martedì 9 gennaio 2024

Recensione: Finché ci sono stelle da contare di María Martínez

Ciao a tutti amici lettori.
Questo gennaio comincia alla grande con un libro che mi è piaciuto davvero tanto e che esce proprio oggi.

Ringrazio Corbaccio per la copia omaggio.


Trama
Fin da bambina Maya si è sacrificata anima e corpo per il balletto. È una giovane promessa della Compañía Nacional de Danza di Madrid e gli impresari più prestigiosi hanno scommesso su di lei. Ma un incidente mette bruscamente fine ai suoi sogni: Maya non potrà mai più ballare. Il suo compagno, nel lavoro e nella vita, la tradisce. Il mondo le crolla addosso: la nonna Olga, che sulla nipote proietta tutte le ambizioni frustrate che non ha visto realizzarsi nella figlia, la caccia di casa ritenendola responsabile della sua disgrazia. E così Maya, senza più una prospettiva certa e lontana dalla madre, che si è separata e si è rifatta una famiglia in un’altra città, decide di andare alla ricerca di suo padre, che non ha mai conosciuto. L’unico indizio per trovarlo: una foto. Un luogo: Sorrento. Maya parte per un lungo viaggio di scoperta, di ricordi, di orizzonti inaspettati.
Cosa mi ha incuriosito di più di questa storia? Il riferimento a Sorrento, ero curiosa di capire come l'autrice avesse collegato la Spagna a un posto vicino alla mia Napoli, tuttavia la storia ha di ben superato le mie aspettative e mi è piaciuta davvero molto.
Emozionante, confesso che in alcuni punti mi ha davvero commossa, travolgente e intesa è una di quelle letture che ti assorbe completamente, che ti fa fare le ore piccole pur di finirla e che ti lascia con un senso di pace una volta completata anche se per arrivare al meritato lieto fine ne succedono di tutti i colori. 
Mi è piaciuto anche il titolo che rappresenta perfettamente la storia. E' un romanzo che parla d'amore ma non solo quello intesi tra due persone che si amano, c'è amore per la famiglia, amore per il prossimo, amore per gli amici e soprattutto amore per se stessi.
E' un libro che insegna tanto, che regala tantissime emozioni infatti leggerlo è stato come vivere un'altalena infinita di emozioni che si alternavano dalla tristezza alla gioia, alla commozione alla rabbia in un susseguirsi di scene che toccano decisamente il cuore in tutti i modi possibili.
Penso che l'autrice sia stata bravissima a tracciare una trama di vita vissuta, quella dove cui i cattivi restano tali senza redenzione e dove quelli meno buoni subiscono un'evoluzione.
Ci troviam di fronte a personaggi imperfetti proprio come succede nella vita di tutti i giorni, persone che commettono sbagli, che sbagliano ancora e cercano di rimediare secondo le loro possibilità. Non c'è nessuno che non commette errori, è imparare dai propri sbagli che ci rende persone migliori, è ammettere di aver sbagliato che ci rende persone diverse.



Maya è la nostra protagonista e voce narrante. La danza è tutta la sua vita praticamente da sempre, quando un giorno a causa di un banalissimo incidente le viene riferito che non potrà praticare quella che per lei non è solo semplice passione tutto il mondo le crolla addosso.
Non è solo aver perso in un certo senso la sua ragione di vita a farla crollare, quanto la consapevolezza di rappresentare poco e niente nella sua stessa famiglia. La nonna che l'ha cresciuta e introdotta in questo ambiente riesce ad essere più crudele del solito con lei.
Quanto ho odiato questo personaggio! Quanto l'ho detestato, una di quelle persone che usano le parole per ferire, per infilare il coltello nella piaga sapendo di vincere a mani basse.
Maya però nonostante sia vissuta praticamente senza un vero e proprio affetto da parte sua, è una persona buona, dotata di principi e anche con un cuore grande.
No, assolutamente non la perdonerà, ma c'è qualcun' altro a cui concederà il suo perdono, qualcun'altro che l'aiuterà a colmare quel vuoto che sente dentro al suo cuore da sempre.
Maya è un personaggio ricco di sfaccattature, pieno di difetti, ma pronto a imparare, a cambiare, a volersi bene e a rendere la sua vita un posto sicuro dove poter essere liberamente se stessa.
Durante il suo cammino incontra persone che saranno in grado non solo di arricchiere la sua vita, ma anche di renderla una persona finalmente pronta ad esprimere il suo parere senza aver paura di esternare un parere diverso.
Inizialmente può apparire una ragazzina impaurita e anche insicura, invece poi dimostra un coraggio fuori dal comune perchè riesce a sistemare la sua vita e a voltare pagina con una determinazione che me l'ha fatta apprezzare tantissimo.
L'ambientazione di Sorrento è splendida, la descrizione di Napoli molto veritiera, mi ci sono rivista ancora di più, ma quello che più mi è piaciuto è stata la potenza di emozioni in cui ogni cosa è stata raccontata. Maya impara a volersi bene, a ritrovare un pezzo del suo passato che credeva perso e anche a riallacciare rapporti con persone che credeva impossibile trovare, trova anche l'amore e qui devo dire che avevo una paura folle finisse malissimo, ma per fortuna anche per Lucas c'è stato un happy ending degno di questo nome.
Lucas è un personaggio molto bello, anche lui pieno di difetti, ma reale e forse sfortunato in ambito familiare proprio come Maya. Si sono compresi subito proprio perchè alle spalle hanno persone che non sono state in grado di dimostrare il loro amore, ma loro hanno saputo trovarlo altrove rendendosi finalmente liberi da pressioni senza alcun senso.
Matias, Guido, Dante e tanti altri personaggi positivi hanno aiutato Maya nel suo processo di crescita e leggere le loro vicende man mano intrecciandosi è stato come sistemare dei pezzi di un puzzle sparso ovunque.
Sono tanti i temi affrontati e tutti con molta delicatezza capace di riuscire a tenere l'attenzione fino alla fine, lo stile è semplice, scorrevole, diretto, si fa leggere davvero in fretta nonostante non sia breve.
Decisamente una storia che va letta, amata e apprezzata, io l'ho adorata e sono certa lo farete anche voi.

Valutazione 4/5

                                  

                                         

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