venerdì 11 ottobre 2024

Recensione: La scuola dei maghi (in)capaci di Rieke Patwardhan

Buon venerdì amici lettori.
Di nuovo a parlare dei bellissimi libri per ragazzi.

Ringrazio Emons Edizioni per la copia omaggio.


Trama
Sappiamo tutti che i grandi maghi Alfa frequentano antiche e famose scuole di magia, come il Merlineum. 
Ma dove finiscono quelli che hanno poteri molto meno fenomenali?
Come Niko, che può vedere, ma non sentire, nel futuro. 
La fatiscente Scuola di madame Ibañez è pronta ad accogliere lui e gli altri Omega.
Qui, tra una pioggia di liquirizia e un divano volante, il ragazzo a nerà i suoi poteri bislacchi.E farà un’importante scoperta: se uniscono le forze, gli Omega possono persino diventare più bravi di quegli snob del Merlineum!

Divertente, leggero, simpatico, questo è un libro che è stato una bella boccata d'aria fresca che mi ci voleva proprio e che penso faccia sempre bene per staccare la spina e leggere qualcosa di simpatico e leggero senza troppe pretese.
L'unica pecca, se così vogliamo chiamarla, è che il modo in cui termina ci fa capire sia un continuo e sarà molto interessante cosa succederà adesso ai nostri personaggi ora che si è fermato tutto sul più bello.
Niko, il nostro piccolo grande protagonista, è un ragazzino come tanti anche se considerarsi medio sembra la sua condanna. E' il secondo figlio, quello medio appunto, e come tale è anche quasi dato per scontato, ma in realtà Niko ce la mette tutte per raggiungere i voti perfetti dei suoi fratelli, per essere in gamba per esempio a calcio lui è molto bravo, tuttavia sembra non eccellere mai e questo lo rende abbastanza frustrato anche se fa di tutto per non dimostrarlo.
Le cose cambiano quando un giorno comincia a vedere una nebbia rosa.

                                

Immaginate se nel bel mezzo di una partita di calcio non vedeste più niente a parte una nebbia rosa e cosa succede se capita mentre scendi le scale di casa, sei a scuola e non sai dove andare, sei con i compagni e non li vedi. In qualsiasi modo la mettiamo la situazione è davvero frustrante perciò capite bene il nostro Niko no?
E quando non riesce a nascondere a sua madre quello che gli sta succedendo lei decide di portarlo dal medico, purtroppo nemmeno lui sembra aiutarlo e così si rivolgono a una persona speciale, la stessa che indirezzerà Niko verso una scuola speciale, una scuola che premia i talenti come lui.
Niko non si è mai sentito un talento, anzi il più delle volte è quello che passa inosservato e sapere di avere un dono, un talento lo rende inizialmente euforico, poi preoccupato perchè vedere della nebbia rosa gli sembra roba di poco conto eppure quando si ritrova nella scuola di madame Ibanez le cose cominciano ad acquistare un significato diverso.
Conosce compagni Omega che come lui stanno cercando di specializzare il loro dono e per quanto sia difficile avendo poche risposte e tante domande si rende conto di essere pronto per qualcosa di grande, forse si è sempre sentito pronto, ma soltanto adesso può sfruttare le sue potenzialità.
Mi è piaciuto tantissimo Niko, il suo modo ironico e genuino di affrontare le cose. Sono sicura che lo adorete anche voi perchè è uno di quei protagonisti per cui ti auguri il massimo e sei contenta dei suoi traguardi come fossero tuoi.
E' una lettura quindi leggera e divertente che ci accompagna con scene buffe e sopra le righe, ma è anche una storia che parla di crescita, di amicizia, di famiglia e della voglia di emergere, di tirare fuori tutte le cose belle che abbiamo dentro per mostrarle al mondo intero.

Valutazione 3/5

                              

                                      


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