giovedì 26 ottobre 2023

Review party. Recensione: I calcagnanti di Nicolò Moscatelli

Ciao a tutti amici lettori.
Oggi vi parlo di un libro molto particolare.


Ringrazio La Nave di Teseo per la copia omaggio.


Trama
Timoteo è un ragazzino nato e cresciuto alla Casa della Buona Volontà, sorta di bordello in cui vivono le tante ragazze di cui è il beniamino e il cuoco fra’ Gaetano, quel che ha di più simile a un padre. Da lui Timoteo impara le storie magnifiche che costituiscono la sua principale educazione, avventure di banditi e fuorilegge – i calcagnanti – animati dalla più nobile delle idee: combattere l’ingiustizia e i soprusi di ricchi e potenti. Sogna di diventare uno di loro, da grande, e finire sulla forca come un eroe. L’occasione non tarda ad arrivare. Timoteo scopre un cadavere nel canale. Il crudele barone Raimondo fa arrestare e condanna a morte fra’ Gaetano, accusato dell’omicidio. Timoteo, ricercato a sua volta, viene salvato dalle donne della casa, ma poi è costretto a fuggire e a unirsi alla banda dei calcagnanti. Romanzo d’avventura, romanzo di formazione e insieme fiaba anarchica, I calcagnanti ci ricorda quanto i libri, le storie condivise e gli “irregolari” che incontriamo sul nostro cammino siano importanti per crescere e imparare a opporci, né soli né disarmati, all’arroganza del potere.

Questo libro ha cover bellissima, un'edizione quasi da collezione e una trama che subito ha catturato la mia attenzione, come potevo non leggerla?
Conosciamo Timoteo un ragazzino che vediamo crescere nel corso della storia, un ragazzino che dimostra coraggio, intraprendenza, ma anche la genuinità di una persona innocente dal buon cuore.
Nonostate non abbia avuto una famiglia in grado di indirizzarlo, è riuscito ad essere e a rimanere un ragazzo dai valori giusti e dal cuore buono.
Si è affezionato molto al cuoco fra Gaetano che considera come un padre, un uomo che gli dona quell'affetto di cui ne avverte il bisogno.
Quando quest'uomo così importante per lui viene accusato di omicidio il mondo per lui viene completamente stravolto.
Le sue sicurezze, le sue certezze cominciano a crollare, è costretto a scappare e si aggrega a un gruppo di persone particolari: I calcagnanti.
                                    
Timoteo è un personaggio a cui è facile affezionarsi, la sua gentilezza riesce a farlo essere sempre una persona positiva.
E' bello quando nonostante ciò che gli accade, la negatività che lo accompagna non si lascia influenzare restando fedele a se stesso fino alla fine.
Nel corso del suo cammino incontra persone che gli insegnano tante cose anche a credere di più in se stesso. Comincia a provare sulla propria pelle cosa voglia dire non solo essere un fuggiasco, ma anche a sentirsi parte di qualcosa di bello. 
E' una storia che racconta la crudeltà umana, ma nello stesso tempo ci fa vedere quanto esista ancora la bontà perchè non tutte le persone sono malvagie, ma si può trovare anche la generosità quando meno te l'aspetti.
Penso che se fosse stata più ricca di dialoghi sarebbe stata una lettura che avrei apprezzato di più. Purtroppo la narrazione fatta solo di racconti ha un po' pesato per quanto mi riguarda la scorrevolezza di una trama con del grandissimo potenziale.
La narrazione a tratti diventa poetica perché Timoteo ama le storie, sembra affamato di ascoltarle e di viverle quindi diciamo che questo suo scappare che poi diventa un viaggio è per lui come la realizzazione di un sogno. Tuttavia credo che maggiore interazione con i vari personaggi, maggiori dialoghi forse avrebbero reso l'intera storia più appassionante.
E' però questa soltanto una mia valutazione soggettiva, credo che per coloro che sono appassionati di avventure, di piccoli grandi protagonisti che poi assumuno man mano un ruolo importante possa piacere molto anche per un certo tipo di narrazione quasi fiabesco.
I calcagnanti sicuramente rappresentano un pezzo importante per ricordarci che a volte non dobbiamo fare tutto da soli, ma supportati dalle persone giuste in grado di indirizzarci verso la giusta strada.


                                                    

2 commenti:

  1. Ciao Susy, hai ragione, la cover è davvero bella... Come dice il detto: anche l'occhio vuole la sua parte.
    La storia sembra intrigante, peccato che ci siano pochi dialoghi.
    Un caro saluto.
    A presto

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    1. Ciao Fra. Si esatto condivido appieno le tue parole

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