stessa persona. Tutti, anche la sua adorata sorella Maya scelgono di sottoporsi all'operazione che spegne di i sentimenti e da quel momento ogni cosa cambia.
Non c'è affetto, non c'è amore, non c'è desiderio di stare insieme, sono tutti dei robot senza alcun sentimento ma spinti soltanto a seguire degli schemi, delle regole che devono essere seguite perché non sanno nemmeno cosa significa il contrario.
E' un mondo ordinario, senza preoccupazioni, senza dolore, ma anche vuoto e impossibile da apprezzare.



June è una piccola grande protagonista, un personaggio che ho adorato perchè non si è arreso. Fino alla fine ostacola questo modo di fare, questo mondo in cui non si sente più se stessa, non riconosce più nemmeno la sua famiglia, i suoi amici e decide di controbattere.
Non sarà sola, sul suo cammino incontra Max. E' stato costretto a spegnere i suoi sentimenti, ma adesso sta succedendo una cosa insolita: ha delle fitte che gli ricordano di quello che provava e capisce che vorrebbe riaverlo il suo cuore, che spegnere i sentimenti, azzerare il dolore non vuol dire essere felici, ma soltanto vuoti e senza possibilità di essere in pace.
June decide di aiutarlo convinta che così facendo aiuterà anche Maya e tutti coloro che non si rendono conto di quello che hanno fatto così parte alla ricerca della Scienziata che ha permesso tutto questo e a quel punto vengono fuori strade che non pensava nemmeno di percorrere in cui la vedranno nuovamente come protagonista assoluta.
E' una storia inusuale, originale eppure molto bella perchè ci mette di fronte a scenari forti.
Soffrire fa parte della vita, parte del pacchetto in un certo senso, e smettere di provare dolore non vuol dire sistemare le cose ma soltanto aggirarle.
E' capitato a tutti di star male per svariati motivi, in quel momento ci sembra che quella sofferenza sia così totalizzante che vogliamo liberarcene, ma sarà proprio quella sofferenza, quel dolore così acuto a farci poi rialzare più forte di prima perchè il cuore anche se ha delle crepe poi risana più forte e potente di prima. Le sofferenza fanno parte della vita, della crescita, ci aiutano a diventare più forti e non devono essere evitate anche se fanno male, anche se in quel momento ci distruggono.
Sarebbe bella una vita senza dolore, ma poi che vita sarebbe?
Secondo me questo è un ottimo spunto di riflessione, è una lettura che seppur apparentemente destinata a un pubblico giovanile in realtà è perfetta per gli adulti obbligandoli a riflettere, a pensare a quanto siamo fortunati.
Ho adorato il finale perchè è uno di quelli che dona speranza, che dopo la riflessione su ciò che abbiamo ci aiuta a capire che dovremmo davvero gioire delle piccole cose, d'altronde sono quelle che ci fanno stare bene e tutti meritamo un po' di felicità.

Valutazione 4/5

                                   

                                               

2 commenti:

  1. Ciao Susy, no ho mai letto una graphic novel, ma questa sembra davvero carina. Le emozioni dolorose fanno parte della vita, senza non potremo apprezzate quelle felici.
    A presto

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    1. Ciao Fra! Questa storia affronta un tema particolare e mi piace com'è stato creato, le graphic novel poi rendono tutto più bello perchè regalano immagini bellissime oltre alla storia

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