Oggi vi parlo di un libricino da conoscere.
Ringrazio Iperborea per la copia omaggio.
Trama
Ronja, dieci anni, vive a Tøyen, alla periferia di Oslo, con il padre e la sorella diciassettenne Melissa. Piccola, esile, ma dotata di humour sagace, la risposta pronta e la convinzione che le cose possano sempre andare per il meglio, ama prendersi cura di uno scoiattolo nel cortile della scuola e le piace tantissimo quando papà le accarezza i capelli e la chiama Maccheronja. Anche lui è un uomo dolce e sognatore, ma le figlie ormai si sono abituate a vederlo sbandare tra i pub del quartiere, perdere un lavoro dopo l’altro e dimenticarsi di pagare le bollette. Eppure, mentre l’inverno si fa sempre più buio, Ronja riesce a trovargli un posto come venditore di alberi di Natale: si può tornare a sperare, forse quest’anno avranno il loro abete con i regali e, chissà, alla recita di Santa Lucia lo sentirà applaudire. Ma niente dura per sempre – le sorelle l’hanno imparato presto – e quando le cose si rimettono male sanno che dovranno darsi da fare per evitare l’intervento dei servizi sociali: per la loro famiglia scombinata ma piena d’amore sarebbe la fine. Per fortuna c’è anche la gentilezza degli estranei, quella dei passanti, di un anziano vicino di casa, di un uomo misterioso che regala un bellissimo abete. E se il sogno di Ronja di una baita dove stare con Melissa davanti al fuoco mentre papà spala la neve sembra irraggiungibile, d’altronde è Natale, e «un miracolo può sempre capitare».
Con questo libro sono ufficialmente entrata nel mood natalizio e ne sono contenta perchè siamo quasi vicino al mese più bello dell'anno ed era necessario.
E' una storia struggente, malinconica ma anche molto bella.
Sicuramente conoscete tutti "La piccola fiammiferaia", ebbene questo libro è a tutti gli effetti una rivisitazione dove l'autrice ha preso però spunto stravolgendo del tutto la trama ma entrando in quel contesto dove a Natale può succedere qualsiasi cosa.
Durante la lettura mi sono commossa, emozionata, ma anche arrabbiata tantissimo.
Sì, perchè ho mal sopportato il padre di queste due ragazze che si rovinava la vita con le proprie mani. Dico sempre che bisogna prima provare certe situazioni e mai giudicarle perchè puntare il dito è inutile se non le vivi in prima persona, tuttavia qui la rabbia è arrivata lo stesso e mi sono sentita impotente di fronte a quello che succedeva e che ero certa sarebbe successo.
Ronja ha dieci anni, è una ragazzina dolce, una sognatrice che vede sempre il bello nelle persone, in ciò che la circonda. La sua ingenuità, il suo modo positivo di guardare la vita ci fa riflettere su quanto sia bella quell'età in cui tutto appare magico, anche quando la magia non esiste nemmeno se la cerchi a fondo.
Sua sorella Melissa è già diversa, diciassettenne ha capito che nella vita bisogna rimboccarsi le maniche per avere un risultato e che dal cielo non cade niente che non si guadagna con il duro lavoro.
Non possono contare sul padre per badare a loro stesse perchè troppo preso dai suoi problemi, non le maltrattata, non le tratta male, è semplicemente assente e per quanto una violenza sarebbe stata di certo più tremenda, la sua assenza è comunque un fattore importante che compromette la loro quotidianità e che fa perdere quella speranza che invece ragazzine della loro età dovrebbero avere.
Per restare a galla Melissa accetta di lavorare sodo ma anche Ronja vuole contribuire e per un pò insieme a un simpatico e inaspettato amico riescono a riscuotere un notevole successo che le fa essere felici, ma come tutto ciò che si ottiene con l'inganno anche questo sogno a occhi aperti finisce e devono pagare le conseguenze delle loro azioni nel modo peggiore possibile.
Nella situazione così desolata in cui si trovano incontrano però persone gentili, persone che tendono loro una mano, persone che sembra quasi non siano reali perchè la linea tra fantasia e realtà è sempre più sottile, ma è anche il modo dell'autrice di regalarci una favola moderna con un gusto dolceamaro che si tinge di poesia, ma nello stesso tempo ci regala spunti di riflessione, ci fa pensare, ci fa reagire.
Trovo che l'autrice sia stata molto brava a catalizzare l'attenzione su questa bambina sognatrice e con un'ambientazione vivida e realistica come se gli abeti, il Natale e ciò che ruota attorno alla festa più grande dell'anno da farmi sembrare di essere lì con loro a Oslo.
Consiglio questa lettura a coloro che cercano una lettura diversa, consapevoli di trovare qualcosa non di sempre allegro ma che colpisce al cuore e che sì, è un colpo al cuore.
Valutazione 4/5
Ciao Susy, mi hanno sempre affascinata le pubblicazioni di questa casa editrice, ma non ho mai letto nulla... spero che prima o poi giunga anche il suo momento ;-)
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