venerdì 12 aprile 2024

Recensione: Il mostro dagli occhi verdi di Cristina Argenio

Buon venerdì amici lettori.
Concludiamo la settimana con un libro che ero troppo curiosa di leggere.

Ringrazio Anguana Edizioni per la copia omaggio.


Trama
Vi ricordate Oscar Francois de Jarjayes e André Grandier, e la loro tragica fine dopo che avevano appena iniziato la loro storia d’amore?
Ebbene, ecco a voi una riscrittura degli ultimi capitoli della storia, che permetterà a tutti gli appassionati di questo famosissimo anime di “rifarsi la bocca” dopo l’amaro lasciato dal finale originale, e che persiste anche a distanza di decenni.
Una scrittura agile e intrigante, interessante, piccante e decisamente adulta e per adulti.
Il finale alternativo per Oscar e André che tutti gli appassionati avrebbero voluto, e che ora possono finalmente leggere.

Penso che tutti ricordati Lady Oscar vero?
Non ditemi di no così non mi fate sentire vecchia.
Lady Oscar era un cartone animato che ha appassionati tantissime persone - me compresa - non solo per l'ambientazione particolare, poco prima della rivoluzione francese ma anche per l'amore tormetato di Oscar a André.
Il finale del cartone animato lo ricordo ancora con le lacrime agli occhi, quei due poveretti non sono riusciti ad avere la vita che meritavano e qui invece abbiamo il tanto meritato lieto fine.
Ebbene sì. In questa storia finalmente - e ribadisco finalmente - ci sarà un po' di pace anche per loro.
Non potevo lasciarmi perdere l'occasione di questa lettura non pensate?
Ho molto apprezzato l'idea dell'autrice di non partire dal principio della storia di Oscar, ma iniziarla dal momento in cui cambia tutto inserendo molte cose già viste e nel contempo creandone delle nuove, una sorta di rivisitazione a tutti gli effetti che però si sposa benissimo con la versione che conosciamo tanto da apparire esattamente così come doveva essere.



Piccola e brevissima parentesi per chi - ahimé - non conosce una delle coppie più tormentate del nostro passato.
André e Oscar sono cresciuti insieme, lui è il fedele scudiero lei è la figlia di nobili costretta a indossare abiti maschili per compiacere il padre che voleva un maschio.
Oscar non ha mai fatto mistero di amare la vita da militare, è diventato guardia personale della Regina Antonietta e non le pesa celare il suo corpo per apparire un maschio davanti a tutti.
André è l'unico che la vede e l'ha sempre vista come una donna. Non si sente un fratello per lei e un giorno decide di confessarle ogni cosa, le apre il proprio cuore che da sempre batte per lei.
Oscar è però turbata da altre situazioni e quello che crede essere un amore non corrisposto con un uomo che per un momento la spinge a indossare abiti femminili e decide di respingere André abbandonando la regina e concentrandosi sulla vita militare.
André non si arrende e grazie all'amicizia di Alain entra nel suo stesso reggimento deciso a proteggerla.
La storia in questo libro inizia proprio qui combinando fattori già visti a qualcosa di nuovo e riuscendo a tessere una trama dove i nostri protagonisti tra gelosie e fraintendimenti riescono finalmente a confessarsi i reciprici sentimenti.
Alain ha una finzione importante nella storia, confesso che su di lui ho sempre avuto sentimenti costrastanti e qui le cose non sono cambiate, anzi l'autrice gli dona addirittura un finale migliore che lo fa redimere parecchio.
Lo stile narrativo è ottimo perchè scorrevole e attento ai dettagli, riesce a farti essere nella storia senza alcun problema dall'inizio alla fine.
André e Oscar non hanno soltanto brevi momenti insieme, ma riescono a godersi il loro amore quando capiscono di aver aspettato anche troppo per essere liberi e nonostante ci sia in corso il pericolo della rivoluzione, la bastiglia e ciò che ne consegue riescono ad essere uniti dopo che ogni malinteso è stato appianato.
Bello come l'autrice sia riuscita a chiudere in maniera giusta e corretta tutti coloro che invece nella versione originale hanno avuto una via tragica e sto parlando anche di personaggi secondari che qui hanno avuto un riscatto diverso.
Non immaginavo ci fossero tante scene spicy però devo dire che danno alla storia quella completezza che meritava e che aiuta a capire quel periodo storico e cosa si provava a scoprire l'amore anche intimamente.
E' stata una lettura che mi ha convinta, che è riuscita a riportarmi indietro nel tempo a quando guardavo quel cartone animato, ancora adesso ricordo le due sigle - sì, perchè per chi non lo sapesse ce ne sono due - a memoria e conservo un ricordo nostalgico di quella fine prematura.
Qui abbiamo un riscatto, qui abbiamo un lieto fine, qui abbiamo finalmente una speranza perchè questi due bei personaggi hanno sprecato davvero un mucchio di tempo che invece avrebbero potuto usare per stare insieme e adesso possonono. In questa versione possono tutto e nonostante sia passato parecchio tempo dalla messa in onda, dalla fine e dall'uscita dell'anime, direi che questo finale ce lo siamo meritato tutti.

Valutazione 4/5

                                  

                                                  

2 commenti:

  1. Ciao Susy, anch'io adoro "Lady Oscar", anche se il finale è tristissimo... dev'essere stato interessante leggerne una rielaborazione :-)

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    1. Ciao Ariel. Sì diciamo che è stato un bel modo per concludere una storia purtroppo interrotta sul più bello

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