mercoledì 25 settembre 2024

Recensione: L'uomo che impastava storie di Carsten Henn

Ciao a tutti amici lettori.
Esce oggi un libro che ero molto curiosa di leggere.

Ringrazio Giunti per la copia omaggio.


Trama
Fare il pane è come una danza: Sofie lo ha scoperto osservando affascinata Giacomo, l'eccentrico fornaio calabrese che da qualche giorno è diventato il suo nuovo datore di lavoro. La giovane, infatti, ha dovuto lasciare la sua carriera come prima ballerina in seguito a una brutta caduta. Se quando ballava si sentiva bella e aveva il suo posto nel mondo, ora che non può più farlo, non sa chi è. Il suo cuore ha smesso di fare pirouette e si è spezzato. Profondamente sconvolta, in crisi con il marito – che di professione fa il coreografo – e con tutto ciò che ruota intorno al mondo del palcoscenico, Sofie è approdata nella piccola panetteria con l'intento di dimostrare la sua buona volontà all'ufficio di collocamento, licenziarsi il prima possibile e non perdere così il sussidio di disoccupazione. Ma nel calore del forno, tra le diverse tipologie di pagnotte fumanti, le massime filosofiche di Giacomo e la silenziosa presenza della bassotta (Berga)Motto, Sofie cercherà di carpire l'ingrediente segreto di un impasto ben lievitato e quello per una vita appagante. La fornaia potrà essere davvero la sua nuova professione?

L'altro libro di questo autore lo avevo amato tantissimo L'uomo che portava a spasso i libri e quando ho visto l'uscita di un suo nuovo libro ero troppo curiosa di leggerlo.
Purtroppo non mi ha trasmesso le stesse sensazioni del primo libro che reputo superiore, tuttavia è una storia che si legge in fretta e che fa riflettere.
Le due storie sono separate e non hanno alcun filo conduttore se non la stessa penna scorrevole e diretta.
Sofie è una ballerina piuttosto in gamba, la sua vita è costellata da successi e da tanti sacrifici. Dopo una brutta caduta però le cose non sono tornate più come una volta, anche il rapporto con suo marito cambia forse perchè lui, di professione coreografo, non riesce a conciliare l'immagine di Sofia adesso diverso e non più in prima linea.
E' a quel punto che la nostra protagonista compie una scelta inaspettava, forse impulsiva, ma che le salverà la vita.
                               
Giacomo è un fornaio calebrese e diventa per Sofia non solo un datore di lavoro, ma anche l'unica persona in grado di guarirla, colui che riesce a farle dimenticare ogni cosa brutta facendole riscoprire la bellezza che porta dentro di se e che aveva dimenticato di possedere.
Grazie al pane, a quel forno, ai clienti abituali e a quelli nuovi, a personaggi di contorno che via via diventano sempre più importanti e a quell'odore buono e semplice di qualcosa fatto con le proprie mani Sofia acquista una nuova consapevolezza, impara a volersi bene, impara ad essere meno ferma a quello che era prima perchè guardare al passato con rimpianto è molto pericoloso, è importante fissare lo sguardo verso il futuro dove tutto può ancora essere modificato, tutto può cambiare e tutto può essere risolto.
Giacomo è un personaggio bellissimo, penso che un datore di lavoro come lui ce lo meritiamo tutti. La saggezza unita a spontaneità lo rende un uomo così genuino, dal buon cuore e capace di essere in grado di insegnare una professione di tutto rispetto, ma anche di essere un insegnante di vita.
Penso che l'autore sia stato molto bravo a narrare una storia apparentemente semplice che però regala tante emozioni perchè in Sofia è facile immedesimarsi, la sua figura potrebbe essere d'esempio a coloro che hanno affrontato o stanno affrontando situazioni simili e lei ci regala anche speranza, ci insegna che nella vita tutto può cambiare, che basta volerlo affinchè qualcosa di impossibile diventi possibili.
E' stata una lettura apparentemente poco impegnativa, ma che invece dona tanti spunti di riflessioni, una lettura semplice, ma importante dove niente è come sembra, nulla è prestabilito perchè il futuro è ancora tutto da scoprire anche quando pensi che sia deciso in realtà puoi ancora plasmarlo così come tu lo vuoi.

Valutazione 3/5

                                   

                                                              

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